In autunno su Sky il sogno di Pirro Borromeo Visconti
Le meraviglie di Villa Litta in un docufilm

Villa Borromeo Visconti Litta. Foto Luigi Cremaschi, courtesy Villa Litta
Francesca Grego
10/05/2018
Milano - Le sorprese di una delle più belle ville di delizia italiane diventano un film: presentata ieri a Lainate, l’ultima fatica di Francesco Vitali apre al pubblico i cancelli di Villa Borromeo Visconti Litta, un luogo capace di unire storia e bellezza in un incanto con pochi eguali. A fornire le basi per il progetto, gli studi dello storico dell’arte Alessandro Morandotti, che alla lussuosa residenza cinquecentesca ha dedicato anni di ricerche sfociate nel libro Milano profana nell’età dei Borromeo.
La realizzazione del docufilm, che gli spettatori italiani potranno scoprire su Sky Arte HD il prossimo autunno, si è avvalsa di prestigiose collaborazioni, dal Louvre all’Ermitage, dalla National Gallery of Art di Washington al Museo Poldi Pezzoli di Milano, oggi proprietari delle opere che ornarono i palazzi e i giardini di Lainate.
“Chi conosce Villa Visconti Borromeo Litta non può non innamorarsene”, ha spiegato il regista Vitali “È quello che è accaduto a me. Il mio primo incontro è avvenuto nel 2002, poi è stato un crescendo. Ho approfondito, letto, raccolto testimonianze e ogni volta è stata un’avventura. L’idea di raccogliere e diffondere la storia della Villa di Lainate in un film documentario è venuta quasi da sé, attraverso un percorso che si è via via arricchito di spunti e scoperte di inediti, creando connessioni con musei e istituti d’arte lombardi, nazionali e internazionali”.
Prendendo le mosse dalla morte del conte Pirro I Visconti Borromeo, mecenate ed erudito nella Milano spagnola del XVI secolo, nonché ideatore del complesso di Lainate, il docufilm è un viaggio lungo quattrocento anni di storia, che si muove tra la creazione della Villa e del Parco, la partecipazione di artisti in vista come Bernardino Luini, Camillo Procaccini, Marco Antonio Prestinari o Giovanni Battista Maestri detto il Volpino, le magnifiche feste dei conti, i fermenti e le trasformazioni della società meneghina, senza dimenticare i commenti e le impressioni dei grandi personaggi che visitarono la Villa nel corso dei secoli, come Foscolo e Stendhal.
In primo piano, le straordinarie realizzazioni artistiche concepite per questo paradiso alle porte di Milano, a partire dal Ninfeo, lo stupefacente “Palazzo delle Acque” che per la ricchezza delle decorazioni e gli spettacoli idraulici ancora funzionanti è considerato tuttora uno degli esempi più significativi del genere.
Ricostruzioni in 3D mostrano inoltre le importanti opere d’arte commissionate per ornare la Villa nella loro posizione originaria: la statua di Adone scolpita da Prestinari per i giardini, ora nelle collezioni del Louvre, le bellissime sculture di Venere e Bacco create per i Ninfeo e oggi esposte alla National Gallery of Art di Washington, nonché i quattro dipinti venduti allo zar Alessandro II di Russia intorno al 1867, tra cui spiccano l’Apollo e Marsia di Bronzino e la celebre Madonna Litta attribuita a Leonardo da Vinci.
In attesa che “Villa Visconti Borromeo Litta, quattro secoli di storia, un viaggio nel tempo tra delizie, arte e giochi d’acqua” giunga sul piccolo schermo, la stagione delle visite al complesso di Lainate è ripartita il 1° maggio, per permettere al pubblico di scoprire dal vivo il Ninfeo, i Palazzi, le serre, i giardini e le fontane di quello che nel 2017 è stato proclamato “Il Parco più bello d’Italia”.
La realizzazione del docufilm, che gli spettatori italiani potranno scoprire su Sky Arte HD il prossimo autunno, si è avvalsa di prestigiose collaborazioni, dal Louvre all’Ermitage, dalla National Gallery of Art di Washington al Museo Poldi Pezzoli di Milano, oggi proprietari delle opere che ornarono i palazzi e i giardini di Lainate.
“Chi conosce Villa Visconti Borromeo Litta non può non innamorarsene”, ha spiegato il regista Vitali “È quello che è accaduto a me. Il mio primo incontro è avvenuto nel 2002, poi è stato un crescendo. Ho approfondito, letto, raccolto testimonianze e ogni volta è stata un’avventura. L’idea di raccogliere e diffondere la storia della Villa di Lainate in un film documentario è venuta quasi da sé, attraverso un percorso che si è via via arricchito di spunti e scoperte di inediti, creando connessioni con musei e istituti d’arte lombardi, nazionali e internazionali”.
Prendendo le mosse dalla morte del conte Pirro I Visconti Borromeo, mecenate ed erudito nella Milano spagnola del XVI secolo, nonché ideatore del complesso di Lainate, il docufilm è un viaggio lungo quattrocento anni di storia, che si muove tra la creazione della Villa e del Parco, la partecipazione di artisti in vista come Bernardino Luini, Camillo Procaccini, Marco Antonio Prestinari o Giovanni Battista Maestri detto il Volpino, le magnifiche feste dei conti, i fermenti e le trasformazioni della società meneghina, senza dimenticare i commenti e le impressioni dei grandi personaggi che visitarono la Villa nel corso dei secoli, come Foscolo e Stendhal.
In primo piano, le straordinarie realizzazioni artistiche concepite per questo paradiso alle porte di Milano, a partire dal Ninfeo, lo stupefacente “Palazzo delle Acque” che per la ricchezza delle decorazioni e gli spettacoli idraulici ancora funzionanti è considerato tuttora uno degli esempi più significativi del genere.
Ricostruzioni in 3D mostrano inoltre le importanti opere d’arte commissionate per ornare la Villa nella loro posizione originaria: la statua di Adone scolpita da Prestinari per i giardini, ora nelle collezioni del Louvre, le bellissime sculture di Venere e Bacco create per i Ninfeo e oggi esposte alla National Gallery of Art di Washington, nonché i quattro dipinti venduti allo zar Alessandro II di Russia intorno al 1867, tra cui spiccano l’Apollo e Marsia di Bronzino e la celebre Madonna Litta attribuita a Leonardo da Vinci.
In attesa che “Villa Visconti Borromeo Litta, quattro secoli di storia, un viaggio nel tempo tra delizie, arte e giochi d’acqua” giunga sul piccolo schermo, la stagione delle visite al complesso di Lainate è ripartita il 1° maggio, per permettere al pubblico di scoprire dal vivo il Ninfeo, i Palazzi, le serre, i giardini e le fontane di quello che nel 2017 è stato proclamato “Il Parco più bello d’Italia”.
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