Nero Notte / Obiecta / Found Photos in Detroit / Jan van der Ploeg / Alchemy Room
Dal 06 Febbraio 2015 al 24 Aprile 2015
Roma
Luogo: Giacomo Guidi
Indirizzo: largo Cristina di Svezia 17
Orari: da martedì a sabato 10.30-13.30 / 15-19.30
Curatori: Angela Madesani, Giacomo Guidi
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 68801038
E-Mail info: info@giacomoguidi.it
Sito ufficiale: http://giacomoguidi.gallery
Per il terzo evento espositivo presso la nuova sede, Giacomo Guidi è lieto di presentare Nero Notte - mostra personale di Per Barclay, la collettiva fotografica Obiecta, il progetto Found Photos in Detroit, il nuovo intervento di Jan van der Ploeg e lo spazio Alchemy Room.
Il progetto legato alla sede di Largo Cristina di Svezia prosegue nell’intento di proporre una fruizione e un’utenza più articolata di quel che tradizionalmente accade in una galleria d’arte, affiancando a progetti espositivi eterogenei attività legate a ulteriori linguaggi artistici, al fine di rivolgersi a un pubblico di amanti dell’arte, della musica, della moda e della cultura tout court.
Tra i principali esponenti della scena artistica europea, il lavoro di Per Barclay si caratterizza per la continua ricerca di una tensione tra stati opposti della forma e della materia. Sia che si confronti con la dimensione ambientale, che con quella scultorea o fotografica - in cui i soggetti sono ritratti in situazioni orchestrate con estrema precisione - il lavoro di Barclay gioca sull’alternanza e l’oscillazione. Il susseguirsi improvviso dei momenti di quiete e movimento dei liquidi, il silenzio e le esplosioni rumorose, le posture nervose e abbandonate dei personaggi concorrono a tradurre quel continuo passaggio tra picchi di inquietudine e stasi nello scarto tra i quali scorre l’esistenza delle cose, della natura e dell’uomo. Nella sala principale dello spazio di Largo Cristina di Svezia, Nero Notte comprenderà una selezione di stampe fotografiche di ampio formato e una grande installazione ambientale, concepita appositamente per questa mostra.
In collaborazione con la Galleria Giorgio Persano, Torino.
Obiecta, a cura di Angela Madesani, è una collettiva che presenta una riflessione sullo sguardo dell’artista attraverso il linguaggio fotografico, in un percorso che abbraccia diverse generazioni. Gli oggetti - che per gli autori esposti sono un pretesto dal quale partire, così come lo sono state le mele per Cézanne e le bottiglie per Morandi - sono protagonisti di questo discorso, per giungere a considerazioni di natura poetica ed esistenziale. Non una ricognizione tipologica, ma un’indagine ad ampio spettro su diverse modalità poietiche, ma anche concettuali e di pensiero. In mostra opere di Massimiliano Gatti, Leonardo Genovese, Bohnchang Koo, Ingar Krauss, Laura Letinsky, Marco Palmieri, Sergio Scabar e Franco Vimercati.
Found Photos in Detroit nasce dalla volontà di Arianna Arcara e Luca Santese di realizzare un reportage su Detroit, al fine di documentare lo stato di decadenza in cui versa la città dopo la crisi socio-economica che l’ha colpita dalla metà degli anni Settanta. In seguito al ritrovamento di numerose fotografie, Polaroid e documenti abbandonati - rinvenuti nei pressi di edifici pubblici come stazioni di polizia, scuole e ospedali - Arcara e Santese hanno rielaborato l’idea iniziale, lavorando alla formazione di un ampio archivio di materiali trovati. I documenti in mostra sono esposti nelle esatte condizioni in cui sono stati ritrovati, conservando così la natura di reperti originali, di autentiche prove delle vicende che hanno avuto luogo in città.
Dopo aver presentato un wall painting inedito e una selezione di recenti opere su tela, Jan van der Ploeg realizza un nuovo intervento site-specific, ideato appositamente per uno dei corridoi della nuova sede di Largo Cristina di Svezia. Mentre il primo lavoro a parete si è sviluppato attorno al tema del Grip - una sorta di ‘forma ready-made’ mutuata dalla sagoma delle prese per le mani delle scatole di cartone, che Van der Ploeg ha iniziato a elaborare dal 1997 - il nuovo intervento murale giocherà in maniera diretta con lo spazio della galleria.
Una serie di grandi triangoli colorati scandiranno i flussi e i ritmi interni del corridoio, presentandosi come contrappunto formale e cromatico alle dinamiche che lo animano.
Dando seguito alla collaborazione avviata nell'ambito di BOA | Bunker of Arts, Giacomo Guidi presenta Alchemy Room, un nuovo spazio espositivo ospitato in una delle sale all'interno della galleria. Alchemy realizzerà un allestimento di opere a parete e installazioni inedite, ideate da Dionea, a cura di Giacomo Guidi. Alchemy è un progetto nato a Roma nel 2010, dedicato alla ricerca in ambito musicale e artistico e alla produzione di eventi che coinvolgono diversi linguaggi, in un’ottica di continua contaminazione e fusione. Questi i valori fondamentali che orientano l’attività, caratterizzata nelle sue varie manifestazioni da un fascino per l’universo naturalistico e simbolicamente esoterico.
Il progetto legato alla sede di Largo Cristina di Svezia prosegue nell’intento di proporre una fruizione e un’utenza più articolata di quel che tradizionalmente accade in una galleria d’arte, affiancando a progetti espositivi eterogenei attività legate a ulteriori linguaggi artistici, al fine di rivolgersi a un pubblico di amanti dell’arte, della musica, della moda e della cultura tout court.
Tra i principali esponenti della scena artistica europea, il lavoro di Per Barclay si caratterizza per la continua ricerca di una tensione tra stati opposti della forma e della materia. Sia che si confronti con la dimensione ambientale, che con quella scultorea o fotografica - in cui i soggetti sono ritratti in situazioni orchestrate con estrema precisione - il lavoro di Barclay gioca sull’alternanza e l’oscillazione. Il susseguirsi improvviso dei momenti di quiete e movimento dei liquidi, il silenzio e le esplosioni rumorose, le posture nervose e abbandonate dei personaggi concorrono a tradurre quel continuo passaggio tra picchi di inquietudine e stasi nello scarto tra i quali scorre l’esistenza delle cose, della natura e dell’uomo. Nella sala principale dello spazio di Largo Cristina di Svezia, Nero Notte comprenderà una selezione di stampe fotografiche di ampio formato e una grande installazione ambientale, concepita appositamente per questa mostra.
In collaborazione con la Galleria Giorgio Persano, Torino.
Obiecta, a cura di Angela Madesani, è una collettiva che presenta una riflessione sullo sguardo dell’artista attraverso il linguaggio fotografico, in un percorso che abbraccia diverse generazioni. Gli oggetti - che per gli autori esposti sono un pretesto dal quale partire, così come lo sono state le mele per Cézanne e le bottiglie per Morandi - sono protagonisti di questo discorso, per giungere a considerazioni di natura poetica ed esistenziale. Non una ricognizione tipologica, ma un’indagine ad ampio spettro su diverse modalità poietiche, ma anche concettuali e di pensiero. In mostra opere di Massimiliano Gatti, Leonardo Genovese, Bohnchang Koo, Ingar Krauss, Laura Letinsky, Marco Palmieri, Sergio Scabar e Franco Vimercati.
Found Photos in Detroit nasce dalla volontà di Arianna Arcara e Luca Santese di realizzare un reportage su Detroit, al fine di documentare lo stato di decadenza in cui versa la città dopo la crisi socio-economica che l’ha colpita dalla metà degli anni Settanta. In seguito al ritrovamento di numerose fotografie, Polaroid e documenti abbandonati - rinvenuti nei pressi di edifici pubblici come stazioni di polizia, scuole e ospedali - Arcara e Santese hanno rielaborato l’idea iniziale, lavorando alla formazione di un ampio archivio di materiali trovati. I documenti in mostra sono esposti nelle esatte condizioni in cui sono stati ritrovati, conservando così la natura di reperti originali, di autentiche prove delle vicende che hanno avuto luogo in città.
Dopo aver presentato un wall painting inedito e una selezione di recenti opere su tela, Jan van der Ploeg realizza un nuovo intervento site-specific, ideato appositamente per uno dei corridoi della nuova sede di Largo Cristina di Svezia. Mentre il primo lavoro a parete si è sviluppato attorno al tema del Grip - una sorta di ‘forma ready-made’ mutuata dalla sagoma delle prese per le mani delle scatole di cartone, che Van der Ploeg ha iniziato a elaborare dal 1997 - il nuovo intervento murale giocherà in maniera diretta con lo spazio della galleria.
Una serie di grandi triangoli colorati scandiranno i flussi e i ritmi interni del corridoio, presentandosi come contrappunto formale e cromatico alle dinamiche che lo animano.
Dando seguito alla collaborazione avviata nell'ambito di BOA | Bunker of Arts, Giacomo Guidi presenta Alchemy Room, un nuovo spazio espositivo ospitato in una delle sale all'interno della galleria. Alchemy realizzerà un allestimento di opere a parete e installazioni inedite, ideate da Dionea, a cura di Giacomo Guidi. Alchemy è un progetto nato a Roma nel 2010, dedicato alla ricerca in ambito musicale e artistico e alla produzione di eventi che coinvolgono diversi linguaggi, in un’ottica di continua contaminazione e fusione. Questi i valori fondamentali che orientano l’attività, caratterizzata nelle sue varie manifestazioni da un fascino per l’universo naturalistico e simbolicamente esoterico.
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