World Press Photo 2003

Fotografia del World Press Photo
20/05/2003
L'8 maggio, in una calda serata romana, ai Mercati Traianei, si è aperto il Festival Internazionale di Fotografia. Roma fino al 22 giugno offrirà una grande scelta di mostre fotografiche, tra cui anche una nuova esposizione di Sebastiao Salgado ("In Principio", sulla coltivazione del caffè concepita con Illy) che aprirà il 15/05 all'Auditorium. Il 13 maggio, sempre all'interno del Festival, è stata presentata al Museo di Roma in Trastevere, dal Comune di Roma in collaborazione con Contrasto, la mostra annuale del World Press Photo.
Dalla sua nascita nel 1955 in Olanda, World Press Photo ha mantenuto un grande interesse nello stimolare la qualità del foto-giornalismo e non a caso è conosciuto per il concorso più prestigioso del mondo. Ogni anno una giuria della fondazione si esprime sulle domande inviate da foto-reporter, agenzie, quotidiani e riviste di ogni parte del mondo. La mostra racchiude le migliori immagini selezionate nel concorso dell'anno. È una mostra itinerante allestita in almeno 40 paesi del mondo e visitata da più di un milione di persone. Un'occasione unica. Le immagini scelte dalla fondazione olandese documentano infatti gli avvenimenti più significativi dell'anno. La giuria ha premiato 55 fotografi di 21 nazionalità.
La foto dell'anno è dell'armeno-americano, Eric Grigorian. Si tratta di un bianco e nero che ritrae Qazvin, una provincia a nord est dell'Iran, distrutta da un terremoto. In primo piano un bambino accovacciato stringe nelle mani i pantaloni del padre morto. Altra immagine che merita una descrizione è dell'autore sud-africano, Brent Stirton. Scattata per l'ufficio affari umanitari dell'ONU, raffigura il primo piano di una 'donna della boscaglia' torturata durante il conflitto in Sierra Leone (fortunatamente terminato all'inizio del 2002). Nuda, uno sguardo atterrito quasi privo di vita, il seno distrutto da un'ustione provocata dalla soda caustica.
Anche l'artista americana Brenda Ann Kenweally regala immagini toccanti. La fotografa ha seguito personalmente la vita di Drew, ragazzo americano figlio di una fumatrice di crack. Appoggiato a un muro, Drew fuma cannabis con il fratello maggiore che preme il suo petto per aumentare 'lo sballo'. L'immagine con maggiore carica emotiva è però quella in cui Drew, sdraiato sul letto con il viso rivolto al soffitto, fuma marjiuana accanto alla madre che - lo sguardo perso - fa uso di crack.
La mostra è straordinaria, la maggior parte delle immagini commoventi. La cura delle didascalie dà la possibilità al visitatore di immergersi totalmente nelle atmosfere rappresentate. In effetti, uno dei principali scopi che il World Press Photo si prefigge è quello di accrescere lo scambio di informazioni e di conoscenze sugli eventi mondiali attraverso punti di vista differenti. Lo scopo, anche quest'anno, sembra pienamente raggiunto.
World Press Photo 2003
Museo di Roma in Trastevere
Piazza Sant'Egidio 1/b, tel. 06-5816563
www.fotografia.festivalroma.org
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