Si amplia il percorso del Museo Nazionale Romano
A Roma nasce il Museo dell'Arte Salvata
Museo dell'Arte Salvata, Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano. Foto Roberto Serra I Courtesy Museo Nazionale Romano
Francesca Grego
17/06/2022
Roma - Opere trafugate, disperse, vendute o esportate illegalmente, al centro di vicende intricate e ritrovamenti rocamboleschi: dopo il successo delle mostre che le hanno viste protagoniste negli ultimi anni, oggi trovano uno spazio espositivo dedicato nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano, all’interno del Museo Nazionale Romano. Di qui passeranno prima di tornare definitivamente a casa, nei luoghi ai quali furono illecitamente sottratte, per mostrarsi in tutta la loro bellezza e raccontare le proprie storie a una platea internazionale. Lo ha annunciato il Ministro della Cultura Dario Franceschini dopo l’ultimo ritrovamento ad opera dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), sottolineando come ciascuno di questi “salvataggi” rappresenti la ricucitura di un tassello strappato alla storia e al patrimonio artistico italiano.
Al Museo dell’Arte Salvata si incontreranno capolavori rubati e poi recuperati fortunosamente, opere sopravvissute a terremoti e calamità naturali o messe in pericolo da conflitti bellici, reperti archeologici emersi in scavi d’emergenza, tesori restaurati dall’Istituto Centrale per il Restauro, gioielli restituiti al nostro paese grazie a delicate operazioni di diplomazia culturale.
Cratere a forma di calderone (lebes) apulo a figure rosse con scena di banchetto (symposion) con il gioco del kottabos.Verso la metà del IV sec. a.C. I Courtesy Museo Nazionale Romano
“Tra le centinaia di opere che il Reparto Operativo TPC ha riportato dagli Stati Uniti nel 2021, spicca una serie di ceramiche e di terrecotte votive e architettoniche provenienti da diverse culture dell’Italia centrale e meridionale preromana”, racconta il Direttore generale Musei Massimo Osanna: “La prima mostra presentata al Museo dell’Arte Salvata, nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano, è dedicata a una selezione di questi materiali di grande rilievo e costituisce la prima tappa di un percorso di ricerca e valorizzazione che riporterà, dopo la mostra, le opere nei territori di provenienza”.
Museo dell'Arte Salvata, Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano. Foto Roberto Serra I Courtesy Museo Nazionale Romano
Sotto la possente cupola del cosiddetto Planetario delle Terme, nell’ambiente che anticamente fungeva da frigidarium, fino al prossimo 15 ottobre potremo ammirare straordinari reperti etruschi e magno-greci: teste di terracotta policroma, sculture di grandi dimensioni, anfore, crateri e piatti dipinti con scene tratte dai miti antichi e un’ampia varietà di oggetti decorati prodotti dal VII al IV secolo a.C., tutti con un’intrigante storia da raccontare. Si tratta infatti di pezzi che i “Carabinieri dell’Arte” sono riusciti a recuperare in collaborazione con le autorità statunitensi, intercettati presso musei, case d’asta e case private americane, dove erano giunti in seguito a scavi clandestini, ricettazione ed esportazione illecita. Restituite ufficialmente allo Stato italiano nel dicembre 2021 presso il Consolato generale di New York, dopo la mostra romana le opere troveranno collocazione definitiva presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Cerite del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia e lo stesso Museo Nazionale Romano.
Immagine guida della prima mostra al Museo dell'Arte Salvata I Courtesy Museo Nazionale Romano
“Siamo lieti di accogliere il Museo dell'Arte Salvata in seno al Museo Nazionale Romano”, ha commentato il direttore Stéphane Verger: “Auspico che il nuovo museo accolga grandi progetti di mostre, fungendo da una parte da ‘porto sicuro’ per quelle opere che da qui ripartiranno per una collocazione definitiva, lontano da tutto ciò che può arrecar loro danno; dall’altra da ‘setaccio’, a separare per poi ricollocare al giusto posto, le stesse che saranno sottoposte a indagini per verificarne il grado di autenticità e provenienza: tutto questo per cogliere appieno l’importanza archeologica, storica e artistica dei tesori ritrovati ed esposti per la prima volta al pubblico al Museo Nazionale Romano, nel Museo dell’Arte Salvata”.
Nel panorama romano il nuovo museo rappresenta “un luogo di particolare importanza”, ha aggiunto Franceschini: “Se c'è un settore nel quale il nostro paese è riconosciuto come una realtà di assoluta eccellenza a livello internazionale è proprio quello della tutela e del contrasto illecito delle opere d'arte. Con il Comune di Roma stiamo ragionando su un progetto molto ambizioso che permetterà di collegare il Museo dell’Arte Salvata alle Terme di Diocleziano e avere un’isola della cultura vicino alla stazione Termini, dove passano milioni di turisti e viaggiatori”.
Piatto con due anse a figure rosse di produzione apula con maschera centrale sovradipinta e scena di guerra tra Greci e Amazzoni(amazzonomachia). Seconda metà del IV sec. a.C. I Courtesy Museo Nazionale Romano
Al Museo dell’Arte Salvata si incontreranno capolavori rubati e poi recuperati fortunosamente, opere sopravvissute a terremoti e calamità naturali o messe in pericolo da conflitti bellici, reperti archeologici emersi in scavi d’emergenza, tesori restaurati dall’Istituto Centrale per il Restauro, gioielli restituiti al nostro paese grazie a delicate operazioni di diplomazia culturale.
Cratere a forma di calderone (lebes) apulo a figure rosse con scena di banchetto (symposion) con il gioco del kottabos.Verso la metà del IV sec. a.C. I Courtesy Museo Nazionale Romano
“Tra le centinaia di opere che il Reparto Operativo TPC ha riportato dagli Stati Uniti nel 2021, spicca una serie di ceramiche e di terrecotte votive e architettoniche provenienti da diverse culture dell’Italia centrale e meridionale preromana”, racconta il Direttore generale Musei Massimo Osanna: “La prima mostra presentata al Museo dell’Arte Salvata, nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano, è dedicata a una selezione di questi materiali di grande rilievo e costituisce la prima tappa di un percorso di ricerca e valorizzazione che riporterà, dopo la mostra, le opere nei territori di provenienza”.
Museo dell'Arte Salvata, Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano. Foto Roberto Serra I Courtesy Museo Nazionale Romano
Sotto la possente cupola del cosiddetto Planetario delle Terme, nell’ambiente che anticamente fungeva da frigidarium, fino al prossimo 15 ottobre potremo ammirare straordinari reperti etruschi e magno-greci: teste di terracotta policroma, sculture di grandi dimensioni, anfore, crateri e piatti dipinti con scene tratte dai miti antichi e un’ampia varietà di oggetti decorati prodotti dal VII al IV secolo a.C., tutti con un’intrigante storia da raccontare. Si tratta infatti di pezzi che i “Carabinieri dell’Arte” sono riusciti a recuperare in collaborazione con le autorità statunitensi, intercettati presso musei, case d’asta e case private americane, dove erano giunti in seguito a scavi clandestini, ricettazione ed esportazione illecita. Restituite ufficialmente allo Stato italiano nel dicembre 2021 presso il Consolato generale di New York, dopo la mostra romana le opere troveranno collocazione definitiva presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto, il Museo Cerite del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia e lo stesso Museo Nazionale Romano.
Immagine guida della prima mostra al Museo dell'Arte Salvata I Courtesy Museo Nazionale Romano
“Siamo lieti di accogliere il Museo dell'Arte Salvata in seno al Museo Nazionale Romano”, ha commentato il direttore Stéphane Verger: “Auspico che il nuovo museo accolga grandi progetti di mostre, fungendo da una parte da ‘porto sicuro’ per quelle opere che da qui ripartiranno per una collocazione definitiva, lontano da tutto ciò che può arrecar loro danno; dall’altra da ‘setaccio’, a separare per poi ricollocare al giusto posto, le stesse che saranno sottoposte a indagini per verificarne il grado di autenticità e provenienza: tutto questo per cogliere appieno l’importanza archeologica, storica e artistica dei tesori ritrovati ed esposti per la prima volta al pubblico al Museo Nazionale Romano, nel Museo dell’Arte Salvata”.
Nel panorama romano il nuovo museo rappresenta “un luogo di particolare importanza”, ha aggiunto Franceschini: “Se c'è un settore nel quale il nostro paese è riconosciuto come una realtà di assoluta eccellenza a livello internazionale è proprio quello della tutela e del contrasto illecito delle opere d'arte. Con il Comune di Roma stiamo ragionando su un progetto molto ambizioso che permetterà di collegare il Museo dell’Arte Salvata alle Terme di Diocleziano e avere un’isola della cultura vicino alla stazione Termini, dove passano milioni di turisti e viaggiatori”.
Piatto con due anse a figure rosse di produzione apula con maschera centrale sovradipinta e scena di guerra tra Greci e Amazzoni(amazzonomachia). Seconda metà del IV sec. a.C. I Courtesy Museo Nazionale Romano
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