Il cielo rosso di Munch

 

10/12/2003

Vi sarete di sicuro chiesti, almeno una volta nella vita, guardando L’urlo di Edvard Munchh, perché il cielo dietro l’angosciante figura sia rosso, di un rosso sanguigno. Ebbene, pare che un gruppo di astronomi sia riuscito a dare risposta a questo interrogativo. Sembra, infatti, che tale colore non sia stato solo frutto dell’immaginazione del pittore, ma di un effetto creato dall’atmosfera. In un articolo pubblicato da Sky e Telescope, è stata individuata la località della Norvegia in cui Munch e i suoi amici passeggiavano nel periodo e nel posto in cui si vedeva il cielo tinto di rosso. Era il 1893. Il gruppo di astronomi guidati da Donald Olson, professore di fisica e astronomia alla Texas State University hanno verificato che la colorazione vermiglia del cielo fu dovuta in quel periodo ai residui gettati nell’atmosfera da una grande eruzione avvenuta sull’isola di Krakatoa, l’attuale Indonesia. Il quotidiano locale dell’epoca conferma ciò che hanno rilevato gli studiosi. Durante il loro viaggio di ricerca a Oslo, gli scienziati hanno ricostruito la precisa posizione in cui si trovava il pittore 120 anni fa. Così sono riusciti a ricostruire il preciso punto di vista del dipinto: Munch stava guardando a sud-ovest, proprio dove i bagliori del Krakatoa sono apparsi nell’inverno 1883-84.