A Palazzo Ducale dal 9 settembre
Un'infinita meraviglia. A Genova la più grande mostra mai allestita su Escher
Maurits Cornelis Escher, Band ohne Ende (Vincolo di Unione)
Francesca Grego
25/08/2021
Genova - È la mostra più ampia e completa che sia mai stata organizzata in Italia sull’opera di Maurits Cornelis Escher quella che sta per aprire i battenti a Genova, dopo che le restrizioni dell'ultimo anno hanno interrotto il suo tour attraverso l'Italia. “Lo stupore è il sale della terra”, era solito dire l’incisore più amato del XX secolo. A partire dal 9 settembre paradossi irriducibili e metamorfosi infinite, geometrie impossibili e universi fantastici trasformeranno Palazzo Ducale nel teatro delle visioni dell’artista olandese, pronti a lasciare a bocca aperta spettatori di gusto, generazione e sensibilità anche molto diverse, come è tipico dei fan di Escher.
Duecento opere scandiranno il ricco percorso dell’esposizione, mescolando icone come Mano con sfera riflettente, Giorno e notte, Vincolo di Unione e lavori meno conosciuti che stuzzicano il piacere della scoperta. Per la prima volta, inoltre, il pubblico sarà invitato a tuffarsi nei mondi immaginifici di Escher attraverso ricostruzioni e sale immersive, nel confronto con le creazioni di visionari dell’arte di ogni tempo, da Giambattista Piranesi a Victor Vasarely.
Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935. Litografia, 31,1x21,3 cm. Olanda, Collezione Escher Foundation. All M.C. Escher works © 2021 The M.C. Escher. Company The Netherlands
Nelle otto sezioni dell'itinerario genovese si fa conoscenza con i lavori del giovane Maurits, che agli studi di ingegneria preferisce l’illustrazione, e poi con le sue ricerche sulla struttura dello spazio, sulla tassellazione del piano, sulle illusioni ottiche e geometriche. Pattern ipnotici, prospettive paradossali, universi interi riflessi in una sfera o in uno specchio d'acqua inchiodano l'occhio al richiamo dell'infinito. È un pesce o un uccello? Salgono o scendono gli omini del castello? Dov'è la coda del serpente? E il teschio riflesso nell'occhio è dentro o fuori dal quadro? Difficile trovare una risposta certa, ma il fascino ambiguo delle immagini rende il gioco ancora più intrigante. Seguiamo il maestro fino all’Alhambra di Granada, di cui ricopia con cura le decorazioni, o mentre studia le superfici riflettenti.
Maurits Cornelis Escher, Giorno e notte, Febbraio 1938, Xilografia, 67.7 x 39.1 cm, Collezione privata, Italia All M.C. Escher works | © 2018 The M.C. Escher Company | All rights reserved www.mcescher.co
E poi lo accompagniamo nel suo memorabile viaggio attraverso l’Italia, catturato in incisioni colme di dettagli. Dall’Abruzzo alla Sicilia, passando per Campania e Calabria, Escher è conquistato dalla varietà del paesaggio della penisola e divertito, come racconterà nel suo diari, dagli imprevisti che il Belpaese gli riserva. Non mancano le vedute notturne e diurne di Roma, dove l’artista si stabilisce per alcuni anni. Solo l’azione pervasiva del fascismo lo convincerà a lasciare l’Italia: la partenza segna anche la fine dei paesaggi di Escher, che dal ‘35 in poi troverà nello studio della geometria il suo unico rifugio.
Arte e matematica, scienza, design, natura e meraviglia si incontrano nelle opere di uno degli artisti più popolari negli ultimi cinquant’anni: la mostra genovese è un’occasione per conoscerlo da vicino nelle sue inquietudini e nei suoi colpi di genio, ma anche per misurarsi attivamente con i numerosi paradossi prospettici, geometrici e compositivi che attraverso le sue opere continuano a ispirare artisti e creativi di ogni settore.
Realizzato da Arthemisia, il progetto espositivo Escher andrà in scena a Palazzo Ducale di Genova dal 9 settembre 2021 al 20 febbraio 2022.
Escher, Genova, Palazzo Ducale I Courtesy Arthemisia
Vedi anche:
• FOTO - Escher, il Signore degli Enigmi
Duecento opere scandiranno il ricco percorso dell’esposizione, mescolando icone come Mano con sfera riflettente, Giorno e notte, Vincolo di Unione e lavori meno conosciuti che stuzzicano il piacere della scoperta. Per la prima volta, inoltre, il pubblico sarà invitato a tuffarsi nei mondi immaginifici di Escher attraverso ricostruzioni e sale immersive, nel confronto con le creazioni di visionari dell’arte di ogni tempo, da Giambattista Piranesi a Victor Vasarely.
Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935. Litografia, 31,1x21,3 cm. Olanda, Collezione Escher Foundation. All M.C. Escher works © 2021 The M.C. Escher. Company The Netherlands
Nelle otto sezioni dell'itinerario genovese si fa conoscenza con i lavori del giovane Maurits, che agli studi di ingegneria preferisce l’illustrazione, e poi con le sue ricerche sulla struttura dello spazio, sulla tassellazione del piano, sulle illusioni ottiche e geometriche. Pattern ipnotici, prospettive paradossali, universi interi riflessi in una sfera o in uno specchio d'acqua inchiodano l'occhio al richiamo dell'infinito. È un pesce o un uccello? Salgono o scendono gli omini del castello? Dov'è la coda del serpente? E il teschio riflesso nell'occhio è dentro o fuori dal quadro? Difficile trovare una risposta certa, ma il fascino ambiguo delle immagini rende il gioco ancora più intrigante. Seguiamo il maestro fino all’Alhambra di Granada, di cui ricopia con cura le decorazioni, o mentre studia le superfici riflettenti.
Maurits Cornelis Escher, Giorno e notte, Febbraio 1938, Xilografia, 67.7 x 39.1 cm, Collezione privata, Italia All M.C. Escher works | © 2018 The M.C. Escher Company | All rights reserved www.mcescher.co
E poi lo accompagniamo nel suo memorabile viaggio attraverso l’Italia, catturato in incisioni colme di dettagli. Dall’Abruzzo alla Sicilia, passando per Campania e Calabria, Escher è conquistato dalla varietà del paesaggio della penisola e divertito, come racconterà nel suo diari, dagli imprevisti che il Belpaese gli riserva. Non mancano le vedute notturne e diurne di Roma, dove l’artista si stabilisce per alcuni anni. Solo l’azione pervasiva del fascismo lo convincerà a lasciare l’Italia: la partenza segna anche la fine dei paesaggi di Escher, che dal ‘35 in poi troverà nello studio della geometria il suo unico rifugio.
Arte e matematica, scienza, design, natura e meraviglia si incontrano nelle opere di uno degli artisti più popolari negli ultimi cinquant’anni: la mostra genovese è un’occasione per conoscerlo da vicino nelle sue inquietudini e nei suoi colpi di genio, ma anche per misurarsi attivamente con i numerosi paradossi prospettici, geometrici e compositivi che attraverso le sue opere continuano a ispirare artisti e creativi di ogni settore.
Realizzato da Arthemisia, il progetto espositivo Escher andrà in scena a Palazzo Ducale di Genova dal 9 settembre 2021 al 20 febbraio 2022.
Escher, Genova, Palazzo Ducale I Courtesy Arthemisia
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