Adorazione dell'Agnello Mistico, Jan Van Eyck

Jan van Eyck

 
DESCRIZIONE:
Capolavoro assoluto del maestro Jan van Eyck e di suo fratello Hubert, l’Adorazione dell’Agnello Mistico è il più grande polittico del Rinascimento fiammingo (375 x 258 cm).

Dipinto a olio su 12 pannelli di legno di quercia, mette in scena il tema della Redenzione su due registri. Quello inferiore è incentrato sull’Agnello simbolo di Cristo, adorato nel giardino del Paradiso da Angeli, Santi, Buoni Giudici, Cavalieri di Cristo, Eremiti, Pellegrini.

Il registro superiore si dispone attorno ad una figura maschile in trono, che alcuni hanno identificato con Dio Padre, altri con Cristo Re. Accanto a lui, la Vergine Maria e Giovanni Battista attorniati da gruppi di angeli cantori e musicanti, per giungere nei pannelli più esterni ad Adamo ed Eva, nudi e distanti tra loro.

Anche quando il polittico è chiuso c’è molto da ammirare: l’Annunciazione, santi e sibille, nonché i due committenti inginocchiati, il nobile e proprietario terriero Jos Vijd con la moglie Lysbette Borluut, descritti nei minimi particolari.
Il vivido naturalismo e il gusto per il dettaglio sono tra i tratti distintivi dell’intera pala, insieme ai colori luminosi, a una nuova resa del paesaggio e a uno spiccato lirismo.

Salutata da Albrecht Dürer come un’opera “immensamente preziosa e stupendamente bella”, nei secoli il polittico non ha avuto vita facile: ha subito smembramenti e mutilazioni per i motivi più vari, dai nudi “troppo conturbanti” di Adamo ed Eva spostati in sacrestia, al furto nel 1934 di un pannello mai più ritrovato; è stato merce di scambio tra Germania e Belgio dopo la Grande Guerra, poi sequestrato da Hitler e sepolto in una miniera di sale negli anni Quaranta. 

Un’aura di mistero circonda la pala: dall’attribuzione (di Huber van Eyck non sono sopravvissute altre opere) all’originale collocazione di ciascun pannello, fino all’interpretazione di singole parti e aspetti del dipinto su cui gli studiosi non sono concordi.
COMMENTI

LE OPERE