Dal 19 luglio al 18 settembre 2016
Due Venere di Botticelli si incontrano a Torino

Venere di Botticelli, Galleria Sabauda, Torino
Ludovica Sanfelice
19/07/2016
Torino -
Si riflettono l'una nell'altra, diverse ma accomunate dall'illustre paternità di Botticelli. L'artista le dipinse con la collaborazione della sua bottega insieme ad altre opere ispirate alla dea dell'amore.
Si può ammirarle a Torino nella Galleria Sabauda dei Musei Reali grazie alla mostra Venere incontra Venere che dal 19 luglio al 18 settembre riunisce la versione conservata a Torino e la sorella custodita invece alla Gamäldegalerie di Berlino. Due delle tre Venere che, senza contare la leggendaria Nascita di Venere degli Uffizi, sono sorpravvissute e giunte fino a noi insieme a un terzo esemplare appartenente ad una collezione privata svizzera.
E' la prima volta che la Venere berlinese viene esposta in Italia. La Venere di Torino invece proviene dalla collezione Gualino ed è parte del patrimonio della Galleria Sabauda dal 1930. L'opera è richiestissima nel circuito delle grandi mostre internazionali tuttavia la sua presenza a Torino è poco nota al grande pubblico. La mostra diventa pertanto anche un’importante occasione per avvicinare nuovi visitatori ai capolavori conservati nei Musei Reali.
L'allestimento conta infine sulla presenza di una statua in marmo di Afrodite Anadiomene (nascente dal mare) del II secolo d.C. realizzata da un originale di età ellenistica e sormontata da una testa epoca rinascimentale. Un pezzo del patrimonio della Soprintendenza Archeologica del Piemone che normalmente è a Palazzo Chiablese e nel percorso è chiamata a rappresentare il modello di bellezza classica che ispirò Botticelli, vale a dire la Venere pudica sorpresa a nascondere seno e pube con le mani.
La mostra tiene a battesimo lo Spazio confronti della Galleria Sabauda, che apre ad allestimenti di ridotte dimensioni volti a stabilire con due o tre opere per volta parallelismi e legami dell'arte attraverso i secoli, e la visita di Venere incontra Venere è inclusa nel biglietto dei Musei Reali.
Si può ammirarle a Torino nella Galleria Sabauda dei Musei Reali grazie alla mostra Venere incontra Venere che dal 19 luglio al 18 settembre riunisce la versione conservata a Torino e la sorella custodita invece alla Gamäldegalerie di Berlino. Due delle tre Venere che, senza contare la leggendaria Nascita di Venere degli Uffizi, sono sorpravvissute e giunte fino a noi insieme a un terzo esemplare appartenente ad una collezione privata svizzera.
E' la prima volta che la Venere berlinese viene esposta in Italia. La Venere di Torino invece proviene dalla collezione Gualino ed è parte del patrimonio della Galleria Sabauda dal 1930. L'opera è richiestissima nel circuito delle grandi mostre internazionali tuttavia la sua presenza a Torino è poco nota al grande pubblico. La mostra diventa pertanto anche un’importante occasione per avvicinare nuovi visitatori ai capolavori conservati nei Musei Reali.
L'allestimento conta infine sulla presenza di una statua in marmo di Afrodite Anadiomene (nascente dal mare) del II secolo d.C. realizzata da un originale di età ellenistica e sormontata da una testa epoca rinascimentale. Un pezzo del patrimonio della Soprintendenza Archeologica del Piemone che normalmente è a Palazzo Chiablese e nel percorso è chiamata a rappresentare il modello di bellezza classica che ispirò Botticelli, vale a dire la Venere pudica sorpresa a nascondere seno e pube con le mani.
La mostra tiene a battesimo lo Spazio confronti della Galleria Sabauda, che apre ad allestimenti di ridotte dimensioni volti a stabilire con due o tre opere per volta parallelismi e legami dell'arte attraverso i secoli, e la visita di Venere incontra Venere è inclusa nel biglietto dei Musei Reali.
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