IL GENIO E IL CENACOLO
Leonardo
26/02/2004
La rassegna “Il Genio e le Passioni: Leonardo e il Cenacolo – Precedenti, innovazioni, riflessi di un capolavoro”, ospitata al Palazzo Reale di Milano, rappresenta il tentativo di dare un giusto peso e una giusta collocazione storica e artistica ad uno dei massimi tesori custoditi a Milano, il Cenacolo vinciano.
Il “nuovo” Cenacolo, quello che è possibile vedere solo dopo la conclusione del ventennale restauro, ultimo di una lunga serie di interventi e di reintegrazioni pittoriche è un’opera che fin dall’inizio ha avuto seri problemi di conservazione.
La mostra è infatti chiaramente figlia del restauro ultimato nel 1999 che ha restituito un vero e proprio capolavoro dimenticato, sepolto da ridipinture grossolane e da interventi di restauro dal carattere troppo spesso sperimentale e improvvisato.
Il tentativo è quello, partendo dal “nuovo” Cenacolo, di marcare la frattura che il capolavoro vinciano introduce rispetto alla tradizione iconografica precedente, nonché di evidenziare il peso dell’exemplum di Leonardo nell’arte dei secoli successivi. La presenza dei disegni preparatori di Leonardo, cuore stesso della mostra, permettono una facile individuazione di quelli che erano gli studi vinciani che sono poi confluiti nell’Ultima Cena. Quindi, oltre agli studi di fisiognomica, di anatomia, sulla prospettiva, quelli per la rappresentazione dei cosiddetti “moti mentali”, che tanto hanno contribuito alla fortuna dell’Ultima Cena. Come indica nel suo “Trattato di pittura” lo stesso Leonardo, “Il bono pittore ha da dipingere due cose principali, cioè l’homo e il concetto della mente sua. Il primo è facile, il secondo è difficile perché s’ha da figurare con gesti e movimenti delle membra”. Un’innovazione, questa dell’introdurre le passioni umane in un soggetto sacro, i cui effetti si sono dispiegati nel corso di diversi secoli e in luoghi geografici anche molto distanti.
La rassegna rappresenta un’opportunità preziosa per quanti, non avendo ancora visto il rinnovato Cenacolo, desiderino avvicinarvisi con cognizione di causa, riuscendo a collocarlo storicamente e a individuarne la portata innovativa. Celebrando, in ultima analisi, l’importanza di un restauro che ha restituito, come da più parti si è detto, un’opera totalmente diversa da quella che eravamo abituati a vedere, quasi un inedito, soprattutto considerando i suoi valori plastici, coloristici e luministici.
Se naturalmente avrebbe più senso abbinare la visita della mostra al quella del Cenacolo (presso il welcome desk della mostra è possibile effettuare la prenotazione – obbligatoria – per la visita del refettorio delle Grazie, o, se si è scelto il percorso inverso, è possibile comprare un biglietto scontato per la mostra esibendo quello di entrata del Cenacolo), la mostra ha peraltro anche un valore autonomo, come testimonianza della lezione e della fortuna di una delle massime icone delle storia dell’arte.
Leonardo: il genio e le passioni (21 marzo – 17 giugno 2001)
Sede: Palazzo Reale, Piazza Duomo 12
Orario: Tutti i giorni 9,30-20,00, Giovedì 9,30-23,00
Biglietto:
- 15.000 (intero)
- 12.000 (gruppi minimo 15 persone, soci TCI, soci FAI, possessori del conto bancario Monte dei Paschi di Siena, visitatori del Cenacolo)
- 10.000 (Carta Sessanta, studenti universitari)
- 6.000 (scuole)
Informazioni e prevendita: Tel.: 800.11.22.11 oppure www.artificioskira.it
Visite guidate per singoli: sovrapprezzo di lire 10.000, disponibili nei seguenti orari:
- Sabato e domenica alle ore 11,00 e 16,00
- Mercoledì alle ore 16,00
- Giovedì alle ore 21,00
Iniziative speciali:
- Brunch a Palazzo Reale: il sabato e la domenica dopo la visita delle 11,00
- Focus sulla mostra: approfondimenti e incontri nella sala conferenze, il martedì alle 18,00.
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Milano | Fino al 16 febbraio 2025
Una gioiosa magia. Al Mudec l’arte secondo Niki de Saint Phalle
-
Milano | Dal 18 ottobre al 30 novembre
La modernità dei divisionisti in mostra a Milano. Parla il curatore Niccolò D’Agati
-
Dal 6 novembre alla storica Libreria Bocca in Galleria a Milano
Compenetrazioni di colori, forme e luce negli smalti di Giovanna Ferrero Ventimiglia