Angelus Loci
Dal 15 Dicembre 2021 al 06 Gennaio 2022
Bolzano
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: Sedi varie
Curatori: franzLAB in collaborazione con l’Azienda di Soggiorno di Bolzano
Tra materiale e immateriale, tra umano e sovrumano, tra terreno e ultraterreno, l'angelo – figura simbolica presente in ogni cultura e religione – è prima di tutto un messaggero. Trasmettere, veicolare e comunicare messaggi positivi – soprattutto in una terra multilingue e multiculturale come l’Alto Adige, soprattutto nel momento di condivisione collettiva del Natale, vissuto anche al di fuori della connotazione prettamente religiosa periodo natalizio – è il punto di partenza del progetto Angelus Loci, sviluppato e curato dallo studio di comunicazione franzLAB.
L’espressione latina Genius Loci significa letteralmente "spirito del luogo". Nella mitologia romana, il genio rappresenta un nume tutelare che da un lato protegge un determinato ambiente e dall'altro ne raccoglie e definisce le peculiarità. Seppur priva delle antiche connotazioni spirituali, ancora oggi la locuzione genius loci si utilizza per individuare l'insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, sociali e paesaggistiche di un luogo, naturale o urbano. Durante il periodo natalizio, Bolzano – Città degli Angeli, avrà anch’essa il suo spirito protettore, elevato nelle sfere angeliche. Angelus Loci, l’angelo del territorio, sarà dunque messaggero di luce ed energia, si farà vento e movimento, risuonerà di suoni e parole, attraverso il lavoro di quattro artisti altoatesini – Carla Cardinaletti, Michael Fliri, Elisa Grezzani e Hubert Kostner – che si sono confrontati con questo concetto e hanno immaginato quattro installazioni temporanee, per altrettanti spazi della città.
INSTALLAZIONI
ANGELO ROSA – CARLA CARDINALETTI
Chi dalla città guarda, con lo stupore di un bambino, la silhouette del Catinaccio potrà riconoscere il profilo di un angioletto con le mani giunte: L’Angelo di Bolzano. L’immaterialità del corsivo Angel evoca la leggerezza degli Angeli e, stagliandosi verso il cielo, dialoga con il profilo delle Dolomiti. Ci invita a riflettere che, a volte, possiamo avere la grazia di percepire quella creatura misteriosa dentro e intorno a noi. In quello spazio di mezzo che è l’imbrunire, si illumina di rosa.
Materiale: acciaio inox supermirror, poliuretano
Tecnica: installazione
Dimensioni: larghezza 296 cm, altezza 146 cm, profondità 8 cm
Progettazione a cura del Collettivo ArgentoVivo
Studio materiali e prototipia a cura di Christian Martinelli e Tony Berto
STILL WITH EARTHLY DESIRES + ASPIRANT – MICHAEL FLIRI
Fluttuano, tra luce e ombra, trasparenza e materialità. Sono esseri di luce e portatori di luce: i serafini si trovano in tutto l'Alto Adige in vari affreschi sacri. L'elaborata tecnologia trasforma l'estetica artistica in una complessa installazione di musica, video e fotografie di grande formato con cui Michael Fliri trasporta il pubblico in una dimensione parallela o in un mondo intermedio. Ali e corpi ipnotizzano lo sguardo, il movimento e il tempo si trasformano in incorporeità.
Materiali: schermo LED, carta fotografica, tessuto, pannelli di alluminio, struttura in metallo appesa e autoportante
Tecnica: fotografia, video, suono
Dimensioni: video: 14 x 8 m, 11 min 50 sec; foto: 2 x à 1,80 x 1,10 m; installazioni: 4 x à 2,30 x 2,40 m
Sound: Koen Vermeulen
Cameraman: Rafael Kroetz
VEHUIAH [della serie “FLYING CARPETS” / 2021] – ELISA GREZZANI
Il serafino Vehuiah, angelo a sei ali di pura luce o fuoco, appartenente alla più alta gerarchia celeste, secondo la Kabbalah porta con sé nuova energia luminosa, dissipando il caos. Questa creatura incorporea è al centro dell’installazione di Elisa Grezzani: un grande arazzo decorato e coloratissimo, come una sorta di “talismano”, portatore di nuova luce, pace, speranza. Nella tecnica di realizzazione l’artista si è ispirata ai Kilim, tappeti e arazzi anatolici tessuti a mano, ricchi di simbologie e significati propiziatori.
Materiali: cotone, lurex, poliestere, ciniglia
Tecnica: collage digitale tessuto Jacquard Gobelin
Dimensione: 680 x 340 cm
L U C I – HUBERT KOSTNER
Le luci accendono la città a Natale, ma LUCI è anche una parola che, nella sua brevità, può contenere una miriade di messaggi: da sempre, nei riti cristiani come in quelli pagani e di altre culture al solstizio d’inverno, se ne celebra con l’allungarsi del giorno il ritorno, come simbolo di rinascita. Nell'opera di Hubert Kostner ogni lettera della parola L U C I illumina lo spazio urbano nel periodo natalizio, in un intervento artistico che riluce – come un angelo – nel segno di un'umanità illuminata e della convivenza pacifica.
Materiali: abete rosso segato grezzo, Barre filettate, LED
Tecnica: installazione
Dimensione: 330 x 215 x 215 cm
L’espressione latina Genius Loci significa letteralmente "spirito del luogo". Nella mitologia romana, il genio rappresenta un nume tutelare che da un lato protegge un determinato ambiente e dall'altro ne raccoglie e definisce le peculiarità. Seppur priva delle antiche connotazioni spirituali, ancora oggi la locuzione genius loci si utilizza per individuare l'insieme delle caratteristiche socio-culturali, architettoniche, sociali e paesaggistiche di un luogo, naturale o urbano. Durante il periodo natalizio, Bolzano – Città degli Angeli, avrà anch’essa il suo spirito protettore, elevato nelle sfere angeliche. Angelus Loci, l’angelo del territorio, sarà dunque messaggero di luce ed energia, si farà vento e movimento, risuonerà di suoni e parole, attraverso il lavoro di quattro artisti altoatesini – Carla Cardinaletti, Michael Fliri, Elisa Grezzani e Hubert Kostner – che si sono confrontati con questo concetto e hanno immaginato quattro installazioni temporanee, per altrettanti spazi della città.
INSTALLAZIONI
ANGELO ROSA – CARLA CARDINALETTI
Chi dalla città guarda, con lo stupore di un bambino, la silhouette del Catinaccio potrà riconoscere il profilo di un angioletto con le mani giunte: L’Angelo di Bolzano. L’immaterialità del corsivo Angel evoca la leggerezza degli Angeli e, stagliandosi verso il cielo, dialoga con il profilo delle Dolomiti. Ci invita a riflettere che, a volte, possiamo avere la grazia di percepire quella creatura misteriosa dentro e intorno a noi. In quello spazio di mezzo che è l’imbrunire, si illumina di rosa.
Materiale: acciaio inox supermirror, poliuretano
Tecnica: installazione
Dimensioni: larghezza 296 cm, altezza 146 cm, profondità 8 cm
Progettazione a cura del Collettivo ArgentoVivo
Studio materiali e prototipia a cura di Christian Martinelli e Tony Berto
STILL WITH EARTHLY DESIRES + ASPIRANT – MICHAEL FLIRI
Fluttuano, tra luce e ombra, trasparenza e materialità. Sono esseri di luce e portatori di luce: i serafini si trovano in tutto l'Alto Adige in vari affreschi sacri. L'elaborata tecnologia trasforma l'estetica artistica in una complessa installazione di musica, video e fotografie di grande formato con cui Michael Fliri trasporta il pubblico in una dimensione parallela o in un mondo intermedio. Ali e corpi ipnotizzano lo sguardo, il movimento e il tempo si trasformano in incorporeità.
Materiali: schermo LED, carta fotografica, tessuto, pannelli di alluminio, struttura in metallo appesa e autoportante
Tecnica: fotografia, video, suono
Dimensioni: video: 14 x 8 m, 11 min 50 sec; foto: 2 x à 1,80 x 1,10 m; installazioni: 4 x à 2,30 x 2,40 m
Sound: Koen Vermeulen
Cameraman: Rafael Kroetz
VEHUIAH [della serie “FLYING CARPETS” / 2021] – ELISA GREZZANI
Il serafino Vehuiah, angelo a sei ali di pura luce o fuoco, appartenente alla più alta gerarchia celeste, secondo la Kabbalah porta con sé nuova energia luminosa, dissipando il caos. Questa creatura incorporea è al centro dell’installazione di Elisa Grezzani: un grande arazzo decorato e coloratissimo, come una sorta di “talismano”, portatore di nuova luce, pace, speranza. Nella tecnica di realizzazione l’artista si è ispirata ai Kilim, tappeti e arazzi anatolici tessuti a mano, ricchi di simbologie e significati propiziatori.
Materiali: cotone, lurex, poliestere, ciniglia
Tecnica: collage digitale tessuto Jacquard Gobelin
Dimensione: 680 x 340 cm
L U C I – HUBERT KOSTNER
Le luci accendono la città a Natale, ma LUCI è anche una parola che, nella sua brevità, può contenere una miriade di messaggi: da sempre, nei riti cristiani come in quelli pagani e di altre culture al solstizio d’inverno, se ne celebra con l’allungarsi del giorno il ritorno, come simbolo di rinascita. Nell'opera di Hubert Kostner ogni lettera della parola L U C I illumina lo spazio urbano nel periodo natalizio, in un intervento artistico che riluce – come un angelo – nel segno di un'umanità illuminata e della convivenza pacifica.
Materiali: abete rosso segato grezzo, Barre filettate, LED
Tecnica: installazione
Dimensione: 330 x 215 x 215 cm
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