In attesa di conoscere la città italiana che sarà Capitale Europea della Cultura tra 5 anni.
ITALIA 2019 : PER IL WEB E I SOCIAL SIENA HA GIA’ VINTO
Francesco di Giorgio Martini, Natività, 1490-95, San Domenico, Siena
Piero Muscarà
02/10/2014
Roma - I giochi sono fatti, o quasi. Mancano pochi giorni ormai e anche l’Italia saprà quale città la rappresenterà nel 2019 quale Capitale Europea della Cultura. Sei città ancora in lizza (dopo le 20 che si erano pre-candidate): Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. Una scelta difficile, vista la storia del nostro paese e i molti interessi locali che ruotano intorno all’industria del turismo culturale.
Per il web e i social media Siena 2019 però ha già vinto.
Un po’ tra il serio e il faceto, in attesa di conoscere il verdetto ufficiale, la Redazione di ARTE.it ha provato ad analizzare i principali indicatori di rilevanza digitale monitorabili in rete e ha stilato una classifica, certo non scientifica ma comunque indicativa, delle sei città tenendo conto della presenza delle candidate su Facebook, Twitter, Instagram, Google+, Pinterest e YouTube oltre che dei livelli di indicizzazione delle pagine dei siti ufficiali nel motore di ricerca di Google. E l’Indice di Impatto Digitale che abbiamo derivato mette in evidenza come Siena, almeno sul piano dell’attività svolta sui media online, possa legittimamente reclamare la palma della città candidata con una migliore (e più efficace) strategia di comunicazione digitale. Vediamo perché.
Siena si distingue per una strategia di comunicazione digitale omogenea e ben distribuita, oltre che per alcuni specifici picchi in alcune categorie analizzate. E’ la regolarità, più che l’eccezionalità, il pregio che la fa nettamente emergere al di sopra delle altre candidate. Sul social network più popolare in Italia e nel mondo, Facebook, Siena ad esempio guida la classifica con 28.850 fan, con un distacco di 6mila unità sulla seconda classificata Ravenna con 22 mila fan, seguita da Matera con 18 mila e da Lecce con 13.600.
Su Twitter, un sito molto popolare tra giornalisti e influencer, il primo posto va a Matera che è molto attiva sul social da 140 caratteri, Siena si piazza al terzo posto con 3100 follower, 400 in meno di Perugia al secondo posto, molto più lontane le altre città.
Ravenna per esempio ha fatto un buon lavoro (limitatamente ai piccoli numeri di cui stiamo parlando) sul social fotografico Instagram, molto di tendenza tra i millennials e i giovanissimi, ma certo il divario cumulato in termini di numero di teste complessivamente raggiunte sui social non riesce a essere compensato da questa buona performance: Ravenna guida la classifica Instagram con 1650 follower, mentre Siena segue al secondo posto con 932 fan, seguita da Cagliari (877), Perugia e Lecce.
La strategia digitale della più parte delle città candidate sembra essere più che altro Facebook-centrica e forse in questo senso fatta con mezzi e risorse scarsi. Sia YouTube che Pinterest, due social network che generano quotidianamente milioni di visite in tutto il mondo, la presenza delle città candidate è molto scarsa tanto da pesare poco o nulla sulla classifica generale: su YouTube è sempre Siena in testa (526 fan) mentre sul social dei collezionisti di immagini Pinterest è Perugia con 139 follower ai suoi board a distinguersi.
Per stilare l’Indice di Impatto Digitale ARTE.it non si è limitata a guardare ai social. Anche il web e il traffico sui siti proveniente dai motori di ricerca sono fattori rilevanti. Per questa ragione abbiamo analizzato il parametro considerato alla base di tutte le analisi di Search Engine Optimization (SEO) ovvero il livello di indicizzazione dei siti ufficiali delle città candidate contando quante pagine risultano essere presenti nel search di Google. Ricordiamo per i non addetti ai lavori che Google è una fonte molto rilevante di audience e ancor oggi si stima generi gran parte del traffico sulla maggior parte dei siti web italiani (tra il 70 e l’80%). La densità, la presenza di pagine di un sito sul motore di ricerca è il primo fattore per la generazione di traffico naturale, “organico”, verso un sito web. E’ quindi molto importante analizzarla.
E qui si nota la differenza tra l’avere una strategia digitale o limitarsi a praticare una tattica digitale. La classifica di Google search è impietosa: Lecce spicca nell’indicizzazione sui motori di ricerca con 32mila pagine catalogate da Big G, seguita però sempre da Siena con 21.600 pagine. Crollano in questa classifica web invece alcune città come Ravenna, Cagliari e Perugia che raggranellano poco o niente su Google perdendo importanti posizioni nella classifica generale.
In termini sintetici il semplice computo quantitativo delle teste raggiunte sui social ponderato con i dati di indicizzazione sul search di Google ha portato ARTE.it a stilare la top list dell’Indice di Impatto Digitale per le città candidate a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Primo posto nella classifica di ARTE.it va quindi a Siena con il 28% di impact factor, tallonata in seconda posizione da Lecce con il 25%. Terza piazza per Matera con il 19%. Più lontane invece Ravenna con il 15% e in coda alla classifica Perugia (7%) e Cagliari (6%).
Forse non basteranno queste classifiche a convincere i 13 eurogiudici ad esprimersi in favore dell’una o dell’altra città in lizza. Ci pare importante – pur consapevoli che non si tratta di una rilevazione scientifica ma solo di una indicazione facilmente rilevabile da chiunque conosca il tema - mettere in evidenza come la capacità di usare in modo efficace gli strumenti di comunicazione digitale dovrebbe essere un fattore determinante per valutare l’affidabilità del candidato.
Ricordiamo sempre che i 34 milioni di turisti che visitano le città d’arte italiane ogni anno infatti usano sempre più Internet e il mobile per operare le loro scelte prima, durante e dopo la loro visita.
Un aspetto di cui sembra essere ben consapevole il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Franceschini che ha messo su questi temi al lavoro il commissario stratordinario dell'ENIT Cristiano Radaelli che infatti tra le prime sue azioni, dopo aver avocato a sè il portale Italia.it ha dato il via al TDLab convocando intorno a un tavolo per parlare di turismo e strategie digitali top player ed esperti italiani italiani con l'obiettivo di stilare le linee strategiche del rilancio nazionale in questo ambito.
Per poter essere insigniti del brand “Capitale europea della Cultura”, ricevere 1,5 milioni di euro dalla UE e i molti altri soldi che saranno devoluti alla città vincitrice dalla Regione e dallo Stato italiano, occorrerà meritarselo. ARTE.it nell'inviare un sincero in bocca al lupo a tutti i 6 comitati promotori, si augura davvero che il digitale in Italia conti sempre di più nelle scelte strategiche del paese.
Per il web e i social media Siena 2019 però ha già vinto.
Un po’ tra il serio e il faceto, in attesa di conoscere il verdetto ufficiale, la Redazione di ARTE.it ha provato ad analizzare i principali indicatori di rilevanza digitale monitorabili in rete e ha stilato una classifica, certo non scientifica ma comunque indicativa, delle sei città tenendo conto della presenza delle candidate su Facebook, Twitter, Instagram, Google+, Pinterest e YouTube oltre che dei livelli di indicizzazione delle pagine dei siti ufficiali nel motore di ricerca di Google. E l’Indice di Impatto Digitale che abbiamo derivato mette in evidenza come Siena, almeno sul piano dell’attività svolta sui media online, possa legittimamente reclamare la palma della città candidata con una migliore (e più efficace) strategia di comunicazione digitale. Vediamo perché.
Siena si distingue per una strategia di comunicazione digitale omogenea e ben distribuita, oltre che per alcuni specifici picchi in alcune categorie analizzate. E’ la regolarità, più che l’eccezionalità, il pregio che la fa nettamente emergere al di sopra delle altre candidate. Sul social network più popolare in Italia e nel mondo, Facebook, Siena ad esempio guida la classifica con 28.850 fan, con un distacco di 6mila unità sulla seconda classificata Ravenna con 22 mila fan, seguita da Matera con 18 mila e da Lecce con 13.600.
Su Twitter, un sito molto popolare tra giornalisti e influencer, il primo posto va a Matera che è molto attiva sul social da 140 caratteri, Siena si piazza al terzo posto con 3100 follower, 400 in meno di Perugia al secondo posto, molto più lontane le altre città.
Ravenna per esempio ha fatto un buon lavoro (limitatamente ai piccoli numeri di cui stiamo parlando) sul social fotografico Instagram, molto di tendenza tra i millennials e i giovanissimi, ma certo il divario cumulato in termini di numero di teste complessivamente raggiunte sui social non riesce a essere compensato da questa buona performance: Ravenna guida la classifica Instagram con 1650 follower, mentre Siena segue al secondo posto con 932 fan, seguita da Cagliari (877), Perugia e Lecce.
La strategia digitale della più parte delle città candidate sembra essere più che altro Facebook-centrica e forse in questo senso fatta con mezzi e risorse scarsi. Sia YouTube che Pinterest, due social network che generano quotidianamente milioni di visite in tutto il mondo, la presenza delle città candidate è molto scarsa tanto da pesare poco o nulla sulla classifica generale: su YouTube è sempre Siena in testa (526 fan) mentre sul social dei collezionisti di immagini Pinterest è Perugia con 139 follower ai suoi board a distinguersi.
Per stilare l’Indice di Impatto Digitale ARTE.it non si è limitata a guardare ai social. Anche il web e il traffico sui siti proveniente dai motori di ricerca sono fattori rilevanti. Per questa ragione abbiamo analizzato il parametro considerato alla base di tutte le analisi di Search Engine Optimization (SEO) ovvero il livello di indicizzazione dei siti ufficiali delle città candidate contando quante pagine risultano essere presenti nel search di Google. Ricordiamo per i non addetti ai lavori che Google è una fonte molto rilevante di audience e ancor oggi si stima generi gran parte del traffico sulla maggior parte dei siti web italiani (tra il 70 e l’80%). La densità, la presenza di pagine di un sito sul motore di ricerca è il primo fattore per la generazione di traffico naturale, “organico”, verso un sito web. E’ quindi molto importante analizzarla.
E qui si nota la differenza tra l’avere una strategia digitale o limitarsi a praticare una tattica digitale. La classifica di Google search è impietosa: Lecce spicca nell’indicizzazione sui motori di ricerca con 32mila pagine catalogate da Big G, seguita però sempre da Siena con 21.600 pagine. Crollano in questa classifica web invece alcune città come Ravenna, Cagliari e Perugia che raggranellano poco o niente su Google perdendo importanti posizioni nella classifica generale.
In termini sintetici il semplice computo quantitativo delle teste raggiunte sui social ponderato con i dati di indicizzazione sul search di Google ha portato ARTE.it a stilare la top list dell’Indice di Impatto Digitale per le città candidate a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Primo posto nella classifica di ARTE.it va quindi a Siena con il 28% di impact factor, tallonata in seconda posizione da Lecce con il 25%. Terza piazza per Matera con il 19%. Più lontane invece Ravenna con il 15% e in coda alla classifica Perugia (7%) e Cagliari (6%).
Forse non basteranno queste classifiche a convincere i 13 eurogiudici ad esprimersi in favore dell’una o dell’altra città in lizza. Ci pare importante – pur consapevoli che non si tratta di una rilevazione scientifica ma solo di una indicazione facilmente rilevabile da chiunque conosca il tema - mettere in evidenza come la capacità di usare in modo efficace gli strumenti di comunicazione digitale dovrebbe essere un fattore determinante per valutare l’affidabilità del candidato.
Ricordiamo sempre che i 34 milioni di turisti che visitano le città d’arte italiane ogni anno infatti usano sempre più Internet e il mobile per operare le loro scelte prima, durante e dopo la loro visita.
Un aspetto di cui sembra essere ben consapevole il Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Franceschini che ha messo su questi temi al lavoro il commissario stratordinario dell'ENIT Cristiano Radaelli che infatti tra le prime sue azioni, dopo aver avocato a sè il portale Italia.it ha dato il via al TDLab convocando intorno a un tavolo per parlare di turismo e strategie digitali top player ed esperti italiani italiani con l'obiettivo di stilare le linee strategiche del rilancio nazionale in questo ambito.
Per poter essere insigniti del brand “Capitale europea della Cultura”, ricevere 1,5 milioni di euro dalla UE e i molti altri soldi che saranno devoluti alla città vincitrice dalla Regione e dallo Stato italiano, occorrerà meritarselo. ARTE.it nell'inviare un sincero in bocca al lupo a tutti i 6 comitati promotori, si augura davvero che il digitale in Italia conti sempre di più nelle scelte strategiche del paese.
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