Bozzetto di copertina per "Vanity Fair"
Nel corso del 1929, Depero realizzò a New York quattro esposizioni, che lo misero in contatto con l’ambiente economico americano. In particolar modo, quella all’Adversing Club, fu la mostra che più favorì questi contatti: qui l’artista roveretano presentò, oltre al lavoro svolto per le grandi aziende italiane come Campari, anche quello realizzato per The Condé Nast Publications, la casa editrice di «Vanity Fair», ma anche di «House & Garden» e «Vogue».
Depero, tra il 1929 e il 1930, lavorò con ottimi risultati, a numerosi progetti per le copertine di Vanity Fair.
Come si può notare, alcuni soggetti sono ancora legati al mondo fantastico del “Teatro Plastico” e ai suoi personaggi meccanici.
COMMENTI
LE OPERE
Depero Futurista
1927 | Opera Letteraria | 32 x 24 cm.
Movimento d'uccello
1916 | Olio, tempera e smalto su tela | 135 x 100 cm.
Rotazione di ballerina e pappagalli
1917 | Olio su tela | 89 x 104 cm.
Il corteo della Gran Bambola
1920 | Arazzo | 230 x 330 cm.
Bozzetto di copertina per "Vanity Fair"
1929 | Collage | 36 x 49 cm.
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