Le operazioni si concluderanno entro la fine del 2016
Il progetto di restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio

Basilica di Santa Maria di Collemaggio, L'Aquila
La Redazione
02/09/2014
L'Aquila - Il restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila sarà completato entro la fine del 2016 e già nel 2015 una parte delle navate sarà recuperato per l’uso liturgico.
Il progetto, frutto di un modello unico di collaborazione tra atenei italiani, la città, la Soprintendenza ed ENI, restituirà splendore al monumento danneggiato dal sisma del 2009. Considerata una delle Chiese più importanti della città, la Basilica è un esempio di architettura del medioevo e del Quattrocento aquilano. Qui il 29 agosto 1294 fu incoronato il Papa Celestino V.
L’intervento, preceduto da una lunga fase diagnostica di indagini tecniche e ricerche storiche, interesserà i pilastri, le pareti longitudinali, la copertura, l’abside e tutti i raccordi tra gli elementi geometrici intaccati dal terremoto e già strutturalmente fragili nella distribuzione di masse e rigidezze.
Oltre alla messa in sicurezza, verranno disposte anche misure antisismiche, con attenzione all’uso efficiente delle risorse energetiche nella costruzione dell’impianto di climatizzazione.
ENI, oltre a sostenere il restauro dal punto di vista economico, parteciperà all’operazione mettendo a disposizione le proprie competenze di project management e di gestione.
All’intera fase ricostruttiva si affiancherà anche un progetto digitale che consentirà la condivisione di ricordi e testimonianze legati alla Basilica.
Il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente comunica inoltre che la bolla del perdono, pergamena recante il testo dell’indulgenza plenaria donata da papa Celestino V alla città e al mondo, verrà esposta all’Expo di Milano come simbolo della grande storia dell’Italia e come prova del grande patrimonio in via di recupero.
Il progetto, frutto di un modello unico di collaborazione tra atenei italiani, la città, la Soprintendenza ed ENI, restituirà splendore al monumento danneggiato dal sisma del 2009. Considerata una delle Chiese più importanti della città, la Basilica è un esempio di architettura del medioevo e del Quattrocento aquilano. Qui il 29 agosto 1294 fu incoronato il Papa Celestino V.
L’intervento, preceduto da una lunga fase diagnostica di indagini tecniche e ricerche storiche, interesserà i pilastri, le pareti longitudinali, la copertura, l’abside e tutti i raccordi tra gli elementi geometrici intaccati dal terremoto e già strutturalmente fragili nella distribuzione di masse e rigidezze.
Oltre alla messa in sicurezza, verranno disposte anche misure antisismiche, con attenzione all’uso efficiente delle risorse energetiche nella costruzione dell’impianto di climatizzazione.
ENI, oltre a sostenere il restauro dal punto di vista economico, parteciperà all’operazione mettendo a disposizione le proprie competenze di project management e di gestione.
All’intera fase ricostruttiva si affiancherà anche un progetto digitale che consentirà la condivisione di ricordi e testimonianze legati alla Basilica.
Il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente comunica inoltre che la bolla del perdono, pergamena recante il testo dell’indulgenza plenaria donata da papa Celestino V alla città e al mondo, verrà esposta all’Expo di Milano come simbolo della grande storia dell’Italia e come prova del grande patrimonio in via di recupero.
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