Titino Sanna Delogu. La collezione ritrovata / Augusto Schirru. La citta' ritrovata

Dal 08 Maggio 2015 al 12 Luglio 2015
Oristano
Luogo: Pinacoteca Carlo Contini
Indirizzo: via S. Antonio
Orari: lun-dom 10.30-13 / 17-19.30
Enti promotori:
- Comune di Oristano – Assessorato alla Cultura
- col contributo della Fondazione Banco di Sardegna
Telefono per informazioni: +39 0783 791262
E-Mail info: pinacoteca@comune.oristano.it
Sito ufficiale: http://www.comune.oristano.it
Venerdì 8 maggio (ore 19.00), presso la Pinacoteca “Carlo Contini” di Oristano si inaugurano le due mostre TITINO SANNA DELOGU, la collezione ritrovata e LA CITTÀ RITROVATA, nei plastici di Augusto Schirru. La prima mostra, a cura di Ivo Serafino Fenu, proporrà al pubblico, per la prima volta, l’ingente collezione di opere di artisti isolani del ‘900 raccolta negli anni da Titino Sanna Delogu, in parte donata al Comune di Oristano nel 1969, al fine di istituire una Pinacoteca della pittura sarda e in parte agli eredi, i figli Josto e Rafaele; la seconda, in collaborazione con la Fondazione Sa Sartiglia e con l’ISTAR, proporrà, invece, i plastici e i disegni realizzati da Augusto Schirru, che con rara perizia tecnica e sicura competenza storica, ha ricostruito i più significativi contesti urbani della Oristano giudicale.
La Collezione “Sanna-Delogu” ritorna negli spazi ad essa dedicati all’interno della Pinacoteca “Carlo Contini” finalmente arricchita e completata con le opere fino ad ora sparse negli uffici comunali o cedute in comodato d’uso ad altri Enti. Assieme, e grazie alla grande generosità degli eredi di Giovanni Battista Sanna Delogu, viene esposta, per la prima volta, un’importante selezione delle opere che costituivano l’intero fondo del lungimirante e illuminato mecenate nato a Ghilarza nel 1895 e spentosi, sempre a Ghilarza, nel 1970. Un anno prima della morte Titino, come veniva chiamato dai familiari e dagli amici, aveva donato al Comune di Oristano oltre cinquanta opere destinate a divenire il nucleo iniziale di una Pinacoteca della pittura sarda, con l’unica condizione di vedersi ricordato, assieme alla moglie Clelia Sotgiu, all’interno della stessa. I due figli Josto e Rafaele, ereditarono, in parti uguali, il resto della collezione con opere di Giuseppe Biasi, di Antonio Ballero, di Felice Melis Marini, di Mario Delitala, di Pietro Antonio Manca, che testimoniano una rara sensibilità e una sicura competenza collezionistica nell’individuazione delle personalità che meglio hanno rappresentato l’arte della prima metà del Novecento nell’Isola. Se ad esse si aggiungono le opere di artisti quali Stanis Dessy, Melkiorre Melis, Carmelo Floris, Giovanni ed Enea Marras, Foiso Fois, Tony Geic, Libero Meledina, Carlo Contini, Dino Fantini e Costantino Spada, Antonio Atza, Ermanno Leinardi, Antonio Corriga e Antonio Amore, solo per citare i più famosi, e in parte, anch’esse, appartenenti alla Collezione Sanna Delogu, in parte pervenute tramite acquisizioni mirate da parte del Comune o frutto di altre donazioni, la mostra dedicata alla Collezione ritrovata e l’intero patrimonio della Pinacoteca Comunale offrono uno spaccato della pittura sarda della prima metà del Novecento quanto mai intrigante e ricco di curiosità, trattandosi per lo più di opere inedite e spesso di notevole qualità.
Come attività collaterali, infine, a supporto della mostra LA CITTÀ RITROVATA nei plastici di Augusto Schirru, la Fondazione Sa Sartiglia e l’ISTAR, organizzeranno, negli spazi della Pinacoteca, una serie di conferenze, presentazioni di libri e incontri con diversi studiosi, sull’evoluzione urbana e sulla vita a Oristano in epoca giudicale.
La Collezione “Sanna-Delogu” ritorna negli spazi ad essa dedicati all’interno della Pinacoteca “Carlo Contini” finalmente arricchita e completata con le opere fino ad ora sparse negli uffici comunali o cedute in comodato d’uso ad altri Enti. Assieme, e grazie alla grande generosità degli eredi di Giovanni Battista Sanna Delogu, viene esposta, per la prima volta, un’importante selezione delle opere che costituivano l’intero fondo del lungimirante e illuminato mecenate nato a Ghilarza nel 1895 e spentosi, sempre a Ghilarza, nel 1970. Un anno prima della morte Titino, come veniva chiamato dai familiari e dagli amici, aveva donato al Comune di Oristano oltre cinquanta opere destinate a divenire il nucleo iniziale di una Pinacoteca della pittura sarda, con l’unica condizione di vedersi ricordato, assieme alla moglie Clelia Sotgiu, all’interno della stessa. I due figli Josto e Rafaele, ereditarono, in parti uguali, il resto della collezione con opere di Giuseppe Biasi, di Antonio Ballero, di Felice Melis Marini, di Mario Delitala, di Pietro Antonio Manca, che testimoniano una rara sensibilità e una sicura competenza collezionistica nell’individuazione delle personalità che meglio hanno rappresentato l’arte della prima metà del Novecento nell’Isola. Se ad esse si aggiungono le opere di artisti quali Stanis Dessy, Melkiorre Melis, Carmelo Floris, Giovanni ed Enea Marras, Foiso Fois, Tony Geic, Libero Meledina, Carlo Contini, Dino Fantini e Costantino Spada, Antonio Atza, Ermanno Leinardi, Antonio Corriga e Antonio Amore, solo per citare i più famosi, e in parte, anch’esse, appartenenti alla Collezione Sanna Delogu, in parte pervenute tramite acquisizioni mirate da parte del Comune o frutto di altre donazioni, la mostra dedicata alla Collezione ritrovata e l’intero patrimonio della Pinacoteca Comunale offrono uno spaccato della pittura sarda della prima metà del Novecento quanto mai intrigante e ricco di curiosità, trattandosi per lo più di opere inedite e spesso di notevole qualità.
Come attività collaterali, infine, a supporto della mostra LA CITTÀ RITROVATA nei plastici di Augusto Schirru, la Fondazione Sa Sartiglia e l’ISTAR, organizzeranno, negli spazi della Pinacoteca, una serie di conferenze, presentazioni di libri e incontri con diversi studiosi, sull’evoluzione urbana e sulla vita a Oristano in epoca giudicale.
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