Campania>artecard: alla scoperta dei capolavori nei musei di Via Duomo
Il capolavoro di Caravaggio al Pio Monte della Misericordia
Caravaggio, pseudonimo di Michelangelo Merisi (Milano, 29 settembre 1571 - Porto Ercole, 18 luglio 1610), Opere di misericordia, 1606-1607, Olio su tela, Napoli, Pio Monte della Misericordia | Foto: © Pedicini | Courtesy Campania Artecard
Maurizio Burale
24/07/2020
Napoli - Buongiorno, mi chiamo Maurizio Burale e sono responsabile eventi del Pio Monte della Misericordia. Il Pio Monte della Misericordia nasce esattamente nel 1602 ad opera di sette giovani nobili napoletani di famiglie aristocratiche, che decidono di aiutare la città di Napoli bisognosa sia di aiuto, sia di assistenza che di beneficenza.
VIDEO - Al Pio Monte della Misericordia
L'opera di cui desidero parlare è esattamente l'opera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, Le sette opere di misericordia che sono tratte ovviamente dal Vangelo di Matteo.
L'opera è stata commissionata nel 1607. Il dipinto raffigura con grande realismo le opere di misericordia corporali del tratte dal Vangelo di Matteo. In alto è raffigurata la Madonna con il Bambino, sorretti entrambi da due Angeli e rappresentano la parte superiore del dipinto, mentre in basso ci sono figure di personaggi viventi allegorici che rappresentano la varia umanità dei personaggi delle caratteristiche napoletane. Tra i vari personaggi che troviamo al di sotto della Madonna con il Bambino c'è Sansone, c'è San Martino, San Giacomo.
Quest'opera rappresenta un punto importantissimo per molti pittori sia napoletani che non, e rappresenta quella che viene definita la nuova stagione seicentesca del Naturalismo a Napoli. La scena sottostante ci descrive una serie di personaggi che rappresentano le opere di misericordia corporali tratte dal Vangelo di Matteo. Iniziamo da Cimone e Pero che rappresentano entrambi sia l'opera di misericordia di dare da mangiare agli affamati, ma anche di visitare i carcerati.
Abbiamo poi un personaggio che è aiutato da un monatto. Stanno portando via un corpo infermo, un corpo di un uomo morto che rappresenta "seppellire i morti". Abbiamo poi al centro della scena San Martino che rappresenta - così come accade per Cimone e Pero - sia l'opera di misericordia di vestire gli ignudi, ma anche quella di visitare gli infermi.
Dietro San Martino, c'è San Giacomo di Compostela che rappresenta l'opera di misericordia di ospitare i pellegrini. Infine abbiamo la figura di Sansone che ci descrive l'opera di dar da bere agli assetati.
Abbiamo quindi chiuso con l'opera di misericordia di dar da bere agli assetati, avendo iniziato con il dar da mangiare agli affamati.
Si è voluto scegliere quest'opera del Caravaggio perché ci fa comprendere, ci sottolinea qual è la principale missione del Pio Monte della Misericordia, ovvero l'assistenza alle fasce più deboli della nostra città.
Art Tour a Napoli con ARTE.it e campania>artecard
• Napoli: alla scoperta dei capolavori nei musei di Via Duomo
Per maggiori informazioni:
• Campania>artecard
Video su YouTube:
• Museo del Tesoro di San Gennaro (VIDEO)
• ilCartastorie, il Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli (VIDEO)
• Complesso Monumentale Donnaregina - Museo Diocesano (VIDEO)
• Museo Filangieri (VIDEO)
• Museo MADRE (VIDEO)
• Pio Monte della Misericordia (VIDEO)
• Chiesa di San Severo al Pendino (VIDEO)
VIDEO - Al Pio Monte della Misericordia
L'opera di cui desidero parlare è esattamente l'opera di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, Le sette opere di misericordia che sono tratte ovviamente dal Vangelo di Matteo.
L'opera è stata commissionata nel 1607. Il dipinto raffigura con grande realismo le opere di misericordia corporali del tratte dal Vangelo di Matteo. In alto è raffigurata la Madonna con il Bambino, sorretti entrambi da due Angeli e rappresentano la parte superiore del dipinto, mentre in basso ci sono figure di personaggi viventi allegorici che rappresentano la varia umanità dei personaggi delle caratteristiche napoletane. Tra i vari personaggi che troviamo al di sotto della Madonna con il Bambino c'è Sansone, c'è San Martino, San Giacomo.
Quest'opera rappresenta un punto importantissimo per molti pittori sia napoletani che non, e rappresenta quella che viene definita la nuova stagione seicentesca del Naturalismo a Napoli. La scena sottostante ci descrive una serie di personaggi che rappresentano le opere di misericordia corporali tratte dal Vangelo di Matteo. Iniziamo da Cimone e Pero che rappresentano entrambi sia l'opera di misericordia di dare da mangiare agli affamati, ma anche di visitare i carcerati.
Abbiamo poi un personaggio che è aiutato da un monatto. Stanno portando via un corpo infermo, un corpo di un uomo morto che rappresenta "seppellire i morti". Abbiamo poi al centro della scena San Martino che rappresenta - così come accade per Cimone e Pero - sia l'opera di misericordia di vestire gli ignudi, ma anche quella di visitare gli infermi.
Dietro San Martino, c'è San Giacomo di Compostela che rappresenta l'opera di misericordia di ospitare i pellegrini. Infine abbiamo la figura di Sansone che ci descrive l'opera di dar da bere agli assetati.
Abbiamo quindi chiuso con l'opera di misericordia di dar da bere agli assetati, avendo iniziato con il dar da mangiare agli affamati.
Si è voluto scegliere quest'opera del Caravaggio perché ci fa comprendere, ci sottolinea qual è la principale missione del Pio Monte della Misericordia, ovvero l'assistenza alle fasce più deboli della nostra città.
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