Pinacoteca di Brera
Brera
Le sale del museo sono state interessate da lavori di movimentazione e riallestimento, che doneranno al Cristo Morto di Andrea Mantegna e alla Pietà di Giovanni Bellini, fino a poco tempo fa penalizzate da una collocazione che non teneva conto della loro eccellenza e notorietà, una nuova centralità spaziale, in dialogo con la loro singolarità prospettica e figurativa.
Il dipinto del Mantegna è posto ora sul fondo di una saletta a lui solo dedicata ed è anticipato, quasi creando un effetto "sorpresa", dalla Pietà di Giovanni Bellini.
Per saperne di più:
- Ermanno Olmi al servizio della Pinacoteca di Brera
Il dipinto del Mantegna è posto ora sul fondo di una saletta a lui solo dedicata ed è anticipato, quasi creando un effetto "sorpresa", dalla Pietà di Giovanni Bellini.
Per saperne di più:
- Ermanno Olmi al servizio della Pinacoteca di Brera
- Dove: Pinacoteca di Brera
- Indirizzo: Via Brera 28
- E-Mail: pin-br@beniculturali.it
- Telefono: +39 02 722631
- Apertura: Da martedì a domenica: 8.30 - 19.15 (chiusura biglietteria 18.40)
Giovedì da giugno a settembre: 8.30 - 22.15 (chiusura biglietteria 21.40)
Chiuso il lunedì, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
Audioguida € 5,00 (disponibile in Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco) - Costo: Intero € 10, ridotto €7
Ingresso gratuito ogni prima domenica del mese - Trasporti: Metro: linea 2 (fermata Lanza), linea 3 (fermata Montenapoleone)
Tram: linee 1, 4, 12, 14, 27
Bus: linea 61 - Durata Visita: 1 ora e 30 minuti circa
Il palazzo, sorto su un antico convento trecentesco, conobbe l'assetto attuale a partire dalla metà del Seicento. Lo stile solenne della facciata è quello del barocco lombardo. Più tardi nel 1773, quando Milano era sotto il governo austriaco, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria volle farne la sede di alcuni istituti culturali della città tra cui l'Osservatorio astronomico, la Biblioteca nazionale Braidese, l'Orto botanico e l'Accademia di Belle Arti.
L'incarico dei lavori fu affidato a Giuseppe Piermarini, uno dei protagonisti del Neoclassicismo in Italia: a lui si deve ad esempio il portale d'ingresso. Le origini del museo sono legate all'attività dell'Accademia di Belle Arti a cui si deve la collezione di un primo nucleo di opere (gessi, incisioni, disegni) che servivano come esempio per gli allievi.
Quando Milano divenne capitale del Regno Italico la raccolta originaria della Pinacoteca, per volontà di Napoleone, si trasformò in un museo che intendeva esporre i dipinti più significativi provenienti da tutti i territori conquistati dalle armate francesi. Brera quindi, a differenza di altri grandi musei italiani, come gli Uffizi ad esempio, non nasce dal collezionismo privato dei principi e dell’aristocrazia ma da quello politico e di stato.
Infatti a partire dai primi anni dell’Ottocento, anche in seguito alla soppressione di molti ordini religiosi, vi confluirono i dipinti requisiti da chiese e conventi lombardi, cui si aggiunsero le opere di identica provenienza sottratte ai vari dipartimenti del Regno Italico. Questa nascita spiega la prevalenza, nelle raccolte, dei dipinti sacri, spesso di grande formato e conferisce al museo una fisionomia particolare, solo in parte attenuata dalle successive acquisizioni.
L'incarico dei lavori fu affidato a Giuseppe Piermarini, uno dei protagonisti del Neoclassicismo in Italia: a lui si deve ad esempio il portale d'ingresso. Le origini del museo sono legate all'attività dell'Accademia di Belle Arti a cui si deve la collezione di un primo nucleo di opere (gessi, incisioni, disegni) che servivano come esempio per gli allievi.
Quando Milano divenne capitale del Regno Italico la raccolta originaria della Pinacoteca, per volontà di Napoleone, si trasformò in un museo che intendeva esporre i dipinti più significativi provenienti da tutti i territori conquistati dalle armate francesi. Brera quindi, a differenza di altri grandi musei italiani, come gli Uffizi ad esempio, non nasce dal collezionismo privato dei principi e dell’aristocrazia ma da quello politico e di stato.
Infatti a partire dai primi anni dell’Ottocento, anche in seguito alla soppressione di molti ordini religiosi, vi confluirono i dipinti requisiti da chiese e conventi lombardi, cui si aggiunsero le opere di identica provenienza sottratte ai vari dipartimenti del Regno Italico. Questa nascita spiega la prevalenza, nelle raccolte, dei dipinti sacri, spesso di grande formato e conferisce al museo una fisionomia particolare, solo in parte attenuata dalle successive acquisizioni.
OPERE
- Pala di Brera o Pala Montefeltro Piero della Francesca 1472
- Cristo alla colonna Donato di Angelo di Pascuccio 1480 - 1490
- Flagellazione di Cristo (o Stendardo della Flagellazione) Luca d'Egidio di Ventura 1475
- Cena in Emmaus Michelangelo Merisi 1606
- Il Bacio 1859
- Sposalizio della Vergine Raffaello Santi 1504
- Ritrovamento del corpo di San Marco Jacopo Robusti 1562 - 1563
- Ritratto del conte Antonio Porcia Tiziano Vecellio 1547 - 1548
- San Girolamo penitente nel deserto Tiziano Vecellio 1553 - 1557
- Polittico di Santa Maria delle Grazie Vincenzo Foppa 1500 - 1510
- Polittico di Val Romita Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio 1405 - 1410
- Cristo Morto Andrea Mantegna 1500 - 150
- Natura morta con strumenti musicali Evaristo Baschenis 1650
- Sacra Conversazione Giovanni Battista Cima 1490 - 1490
- San Giovanni Battista Francesco del Cossa 1472 - 1473
- San Pietro Francesco del Cossa 1472 - 1473
- La Vergine con il Bambino e i Santi Piero della Francesca 1469 - 1474
ARTISTI
- Piero di Benedetto de' Franceschi Borgo di Sansepolcro 1416 - Borgo di Sansepolcro 1492
- Bramante Fermignano 1444 - Roma 1514
- Luca Signorelli Cortona 1450 - Cortona 1523
- Caravaggio Caravaggio 1571 - Porto Ercole 1610
- Raffaello Sanzio Urbino 1483 - Roma 1520
- Tintoretto Venezia 1519 - Venezia 1594
- Tiziano Pieve di Cadore 1490 - Venezia 1576
- Vincenzo Foppa Bagnolo Mella 1427 - 1515
- Gentile da Fabriano Fabriano 1370 - Roma 1427
- Andrea Mantegna Isola di Carturo 1431 - Mantova 1506
- Evaristo Baschenis Bergamo 1617 - Bergamo 1677
- Cima da Conegliano Conegliano 1459 - Conegliano 1517
- Francesco del Cossa Ferrara 1436 - Bologna 1478