Aldo Damioli. La Caccia
Dal 24 Novembre 2016 al 09 Gennaio 2017
Milano
Luogo: Auditorium Piero Calamandrei
Indirizzo: via Correggio 43
Curatori: Vera Agosti
Telefono per informazioni: +39 02 43925.1
E-Mail info: milano@lascalaw.com
Ottanta disegni a colori, schizzi su carta di persone raffigurate in attività di svago e di relax, compongono “La Caccia”, la personale dell’artista milanese Aldo Damioli curata dalla critica e storica dell’arte Vera Agosti e ospitata da La Scala Studio Legale e dalla sua Toogood Society nell’Auditorium Piero Calamandrei in via Correggio 43, a Milano.
L’inaugurazione – aperta al pubblico – è prevista con un vernissage il 23 novembre 2016 alle 18:30, al quale parteciperanno l’artista e la curatrice della mostra.
“La Caccia” - che dà il titolo alla mostra - è quella dell’immagine perfetta che, secondo Damioli, è la figura capace di imprimersi nella memoria collettiva grazie alla sua carica espressiva e alla sua componente estetica, diventando icona.
Con questa nuova mostra, l’autore pone l'accento non solo sulla centralità della visione, ma anche sul processo creativo e sulla strategica importanza dell’immagine e dello stile.
I bozzetti esposti sono gli esercizi alla base della nuova serie pittorica di Aldo Damioli “Le Figure Luminose”, così intitolate per i brillantissimi colori utilizzati che illuminano la composizione. Le prove su carta, tutte a colori, costituiscono opere d'arte autonome. Compare inoltre l'esito finale di uno di questi disegni, raffigurante un dono (il Regalo, 2016), trasformato in dipinto.
Vera Agosti, curatrice della mostra, spiega: “I disegni hanno un sapore diverso rispetto ai dipinti, essendo maggiormente gestuali. E' come se nell'autore convivessero due anime, una più espressiva e istintiva, dove il segno lascia spazio all'interpretazione, per esempio nei bozzetti, e una più razionale, nella quale dominano l'ordine e la ragione, come nelle tele, in cui la composizione si fa più fredda e controllata”.
Aldo Damioli è noto per le sue vedute “Venezia-New York” in cui, come un Canaletto del XXI secolo, immortala la Grande Mela, simbolo della modernità, partendo dalla maniera dei Vedutisti settecenteschi, sovvertendo le aspettative e creando una sorta di corto circuito nell'osservatore, con l’intento di trasformare il consueto e il banale in un fatto estetico. Lo stesso proposito animava il ciclo delle “Pizze” degli anni Ottanta, attraverso lo stile e il linguaggio, allineando lo stile al soggetto. Giuseppe La Scala, Senior Partner di La Scala Studio Legale, ha dichiarato: “Oltre a ospitare con regolarità nel nostro Auditorium mostre d’arte, sia di autori emergenti che di artisti più affermati, stiamo ampliando la nostra collezione di opere d’arte contemporanea. I benefici sono molteplici: un ambiente godibile in cui lavorare, nuovi sguardi sul mondo e stimoli culturali che arricchiscono la mente“.
La mostra sarà aperta al pubblico da giovedì 24 novembre 2016 a lunedì 9 gennaio 2017, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 18.00.
Aldo Damioli
Nasce nel 1952 a Milano, città dove vive e lavora. Durante la formazione, si interessa di arte, fotografia, design, storia, patologia. Damioli partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero, tra cui varie Biennali e Quadriennali. Per ricordarne alcune: nel 1998, al Museo di Arte Contemporanea di Tirana, con la mostra Mediterranea 1. Nel 2000 è tra gli artisti di L'altra metà del cielo, mostra curata da Alice Rubbini e Peter Weiermair al Rupertinum di Salzburg, che prosegue alla Kunstsammlungen di Chemnitz per approdare l'anno dopo alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna e nel 2002 al Museo di Arte Moderna di Budapest. Sempre del 2000, la partecipazione a Sui Generis, allestita negli spazi del Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano, a cura di Alessandro Riva. Nel 2007 partecipa alla mostra Arte Italiana 1968-2007 Pittura, una collettiva ideata da Vittorio Sgarbi, allestita negli spazi di Palazzo Reale a Milano. Su invito di Duccio Trombadori, partecipa alla 54ma Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia. Nel 2015 la personale Città metropolitane, a cura di Vera Agosti, presso Villa Clerici a Milano e nel 2016 la personale Figure luminose, curata dallo stesso critico, nella Sala dell’Incompiuta del Castello di Belgioioso.
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