Dal 2018, tre progetti in sinergia su Michelangelo e Leonardo
Milano-Parigi: alleanza nel segno del Rinascimento
Pietà Rondanini, Michelangelo
Francesca Grego
09/07/2017
Milano - Dopo il decollo definitivo come città d’arte, Milano guarda oltre le Alpi per progetti espositivi e collaborazioni di alto profilo. Al centro del programma, una serie di iniziative legate ai genii del Rinascimento di casa nostra.
Anima e corpo: Michelangelo e la scultura italiana
L’ultima novità è l’annuncio di una grande mostra in coproduzione tra il Louvre e il Castello Sforzesco, prevista per il 2020. A dar lustro all’iniziativa, nientemeno che Michelangelo, con quattro capolavori scultorei dalle collezioni dei due musei.
Anima e corpo. Movimenti del corpo e emozioni dell'anima nella scultura italiana dal 1460 al 1520 – questo il titolo dell’esposizione – sfoggerà un corpus di 130 opere, provenienti dal Metropolitan Museum di New York, dal Victoria & Albert Museum di Londra, dal Museo di Arte Antica del Castello Sforzesco, da Vienna e Berlino.
Il progetto debutterà a Parigi nell’aprile 2020, per approdare a Milano da settembre a dicembre dello stesso anno. Le due tappe si differenzieranno nel finale, in entrambi i casi dedicato proprio a Michelangelo: se a Louvre la chiusura sarà affidata allo Schiavo morente e lo Schiavo ribelle, al Castello il percorso culminerà con l’intensa Pietà Rondanini, tra le eccellenze del museo meneghino.
Vesperbild: le radici nordiche della Pietà
Si avvarrà del nuovo asse transalpino anche Vesperbild, Alle origini delle Pietà di Michelangelo, che inaugurerà al Castello Sforzesco nell’ottobre 2018 contando su importanti prestiti del Louvre.
Un itinerario nell’arte europea alla scoperta delle radici nordiche dell’iconografia della Pietà, che raggiungerà l’Italia solo nel XV secolo.
La mostra si muoverà dalle piccole sculture in legno policromo, creta o gesso caratteristiche della devozione nell’Europa settentrionale fino alla Pietà Vaticana, scolpita da un Michelangelo poco più che ventenne e divenuta subito modello per la produzione successiva.
Numerosi riferimenti visivi e paralleli ricostruiranno l’approccio di Michelangelo a uno dei temi che gli furono più cari, a cui lavorò lungo tutto l’arco della sua vita d’artista.
Leonardo e la Sala delle Asse
L’alleanza Parigi-Milano sarà centrale più che mai nelle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo del 2019. Tra le manifestazioni in calendario, la mostra Leonardo e la Sala delle Asse tra natura, arte e scienza che avrà luogo in occasione della riapertura dello storico ambiente del torrione Nord-Est del Castello Sforzesco dopo un restauro lungo e complesso.
I prestiti francesi andranno a integrare il progetto espositivo costruito intorno alle decorazioni che il genio di Vinci realizzò per conto di Ludovico il Moro. Insieme al Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, la Sala delle Asse rappresenta un raro esempio di pittura parietale del maestro del Rinascimento, finora solo parzialmente decifrabile a causa di affreschi successivi e restauri impropri.
L’affascinante intreccio di rami frondosi, frutti, radici e rocce, in cui si rispecchia il profondo interesse che Leonardo nutrì per il mondo vegetale, sarà finalmente leggibile in tutta la sua bellezza a partire da maggio 2019, per la prima volta dalla scoperta nel 1894.
Anima e corpo: Michelangelo e la scultura italiana
L’ultima novità è l’annuncio di una grande mostra in coproduzione tra il Louvre e il Castello Sforzesco, prevista per il 2020. A dar lustro all’iniziativa, nientemeno che Michelangelo, con quattro capolavori scultorei dalle collezioni dei due musei.
Anima e corpo. Movimenti del corpo e emozioni dell'anima nella scultura italiana dal 1460 al 1520 – questo il titolo dell’esposizione – sfoggerà un corpus di 130 opere, provenienti dal Metropolitan Museum di New York, dal Victoria & Albert Museum di Londra, dal Museo di Arte Antica del Castello Sforzesco, da Vienna e Berlino.
Il progetto debutterà a Parigi nell’aprile 2020, per approdare a Milano da settembre a dicembre dello stesso anno. Le due tappe si differenzieranno nel finale, in entrambi i casi dedicato proprio a Michelangelo: se a Louvre la chiusura sarà affidata allo Schiavo morente e lo Schiavo ribelle, al Castello il percorso culminerà con l’intensa Pietà Rondanini, tra le eccellenze del museo meneghino.
Vesperbild: le radici nordiche della Pietà
Si avvarrà del nuovo asse transalpino anche Vesperbild, Alle origini delle Pietà di Michelangelo, che inaugurerà al Castello Sforzesco nell’ottobre 2018 contando su importanti prestiti del Louvre.
Un itinerario nell’arte europea alla scoperta delle radici nordiche dell’iconografia della Pietà, che raggiungerà l’Italia solo nel XV secolo.
La mostra si muoverà dalle piccole sculture in legno policromo, creta o gesso caratteristiche della devozione nell’Europa settentrionale fino alla Pietà Vaticana, scolpita da un Michelangelo poco più che ventenne e divenuta subito modello per la produzione successiva.
Numerosi riferimenti visivi e paralleli ricostruiranno l’approccio di Michelangelo a uno dei temi che gli furono più cari, a cui lavorò lungo tutto l’arco della sua vita d’artista.
Leonardo e la Sala delle Asse
L’alleanza Parigi-Milano sarà centrale più che mai nelle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo del 2019. Tra le manifestazioni in calendario, la mostra Leonardo e la Sala delle Asse tra natura, arte e scienza che avrà luogo in occasione della riapertura dello storico ambiente del torrione Nord-Est del Castello Sforzesco dopo un restauro lungo e complesso.
I prestiti francesi andranno a integrare il progetto espositivo costruito intorno alle decorazioni che il genio di Vinci realizzò per conto di Ludovico il Moro. Insieme al Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, la Sala delle Asse rappresenta un raro esempio di pittura parietale del maestro del Rinascimento, finora solo parzialmente decifrabile a causa di affreschi successivi e restauri impropri.
L’affascinante intreccio di rami frondosi, frutti, radici e rocce, in cui si rispecchia il profondo interesse che Leonardo nutrì per il mondo vegetale, sarà finalmente leggibile in tutta la sua bellezza a partire da maggio 2019, per la prima volta dalla scoperta nel 1894.
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