Carlo Lari. Carnevale - luce, colore, movimento
Dal 11 Febbraio 2015 al 28 Febbraio 2015
Firenze
Luogo: Caffe' Letterario Le Murate
Indirizzo: piazza delle Murate
Orari: tutti i giorni 11-24
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 055 2346872
E-Mail info: eventiletterari@lemurate.it
Sito ufficiale: http://www.lemurate.it
La ricerca di Carlo Lari è indirizzata verso la fotografia astratta, la sua immagine è contrassegnata dalla forma fluida del segno prodotta dal movimento, e dal colore che assume così un ruolo preminente, con un risultato quasi pittorico.
Sino ad un certo punto si è creduto che l'immagine fotografica non potesse scindersi dalla rappresentazione della realtà con l'evidenza dell'oggetto riconoscibile. Ma quando il concetto della rappresentazione crollò nell'arte visiva, pittorica o scultorea che fosse, iniziò anche nel campo della fotografia una sperimentazione verso l'astrazione. I filoni in questo ambito sono stati diversi: dagli studi sui segni, sulle luci e sulle ombre, sul movimento, nel rispetto della normale ripresa fotografica, sino all'avvicinamento della macchina per rendere non individuabile l'oggetto e ampliare così il campo dell'immaginario. L'uso di tecniche non tradizionali portò in seguito al fotogramma, ai movimenti della camera, al mosso, fino all'attuale elaborazione digitale. Durante il periodo delle avanguardie autori di culto della tendenza astratta furono Laszlo Moholy-Nagy, Christian Schad, quelli del Bauhaus. Tra questi: Umbo, Lucia Moholy, Lux Feininger, Florence Henri, Herbert Schürmann, Georg Muche, Werner David Feist. Nei decenni successivi, negli anni Cinquanta e Sessanta, tali tendenze furono riprese in concomitanza con l'affermarsi delle varie correnti dell'Informale.
La produzione di Carlo Lari in questa serie non arriva alla radicalità di rendere del tutto irriconoscibili gli oggetti rappresentati, piuttosto si serve del mosso, dello sfocato in modo quasi giocoso, in linea col tema del Carnevale, per ottenere fasci e onde di colori in movimento, fluidi di luce, macchie e linee grafiche con il risultato di immagini di estrema leggerezza e allegria, molto gradevoli a vedersi.
La sera del vernissage in Proiezione Dia: Abstractions.
Carlo Lari, viareggino, è stato promotore e critico per mostre ed eventi d'Arte sul territorio della Versilia, tra altre cose ha curato la rassegna internazionale di Pittura e Scultura a Villa Le Pianore di Camaiore (Lu), è stato Direttore Artistico del Circolo Culturale Gennj Marsili. Da sempre appassionato di fotografia, avvia il suo percorso in questo ambito dopo l'incontro con apprezzati fotografi del territorio. Inizia con una documentazione sul paesaggio di S. Anna di Stazzema in memoria dei bimbi trucidati nell'agosto del 1944. E' presente nel documentario “I dimenticati”, di Niccolò Signorini sull'Ospedale Psichiatrico di Maggiano (Lu).
Nel 2011 inizia a frequentare lo studio del fotografo Sergio Fortuna, attratto dalla poetica del surrealismo sprigionante dalla sua personalissima tecnica dei “tagli” e della composizione dell'immagine. A Sergio Fortuna affida la cura e la stampa di ogni sua opera, iniziando così le prime importanti esposizioni personali. Tra queste:
IMMAGINARIA-MENTE, La Brilla – Massarosa, 2013
E..STATE IN VIA FRATTI, Viareggio, 2014
ASTRAZIONI , La Bilancia- Massarosa, 2014.
Sino ad un certo punto si è creduto che l'immagine fotografica non potesse scindersi dalla rappresentazione della realtà con l'evidenza dell'oggetto riconoscibile. Ma quando il concetto della rappresentazione crollò nell'arte visiva, pittorica o scultorea che fosse, iniziò anche nel campo della fotografia una sperimentazione verso l'astrazione. I filoni in questo ambito sono stati diversi: dagli studi sui segni, sulle luci e sulle ombre, sul movimento, nel rispetto della normale ripresa fotografica, sino all'avvicinamento della macchina per rendere non individuabile l'oggetto e ampliare così il campo dell'immaginario. L'uso di tecniche non tradizionali portò in seguito al fotogramma, ai movimenti della camera, al mosso, fino all'attuale elaborazione digitale. Durante il periodo delle avanguardie autori di culto della tendenza astratta furono Laszlo Moholy-Nagy, Christian Schad, quelli del Bauhaus. Tra questi: Umbo, Lucia Moholy, Lux Feininger, Florence Henri, Herbert Schürmann, Georg Muche, Werner David Feist. Nei decenni successivi, negli anni Cinquanta e Sessanta, tali tendenze furono riprese in concomitanza con l'affermarsi delle varie correnti dell'Informale.
La produzione di Carlo Lari in questa serie non arriva alla radicalità di rendere del tutto irriconoscibili gli oggetti rappresentati, piuttosto si serve del mosso, dello sfocato in modo quasi giocoso, in linea col tema del Carnevale, per ottenere fasci e onde di colori in movimento, fluidi di luce, macchie e linee grafiche con il risultato di immagini di estrema leggerezza e allegria, molto gradevoli a vedersi.
La sera del vernissage in Proiezione Dia: Abstractions.
Carlo Lari, viareggino, è stato promotore e critico per mostre ed eventi d'Arte sul territorio della Versilia, tra altre cose ha curato la rassegna internazionale di Pittura e Scultura a Villa Le Pianore di Camaiore (Lu), è stato Direttore Artistico del Circolo Culturale Gennj Marsili. Da sempre appassionato di fotografia, avvia il suo percorso in questo ambito dopo l'incontro con apprezzati fotografi del territorio. Inizia con una documentazione sul paesaggio di S. Anna di Stazzema in memoria dei bimbi trucidati nell'agosto del 1944. E' presente nel documentario “I dimenticati”, di Niccolò Signorini sull'Ospedale Psichiatrico di Maggiano (Lu).
Nel 2011 inizia a frequentare lo studio del fotografo Sergio Fortuna, attratto dalla poetica del surrealismo sprigionante dalla sua personalissima tecnica dei “tagli” e della composizione dell'immagine. A Sergio Fortuna affida la cura e la stampa di ogni sua opera, iniziando così le prime importanti esposizioni personali. Tra queste:
IMMAGINARIA-MENTE, La Brilla – Massarosa, 2013
E..STATE IN VIA FRATTI, Viareggio, 2014
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