Velocità d'automobile (Velocità n. 1)
Definita nel Manifesto del futurismo “più bella della Nike di Samotracia”, l’automobile diventa in Balla l’emblema della vittoria sulla difficoltà di rappresentare la velocità in pittura.
Il dipinto "Velocità d’automobile" è un olio su tela, che appartiene ad una serie di quadri iniziata dall’artista, tra 1913 e il 1914. Questi dipinti avevano come tema centrale la scansione della velocità dell’automobile, che Balla studiò e raffigurò in diverse espressioni e formati. Il movimento meccanico dell’automobile, fu per Giacomo Balla un elemento essenziale per rappresentare la velocità secondo i concetti teorici del Futurismo.
Se la si osserva con attenzione si nota, in quest’opera, il prevalere, in primo piano, del moto sinusoidale delle ruote di un’auto. Era questa una caratteristica ricorrente in molti lavori di Balla del 1913, ma qui, di assolutamente unico, risulta il fondo del quadro. Vedete quegli archi appena accennati? Quelle arcate sono presenti solo in questo acquerello. Forse erano elementi del disegno di un ponte precedentemente schizzato o forse volevano rappresentare la volontà dell’artista di raffigurare tracce di rovine di antiche costruzioni romane.
Nel resto dell’opera la scomposizione della velocità avviene secondo una successione dinamica, che inizia e termina in tante linee che s’intersecano. Il tempo, altro tema caro ai futuristi, è scandito in un accelerarsi d’istanti, che si sovrappongono attraverso ampi triangoli in superficie e in profondità.
Il dipinto "Velocità d’automobile" è un olio su tela, che appartiene ad una serie di quadri iniziata dall’artista, tra 1913 e il 1914. Questi dipinti avevano come tema centrale la scansione della velocità dell’automobile, che Balla studiò e raffigurò in diverse espressioni e formati. Il movimento meccanico dell’automobile, fu per Giacomo Balla un elemento essenziale per rappresentare la velocità secondo i concetti teorici del Futurismo.
Se la si osserva con attenzione si nota, in quest’opera, il prevalere, in primo piano, del moto sinusoidale delle ruote di un’auto. Era questa una caratteristica ricorrente in molti lavori di Balla del 1913, ma qui, di assolutamente unico, risulta il fondo del quadro. Vedete quegli archi appena accennati? Quelle arcate sono presenti solo in questo acquerello. Forse erano elementi del disegno di un ponte precedentemente schizzato o forse volevano rappresentare la volontà dell’artista di raffigurare tracce di rovine di antiche costruzioni romane.
Nel resto dell’opera la scomposizione della velocità avviene secondo una successione dinamica, che inizia e termina in tante linee che s’intersecano. Il tempo, altro tema caro ai futuristi, è scandito in un accelerarsi d’istanti, che si sovrappongono attraverso ampi triangoli in superficie e in profondità.
COMMENTI
LE OPERE
Velocità astratta
1913 | Olio su tela
Costellazioni del genio: composizione futurista
Olio su tela
Cartoline
Matita e Inchiostro su carta | 13 x 8 cm.
Lampada ad arco
1909 | Olio su tela | 114 x 174 cm.
Dinamismo di un cane al guinzaglio
1912 | Olio su tela | 110 x 91 cm.
Mercurio passa davanti al sole
1914 | Olio su carta zigrinata | 50 x 61 cm.
Velocità d'automobile (Velocità n. 1)
1913 | China acquarellata su carta foderata | 60 x 46 cm.
Compenetrazione iridescente n. 4
1912 | Olio e matita su carta intelata | 42 x 49 cm.
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