La via Romea

L'Eremo di Fonte Avellana
 

28/06/2002

Il temine di "via romea peregrinorum" indicava l'antico percorso medievale seguito dai pellegrini per raggiungere Roma. Questa via era praticata soprattutto dai cristiani di origine germanica, in alternativa alla via Francigena, il cui tragitto era spostato più ad ovest. Tracce di questo tragitto sono riconoscibili da quanto riportato sugli "Annales Stadenses auctore Alberto", abate di S. Maria Stadense in Germania, del XIII secolo. La via Romea era particolarmente transitata in occasione degli anni del "Giubileo", ricorrenza cristiana istituita a partire dal 1300 dal papa Bonifacio VIII a contrassegnare un particolare evento di remissione ed indulgenza per i peccati. Il nome “ Via Romea della Marca” si riferisce al tratto dell’antica via Romea che attraversa le Marche. I pellegrini scendevano dal nord-est della penisola costeggiando l’Adriatico alla volta di Roma. Lo snodo della litoranea con la consolare Flaminia presso la città di Fano costituiva il percorso ideale verso le Basiliche Romane. Da Fano, addentrandosi nella valle del Metauro lungo la Flaminia, ricorrendo ad una piccola deviazione è possibile visitare l’Eremo di Monte Giove, splendido convento camaldolese che comprende la Chiesa di San Salvatore costruita per opera di Giovanni Francesco Bonamici (1741-60: l’interno della chiesa è ornato da statue in stucco raffiguranti San Benedetto, Santa Scolastica, San Pier damiani e e San Bonifacio tutte opere di Paolo Sarti. Un’importante variante della Romea che i credenti iniziarono a seguire nel’400 per evitare la Gola del Furlo, strada spesso inagibile e poco sicura, è quella che da Fossombrone, abbandonata la Flaminia, va verso Pergola, da qui si raggiunge l’Eremo di Fonte Avellana. Fondato nel 980 per volere di San Romualdo, l'edificio ospitò santi e vescovi tra i quali San Pier Damiani, che ne ampliò le dimensioni e lo rese famoso. L’eremo si presenta come una costruzione ampia e articolata che include una grande foresteria distaccata dal nucleo vero e proprio dell’eremo. Questa parte è unita alla chiesa romanico-gotica si innalza un solido campanile eretto nel 1482. All'interno dell'Eremo è presente la Biblioteca " Dante alighieri", grande sala con volta a botte e doppio serie di finestre: in essa sono conservati circa 10 000 volumi preziosissimi con delle edizioni del XVI e XVII secolo. Continuando per Sassoferrato si scende fino a Cancelli di Fabriano e Campodonico: siamo fuori dalle Marche in Umbria alle porte di Gualdo Tadino.