Da S. Paolo Maggiore al Duomo e dintorni

Napoli barocca4
 

05/06/2001

La strada parallela a Spaccanapoli, via dei Tribunali, propone al viaggiatore e appassionato di pittura antica stimoli almeno pari a quelli soddisfatti nel precedente itinerario. La chiesa di San Paolo Maggiore, che si incontra percorrendo tutta via di San Gregorio Armeno con le spalle al Monte di Pietà, è il primo edificio che vale una visita. La piazza antistante (Piazza San Gaetano) fu nella città greco-romana quella dell’Agorà e poi del Foro; sul luogo della chiesa vi era il tempio dei Dioscuri, che alla fine dell’VIII secolo venne trasformato in una basilica paleocristiana. L’edificio attuale, a croce latina con tre navate e cappelle laterali ma privo di cupola, fu edificato a partire dal 1626 da Giovan Giacomo di Conforto. Nella volta della navata centrale trova spazio uno stupendo ciclo di affreschi di Massimo Stanzione, purtroppo gravemente danneggiato dalle infiltrazioni e dai bombardamenti dell’ultima guerra. Gli splendidi affreschi della sagrestia (1689-90) sono invece opera di Francesco Solimena e rappresentano la Caduta di Simon Mago e la Conversione di San Paolo nelle due pareti di fondo e l’Allegoria delle Virtù sulla volta. Salendo verso ovest, in direzione di San Pietro a Maiella, è d’obbligo una sosta presso la poco nota chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio. L’interno, a navata unica con piccole cappelle laterali, è rivestito di marmi policromi. Si deve al Fanzago la ricca decorazione marmorea del coro. Nella terza cappella a destra una Morte di Sant’Alessio di Luca Giordano sembra fare il verso a quella di Pietro da Cortona conservata ai Gerolamini; domina l’altare maggiore la Madonna con le anime del Purgatorio di Massimo Stanzione. Riprendendo via dei Tribunali e scendendo verso il Duomo s’incontra il sontuoso complesso dei Gerolamini, fondato alla fine del ‘500 dalla congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri. All’interno dell’edificio basilicale trovano ospitalità dipinti di Guido Reni, Pietro da Cortona (il già citato Sant’Alessiomoribondo), Luca Giordano. Nella cappella di San Filippo sono belli gli affreschi di Francesco Solimena; da là si accede alla sagrestia, nella cui volta è inserito un affresco di Luca Giordano, arricchito nel corso del Settecento di finte architetture e stucchi. La Quadreria conserva altre pregevoli opere del ‘600 e del ‘700. Proseguendo in direzione Duomo, di fronte al Largo Riario Sforza (dominato dalla guglia di San Gennaro, eretta per far fede ad un voto pronunciato durante l’eruzione del Vesuvio del 1631), non è possibile trascurare la visita del Pio Monte della Misericordia. L’edificio seicentesco, caratterizzato da una facciata su due piani aperta in basso da un porticato, conduce direttamente alla chiesa. Qui, sull’altare maggiore, è conservata l’opera che, all’inizio del XVII secolo, ha sconvolto il panorama artistico cittadino: Le Sette opere di Misericordia di Caravaggio. La visita al Duomo è la penultima tappa dell’itinerario. Di fondazione angioina, la cattedrale è caratterizzata da una molteplicità stratificata di corpi architettonici e oggetti d’arredo. La Cappella del Tesoro di San Gennaro (navata destra) fu edificata all’inizio del ‘600 su progetto di Cosimo Fanzago per ringraziare il santo dopo l’epidemia di peste del 1527. A pianta centrale, presenta una stupenda cupola affrescata da Giovanni Lanfranco tra il 1641 e il 1643, manifesto del classicismo emiliano e costante riferimento per gli artisti partenopei della generazione di Luca Giordano. Sulle pareti trovano spazio i dipinti di Domenichino e Ribera commissionati dai viceré spagnoli. Le ultime energie possono essere spese per visitare la chiesa dei SS. Apostoli, in direzione est rispetto al Duomo. Affreschi di Lanfranco coprono la volta della navata centrale, i pennacchi e i sottarchi della cupola, la volta dell’abside e la controfacciata, dove la famosa Piscina probatica presenta uno sfondo architettonico autografo di Viviano Codazzi (1604-1670). Nel transetto quattro tele di Luca Giordano completano la accecante decorazione. Nella cripta è conservata la tomba di Giambattista Marino (1569-1625) fautore della svolta in direzione barocca della poesia italiana. San Paolo Maggiore Piazza San Gaetano Orario: 9-14 lun-sab; 11-12 dom Tel. 081-454048 Santa Maria delle Anime del Purgatorio Via Tribunali 39 Orario: 9-14 lun-sab Gerolamini Piazza Gerolamini 107 Orario: 9.30-13 lun-sab Pio Monte della Misericordia Via Tribunali 253 Orario: 9-30-13.30 lun-sab Tel. 081-446973 Duomo Via Duomo 147 Orario: 8-13; 17-19.30 Tel. 081-449097 SS. Apostoli Largo Santi Apostoli 9 Orario: 8-11.30 e 17.30-20 lun-sab; 8.30-13 dom Tel. 081-299375