Ritratto d'uomo
Il Ritratto d'uomo è un dipinto tempera su tavola (54,2x40,4 cm) di Andrea del Castagno, databile al 1450-1457 circa e conservato oggi nella National Gallery of Art di Washington.
L'opera, attribuita in genere all'ultima fase artistica di Andrea del Castagno, faceva probabilmente parte delle collezioni della famiglia Del Nero a Firenze, che nel XVIII secolo si fuse con i Torrigiani. Ricordata a Palazzo Torrigiani-Del Nero nel XIX secolo, venne venduta all'inglese Charles Fairfax Murray, che la immise nel mercato antiquario parigino. Nel 1907 venne acquistata da J. Pierpont Morgan e trasportata a New York. Ceduta nel 1955 ad Andrew W. Mellon, pervenne dopo la sua morte, tramite la sua fondazione, al museo nazionale di Washington nel 1937 tramite donazione.
Il nobiluomo, del quale non si conosce l'identità, è ritratto di tre quarti, una posa molto rara per la ritrattistica italiana dell'epoca, del quale è l'esempio più antico conosciuto. Se nelle Fiandre infatti tale rappresentazione era consueta fin dagli anni trenta del XV secolo, nelle corti e nelle città italiane si preferivano i ritratti di profilo, che rievocavano le effigi degli imperatori romani su medaglie e monete classiche.
Il personaggio è raffigurato con una notevole individuazione fisiognomica, ritraendolo nel pieno della maturità, riccamente abbigliato, con una postura eretta e uno sguardo fiero che guarda direttamente lo spettatore. Lo sfondo è un cielo che schiarisce verso l'orizzonte. La luce definisce con incisività le forme del soggetto e si sofferma a descrivere con minuzia le varie superfici incontrate, dalla mordiba stoffa al lucido incarnato, fino alla massa scura dei capelli. Il rigore plastico è però attenuato da un'attenzione al disegno ed alla linea di contorno ben marcata, che si percepisce soprattutto nei tratti del volto, rivelando la matrice tipicamente fiorentina dell'opera.