A Parma dall’8 febbraio al 18 maggio

Alla Pilotta una mostra ripercorre l'arte della legatura tra Quattro e Cinquecento

Valerii Maximi facta, ms.sec. XV, 247x160x40 mm, Ms. Parm. 2803. Provenienza: Joh. Bern. De – Rossi, dettaglio
 

Samantha De Martin

28/01/2025

Parma - Quelle gotiche erano piuttosto severe, ornate a secco. Cedettero presto il testimone alle classiche decorazioni rinascimentali in oro, e poi ai fastosi decori a ventaglio tipici dell’età barocca. Se nel Settecento è un trionfo di merletti, l’Ottocento è dominato da decori romantici.
Parliamo dei diversi tipi di legatura, quella complessa serie di operazioni (oggi eseguite quasi dovunque e totalmente a macchina) che concludono la lavorazione editoriale del libro attraverso la cucitura del blocco di carte o di fascicoli, la copertura e l’eventuale decorazione, utile a proteggere il contenuto da agenti esterni (temperatura eccessiva, umidità, muffe, insetti, topi).
Nei secoli alla funzione pratica si è aggiunto un valore estetico. Ne sapremo di più grazie a una mostra dedicata proprio a questa vera e propria arte, attesa a Parma dall’8 febbraio al 18 maggio al Complesso monumentale della Pilotta.


Priscianus, Opus Grammaticale, ms. sec. XIV-XV, 316x200x28 mm, MS Pal. 8

Si intitola La legatura italiana dei secoli XV e XVI nel patrimonio della Biblioteca Palatina. A partire dal 2012 Federico Macchi ha condotto un’indagine “scaffale per scaffale” analizzando i diversi fondi della Biblioteca Palatina, evidenziandone la pluralità e la qualità, e concentrandosi in particolare sul periodo gotico e rinascimentale. Analizzando una selezione di manufatti dei secoli XV e XVI di proprietà del Complesso monumentale della Pilotta - Biblioteca Palatina ha tracciato l’evoluzione dell’arte della legatura nel corso del tempo. Se le legature gotiche (XIV-XV secolo) realizzate nei monasteri e nelle botteghe delle città universitarie sono solitamente di ampio formato e su assi lignee, rivestite con diversi materiali, dalla pergamena al cuoio ovino e capra, con decorazioni inizialmente a secco e successivamente in oro, nel periodo rinascimentale (seconda metà del XV-XVI secolo), la legatura si rinnova seguendo la diffusione del libro a stampa, di formato più piccolo e pratico.

La produzione libraria si avvale di supporti più snelli, come i piatti in cartone al posto di quelli in legno e con cuciture eseguite in nervi di canapa. Dalle legature italiane del tempo, all’avanguardia rispetto alle altre nazioni europee, si evince poi l’influenza islamica a Venezia o quella pontificia a Roma, ma emergono anche diverse caratteristiche comuni che ne decretarono l’eccellenza. Tra queste la foglia d’oro, i tagli dorati, incisi e dipinti e i medaglioni al centro raffiguranti scene mitologiche e allegoriche.



Hieronymus, De essencia divinitatis, Aug. Vindelic., 1470; Aquinas, Summa de articulis Fidei, s.l, s.s., s.d., 307x220x3 mm, Inc. Pal. 145

Sul sito del Complesso monumentale della Pilotta - Biblioteca Palatina è disponibile una sezione dedicata alla legatura, con oltre 1460 schede di opere manoscritte o a stampa, corredate da descrizioni, commenti dettagliati e riproduzioni. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.00) con il biglietto di ingresso al Complesso monumentale della Pilotta, comprensivo dell’accesso ai musei al suo interno.