Paolo Lorenzo Parisi. Dziekuj
Dal 24 Gennaio 2015 al 24 Gennaio 2015
Cogoleto | Genova
Luogo: Casa contadina di Sciarborasca
Indirizzo: via Ciosa
Orari: 15-19
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 339 8906436
Sito ufficiale: http://www.comune.cogoleto.ge.it
Si svolgerà sabato 24 gennaio alle 16 alla Casa contadina di Sciarborasca (Cogoleto, Genova) la performance-installazione dell'artista genovese Paolo Lorenzo Parisi dal titolo “Dziekuje” (in polacco: grazie), ispirata a un fatto storico avvenuto durante la Seconda guerra mondiale. Con questo evento Parisi rende nuovamente il suo personale omaggio al Giorno della Memoria e inaugura una mostra personale di opere dedicate alla Shoah dal 1998 ad oggi (foto digitali, disegni della serie “Balcani” del 1999 mai esposti, l'installazione “Pappaboys” del 2004 esposta a Barcellona, Milano, Genova e Arezzo e le installazioni “La Rosa Bianca” e “Sant'Anna di Stazzema” entrambe del 2012). La mostra è visitabile solo sabato 24 gennaio dalle 15 alle 19 e l'ingresso è gratuito.
La vicenda che ha ispirato Parisi vide protagonista un giovane soldato di origini polacche tenuto prigioniero dai tedeschi tra le mura della Casa contadina di Sciarborasca, dove risiedeva anche una famiglia del posto. Nel giorno di Natale, grazie al filo di ferro presente sul tappo di una bottiglia di vino (omaggio della famiglia al prigioniero), il soldato forzò la serratura della cella. Quando la famiglia rientrò in casa lo trovò nella cucina con la bottiglia in mano per brindare insieme a loro il Natale. Dopo il brindisi il soldato, invece di scappare, tornò nella sua cella per evitare che la famiglia subisse la vendetta dei tedeschi.
Da questo fatto Parisi ha realizzato un timbro con la scritta polacca “dziekuje” che imprimerà su alcuni cartoncini bianchi. I visitatori potranno riscrivere sotto al timbro con la propria calligrafia la parola “grazie” in polacco. Tutti i cartoncini saranno poi assemblati dall’artista in un'installazione che rimarrà come testimonianza della giornata e della performance. «Attraverso la calligrafia – spiega Parisi – ognuno di noi afferma la propria unicità. Infatti, nessuna calligrafia è uguale a quella di un’altra persona: perciò, durante la performance, i visitatori daranno all’opera un significato di libera espressione profondo e più che mai attuale».
Nato a Genova nel 1956, vive e lavora a Genova. Da sempre interessato alla pittura e, in particolare, ai maestri del '900, negli anni '90 è particolarmente apprezzato e stimato dal critico d'arte Giuseppe Mortara, dalla scrittrice Milena Milani, che lo presenta in varie mostre collettive e personali in Italia e all'estero, e dalla gallerista Rosa Leonardi, esperta d'arte contemporanea.
La sua necessità d'espressione non si manifesta solo con la pittura ma anche nel campo dell'arte concettuale: così collabora con la Galleria Passo Blu di Federica Barcellona esponendo le sue installazioni in diverse manifestazioni a Genova, Milano, Barcellona. Successivamente collabora con le gallerie genovesi Artrè Gallery di Bruna Solinas, Il Cancello e, negli ultimi anni si è intensificato il rapporto con la Studio44 che lo rappresenta in Svizzera e con Immagine e colore con varie collettive e personali. Tra le sue personali più significative, "Ho rivisto Elvis" (Galleria d'arte contemporanea Il Cancello, Genova 2009) e "Doppiasclero" (Galleria Studio 44, Genova 2008), entrambe di carattere concettuale. Diverse opere di Parisi sono presenti in spazi espositivi in Italia e all'estero. Grande successo ha riscosso tra il 2011 e il 2012 la sua installazione “Torte contemporanee” in Svizzera, a Genova, a Londra e a Venezia. A maggio 2012 è stato ospite della galleria ArtWindow di Barcellona con l'installazione “Pappa boys”. Nel 2013 con l’artista cileno Maurizio Roman Melis ha presentato a “Genova Rolli Days” l’installazione “Aspettando la piena” suscitando l’interesse del blog di Le Monde culture. Il suo ultimo lavoro “Navigli Cross” è stato presentato a Milano nella galleria Silbernagl & Undergallery (2013). Nel 2014 partecipa alla Biennale China-Italia con l'opera dal titolo “Memory non deve morire”.
La vicenda che ha ispirato Parisi vide protagonista un giovane soldato di origini polacche tenuto prigioniero dai tedeschi tra le mura della Casa contadina di Sciarborasca, dove risiedeva anche una famiglia del posto. Nel giorno di Natale, grazie al filo di ferro presente sul tappo di una bottiglia di vino (omaggio della famiglia al prigioniero), il soldato forzò la serratura della cella. Quando la famiglia rientrò in casa lo trovò nella cucina con la bottiglia in mano per brindare insieme a loro il Natale. Dopo il brindisi il soldato, invece di scappare, tornò nella sua cella per evitare che la famiglia subisse la vendetta dei tedeschi.
Da questo fatto Parisi ha realizzato un timbro con la scritta polacca “dziekuje” che imprimerà su alcuni cartoncini bianchi. I visitatori potranno riscrivere sotto al timbro con la propria calligrafia la parola “grazie” in polacco. Tutti i cartoncini saranno poi assemblati dall’artista in un'installazione che rimarrà come testimonianza della giornata e della performance. «Attraverso la calligrafia – spiega Parisi – ognuno di noi afferma la propria unicità. Infatti, nessuna calligrafia è uguale a quella di un’altra persona: perciò, durante la performance, i visitatori daranno all’opera un significato di libera espressione profondo e più che mai attuale».
Nato a Genova nel 1956, vive e lavora a Genova. Da sempre interessato alla pittura e, in particolare, ai maestri del '900, negli anni '90 è particolarmente apprezzato e stimato dal critico d'arte Giuseppe Mortara, dalla scrittrice Milena Milani, che lo presenta in varie mostre collettive e personali in Italia e all'estero, e dalla gallerista Rosa Leonardi, esperta d'arte contemporanea.
La sua necessità d'espressione non si manifesta solo con la pittura ma anche nel campo dell'arte concettuale: così collabora con la Galleria Passo Blu di Federica Barcellona esponendo le sue installazioni in diverse manifestazioni a Genova, Milano, Barcellona. Successivamente collabora con le gallerie genovesi Artrè Gallery di Bruna Solinas, Il Cancello e, negli ultimi anni si è intensificato il rapporto con la Studio44 che lo rappresenta in Svizzera e con Immagine e colore con varie collettive e personali. Tra le sue personali più significative, "Ho rivisto Elvis" (Galleria d'arte contemporanea Il Cancello, Genova 2009) e "Doppiasclero" (Galleria Studio 44, Genova 2008), entrambe di carattere concettuale. Diverse opere di Parisi sono presenti in spazi espositivi in Italia e all'estero. Grande successo ha riscosso tra il 2011 e il 2012 la sua installazione “Torte contemporanee” in Svizzera, a Genova, a Londra e a Venezia. A maggio 2012 è stato ospite della galleria ArtWindow di Barcellona con l'installazione “Pappa boys”. Nel 2013 con l’artista cileno Maurizio Roman Melis ha presentato a “Genova Rolli Days” l’installazione “Aspettando la piena” suscitando l’interesse del blog di Le Monde culture. Il suo ultimo lavoro “Navigli Cross” è stato presentato a Milano nella galleria Silbernagl & Undergallery (2013). Nel 2014 partecipa alla Biennale China-Italia con l'opera dal titolo “Memory non deve morire”.
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