I quaranta anni dei Bronzi di Riace ancora in cerca di un museo

Bronzi di Riace
 

16/08/2012

Sono passate quattro decadi da quel 16 agosto 1972, giorno della scoperta dei Bronzi ellenici davanti alla spiaggia di Riace. Quegli splendidi guerrieri si trovano oggi in una sala di palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, dove sono stati sottoposti a un nuovo intervento di restauro. Per Francesco Alì del Comitato per la tutela e valorizzazione dei Bronzi di Riace sarebbe meglio che tornassero nel Museo Archeologico di Reggio Calabria. Il problema è che quel locale è in ristrutturazione: doveva essere completato a dicembre scorso, ma la mancanza di fondi per la conclusione dei lavori ha rinviato l'apertura.
"La città - spiega Alì - non può essere privata di una così importante attrazione culturale e turistica". L'obiettivo dunque è quello di ottenere una riapertura parziale del museo che sarà discussa nel corso della conferenza prevista il prossimo 24 agosto. Un evento che celebrerà questi quarant'anni presso il Chiostro  della Chiesa di San Giorgio al Corso a Reggio Calabria: “I tempi previsti sono troppo lunghi. Cercheremo di capire, con questo incontro cosa si può fare per accelerarli e come fare per la riapertura parziale del museo".
Da anni si discute sulla possibile trasferta dei bronzi in giro per i musei del mondo. A tal proposito Ali spiega: “I Bronzi vanno valorizzati nel posto in cui si trovano. Il vero problema è quello dell'isolamento della Calabria e di Reggio Calabria. Bisogna ragionare su come far venire più turisti e quali infrastrutture realizzare. Rendere Reggio Calabria una città attrezzata a ricevere e ospitare il turismo. E poi c'è la questione dei trasporti. Se una famiglia calabrese vuole venire a Reggio per vedere i Bronzi se non ha la macchina deve rinunciare".

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