Rotazione di ballerina e pappagalli
Il dipinto "Rotazione di ballerina e pappagalli" si richiama alle esperienze teatrali di Depero, che nel 1916-1917 progetta per i "Ballets Russes" di Diaghilev le scene e i costumi per "Le Chant du Rossignol", balletto ispirato alla fiaba di Andersen, musicata da Strawinskij.
Nel 1918 Depero mettte in scena a Roma i "Balli Plastici", favola meccanica interpretata da marionette mosse da fili, che si svolge in cinque azioni mimico-musicali, ispirata ai principi della teatralità globale futurista.
In questo dipinto, la ballerina volteggia in una danza sempre più accelerata, simile a un vortice, snodandosi in uno spazio scenico con traiettorie audaci che segnano campiture a gamme squillanti: blu, rosso, giallo, verde, bianco, rosa, viola.
L’ombra di fondo, rossa su rosso è proiettata dalla coloratissima simbiosi fra la ballerina meccanizzata e i giganteschi pappagalli, in una dimensione tra favolistica e reale, un mondo magico e fantastico che Depero sa ricostruire sulla scena come sulla tela.
COMMENTI
LE OPERE
Depero Futurista
1927 | Opera Letteraria | 32 x 24 cm.
Movimento d'uccello
1916 | Olio, tempera e smalto su tela | 135 x 100 cm.
Rotazione di ballerina e pappagalli
1917 | Olio su tela | 89 x 104 cm.
Il corteo della Gran Bambola
1920 | Arazzo | 230 x 330 cm.
Bozzetto di copertina per "Vanity Fair"
1929 | Collage | 36 x 49 cm.
Mappa
Opere in Italia
Opere nel Mondo