Prima del Duomo tardquattrocentesco nella stessa area sorgevano tre chiese medievali intitolate al Salvatore, a San Giovanni e a Santa Maria de dompno. La prima, risalente al VI secolo, subì dei rimaneggiamenti dopo l’anno Mille, tra cui la sopraelevazione del presbiterio, il cui pavimento venne decorato con un mosaico a tessere bianche e nere arricchito di elementi in terracotta. La sua raffigurazione vede al centro la personificazione della Fortuna che fa girare una ruota (i destini dell’umanità) che animali fantastici tentano di azzannare. Tutt’intorno è rappresentato l’oceano e, ai quattro angoli del quadrato, i venti. Tutte le iscrizioni sono desunte dalle opere di Isidoro di Siviglia Etymologiae e De Natura Rerum.