Da Bassano a Perugia le mostre da non perdere
Due secoli senza Canova. Tutti gli appuntamenti con il maestro che fermò nel marmo la bellezza
Antonio Canova, Autoritratto, 1812, Gesso | Courtesy Museo Civico Bassano del Grappa
Samantha De Martin
13/10/2022
Alle 7.43 del 13 ottobre 1822, all’età di 65 anni, al massimo della sua fama, Antonio Canova si spegneva a pochi passi da piazza San Marco, ospite nella casa dell’amico Floriano Francesconi - il noto proprietario dello storico Caffè Florian - tra campiello San Gallo e il Bacino Orseolo, circondato da tanti amici veneziani.
Si trovava a Venezia di passaggio, dopo essersi recato a seguire i lavori del tempio di Possagno, allora in costruzione, prima di fare ritorno a Roma in grande fretta. E fu una fortuna, perché morire a Venezia significò un sontuosissimo corteo d’acqua e la sepoltura a Possagno dopo un pomposo funerale celebrato il 25 ottobre 1822.
La città tutta pianse “il gran Canova” come l'ultimo suo grande artista - la cui arte sublime aveva offerto al mondo immortali icone di bellezza assoluta - il collezionista appassionato che, con argute doti diplomatiche, era riuscito a riportare a casa il bottino d'arte depredato dai napoleonici.
E così, a due secoli di distanza, lo scultore che Roberto Longhi considerava “nato morto” è più vivo che mai con la sua materia vibrante. Il giovane proveniente da una famiglia di scalpellini, che conosceva l’inglese e il latino, che fece apprendistato a Venezia per trasferirsi a Roma nel 1779 per stregare oggi con i suoi ideali anche l’universo digital-pop attraverso le rivisitazioni di artisti e fotografi contemporanei, da Luigi Spina ad Aurelio Amendola, non solo vantava come committenti Napoleone, i Papi, gli Asburgo, i Borbone e la nobiltà russa, ma riuscì a riportare in terra eroi e divinità. E lo fece con il metodo dei chiodini fissati al gesso che sembra anticipare la riproducibilità tecnica del moderno design.
A distanza di duecento anni da quella morte i musei ricordano il grande genio neoclassico che trasfigurò nel marmo la sua epoca, con alcuni appuntamenti da non perdere.
Tempio di Canova, Possagno (Tv)
Un francobollo e un concerto per Canova. Le celebrazioni a Possagno
Canova non dimenticò mai la sua città natale, Possagno, che ne custodisce l’eredità storica e artistica nel Museo Gypsotheca Antonio Canova e nel Tempio che lo scultore donò alla sua comunità d’origine e dove oggi riposa.
Oggi, giovedì 13 ottobre, lo scultore sarà ricordato con una messa al Tempio canoviano, con l’apertura straordinaria del Museo Gypsotheca, con la presentazione del francobollo emesso raffigurante il capolavoro La Pace e della moneta coniata per il bicentenario della sua morte, e con un concerto al tempio canoviano, a ingresso libero.
Domenica 16 ottobre alle 12.30 la restituzione della Casa natale di Canova, dopo i lavori di restauro e di riqualificazione, precederà la Lectio Magistralis di Vittorio Sgarbi presso il Tempio canoviano e la proiezione del video Canova, la sua musica e la sua danza, realizzato in collaborazione con Contemplazioni e Luca Giardini.
Fino all’8 gennaio la Gypsotheca continua ad accogliere la mostra Canova e il dolore. La stele Mellerio. Ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso, con la direzione artistica di Contemplazioni, la mostra trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal loro smembramento, dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano dell’artista. Il percorso abbraccia anche alcuni disegni di Canova inediti, il taccuino canoviano di Possagno, esposto al pubblico per la prima volta dopo il restauro da parte del Museo Canova, e i disegni di Felice Giani e della sua cerchia, in prestito dal Museo del Prado ed esposti per la prima volta in questa sede.
Antonio Canova, Cenotafio della Contessa Elisabetta Mellerio, marmo, Palermo | Foto: © Filippo Guerra / Otium (otium.it)
Canova, genio europeo, si svela a Bassano
L’uomo Canova, il collezionista, il diplomatico, il “viaggiatore” instancabile che dall’Italia raggiunse le grandi corti d’Europa, è al centro della grande mostra Io, Canova. Genio europeo, pronta ad aprire ai visitatori dal 15 ottobre al 26 febbraio ai Musei civici di Bassano del Grappa. Protagonista di un periodo di grandi stravolgimenti storici e politici, tra guerre e rivoluzioni che cambiarono il volto dell’Europa, il maestro, ribattezzato dai contemporanei “il nuovo Fidia”, regalò al mondo la speranza nel futuro attraverso la creazione di un’arte in perfetto equilibrio tra reale e ideale, avvicinando l’uomo al mito e ispirando azioni e sentimenti di armonia e di pace.
Curata da Giuseppe Pavanello e Mario Guderzo con la direzione scientifica di Barbara Guidi, organizzata dai Musei Civici di Bassano del Grappa, la mostra intesse un racconto per immagini che, al ricco patrimonio artistico di Canova presente a Bassano, custode di uno dei fondi più ampi e importanti al mondo per lo studio e la conoscenza del grande scultore, affianca prestiti nazionali e internazionali. Il marmo della Principessa Leopoldina Esterhazy Liechtenstein dialogherà con il grande gesso della Religione dei Musei Vaticani, l’imponente Marte e Venere dalla Gypsotheca di Possagno, realizzato per Giorgio IV d’Inghilterra, con l’Endimione dormiente dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Antonio Canova, Principessa Leopoldina Esterhazy, 1805-1818, marmo, Esterhazy privatstiftung Schloss Esterhazy Historische Sammlungen
Non mancheranno i preziosi dipinti di Tiepolo e Moretto da Brescia appartenuti a Canova, o la Deposizione di Paolo Veronese, e la Fortuna di Guido Reni che lo stesso artista ricondusse in Italia nel 1815 grazie a una coraggiosa missione diplomatica. Al maestro, capace di attirare la benevolenza di tanti potenti, Ercole Consalvi, segretario di Stato dalla Santa Sede, aveva infatti affidato il complesso compito di riportare in Italia le opere trafugate dai francesi in seguito al Trattato di Tolentino del 1797. Impresa che Canova seppe condurre giocando d’astuzia e diplomazia. Così mentre Dominique Vivant Denon, direttore del Louvre dal 1802, difendeva i capolavori con le unghie e con i denti, Canova cercava il sostegno di Hamilton sottosegretario del ministro degli Esteri britannico, di Wellington e del cancelliere austriaco Principe di Metternich. Con l’aiuto di soldati austriaci e prussiani fece incursione al Louvre staccando dai muri e recuperando dalle sale buona parte delle opere reclamate dagli Stati pontifici. Il 25 ottobre 1815 un convoglio di 41 carri trainati da 200 cavalli con 249 opere lasciava Parigi alla volta dell’Italia, accolto dalle popolazioni locali in festa.
Ospite d’onore della mostra a Bassano è senza dubbio la Maddalena giacente. Il grande marmo riscoperto solo di recente - dopo quasi due secoli, e mai esposto prima in una mostra - sarà mostrato in tutta la sua struggente bellezza.
Antonio Canova, Maddalena giacente, Marmo, 1819-1822, United Kingdom, c/o Francis Outred Ltd Collezione privata
Canova a Perugia: un itinerario umbro
“Formano catena e collezione”. Con queste parole nel 1810 Antonio Canova cercava di dissuadere Napoleone dal sottrarre altri capolavori all’Italia, sottolineando l’importanza del legame che si stabilisce tra le opere e i loro luoghi di origine. Questo pensiero è il filo conduttore della mostra Al tempo di Canova. Un itinerario umbro, in corso a Perugia, tra il MUSA – Museo dell’Accademia di Belle Arti, e Palazzo Baldeschi al Corso.
Questa riflessione intorno ai “Canova umbri”, concepita come un viaggio nel tempo, sfoglia fino al 1° novembre oltre cento opere che raccontano “le arti sorelle” fiorite in un’epoca di grandi sconvolgimenti della storia.
Ma che rapporti ebbe Canova con l’Umbria? A San Gemini lo scultore fu proprietario di un palazzo con vasti possedimenti, dove intrecciava importanti relazioni con intellettuali e mecenati, in una comune visione dell’arte come educazione ai più alti valori estetici e civili. Inoltre fu proprio lo scultore a donare un significativo numero di gessi all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, con la quale intrattenne legami molto stretti. Oltre ai gessi perugini, con le iconiche Tre Grazie e il bassorilievo La danza dei figli di Alcinoo, si possono ammirare in mostra le opere lasciate all’Accademia da Giovanni Battista Sartori, fratellastro di Canova, con la monumentale Testa di cavallo. Nata come modello per il monumento equestre a Ferdinando I di Borbone - tra le ultime opere dell’artista - la scultura tesse un inedito confronto con il calco della testa del cavallo del Marco Aurelio, fatto eseguire da Canova proprio in quella occasione.
Antonio Canova, La danza dei figli di Alcinoo. Fondazione MUSA - Museo dell'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci", Perugia
Fidia e Canova. Un confronto a Villa Carlotta
Considerato dai contemporanei il “novello Fidia”, Canova si confronta con il suo alter ego ateniese in una mostra in corso fino all’11 dicembre a Villa Carlotta, a Tremezzina. Nella scenografica cornice del lago di Como il percorso Canova, novello Fidia, a cura di Gianfranco Adornato, Maria Angela Previtera ed Elena Lissoni, fa dialogare le opere originali di Canova presenti nel museo con repliche di età romana di sculture greche attribuite a Fidia. La bellezza maschile divinizzata è protagonista nella sala dove si confrontano il canone neoclassico del Palamede di Canova e la Testa di Apollo tipo “Kassel” dalla collezione Farnese, che lo scultore ebbe modo di conoscere fin dal suo arrivo a Roma, quando studiò la famosa figura dell’Ercole Farnese.
Antonio Canova, la Musa Tersicore, Villa Carlotta. Courtesy Villa Carlotta
I prossimi appuntamenti del Museo Correr
Dopo la lectio magistralis di Giuseppe Pavanello, il Museo Correr, che conserva opere sublimi come Orfeo ed Euridice, il giovanile Dedalo e Icaro, oltre a un importante nucleo di disegni autografi, celebra Canova con due attesi appuntamenti.
Dal 29 ottobre la mostra Canova e Venezia 1822 – 2022. Fotografie di Fabio Zonta sfodera gli scatti del fotografo bassanese che presentano Canova attraverso la lente contemporanea delle sue straordinarie fotografie. Le immagini mostrano le sculture di Canova cogliendone l’essenza e traghettando il suo genio artistico in un contesto contemporaneo attraverso una fotografia che diventa strumento di interpretazione, diventando essa stessa opera d’arte. Al pari della “carne viva” delle sublimi sculture di Canova, la forza del chiaro- scuro sentenzia il potere dell’immagine di Zonta, che sembra rubare la linfa vitale da quella “carne viva”.
Sempre dal 29 ottobre al Museo Correr saranno esposte le medaglie canoviane tratte dal medagliere del museo.
Leggi anche:
• Canova in Umbria: una storia da riscoprire
Si trovava a Venezia di passaggio, dopo essersi recato a seguire i lavori del tempio di Possagno, allora in costruzione, prima di fare ritorno a Roma in grande fretta. E fu una fortuna, perché morire a Venezia significò un sontuosissimo corteo d’acqua e la sepoltura a Possagno dopo un pomposo funerale celebrato il 25 ottobre 1822.
La città tutta pianse “il gran Canova” come l'ultimo suo grande artista - la cui arte sublime aveva offerto al mondo immortali icone di bellezza assoluta - il collezionista appassionato che, con argute doti diplomatiche, era riuscito a riportare a casa il bottino d'arte depredato dai napoleonici.
E così, a due secoli di distanza, lo scultore che Roberto Longhi considerava “nato morto” è più vivo che mai con la sua materia vibrante. Il giovane proveniente da una famiglia di scalpellini, che conosceva l’inglese e il latino, che fece apprendistato a Venezia per trasferirsi a Roma nel 1779 per stregare oggi con i suoi ideali anche l’universo digital-pop attraverso le rivisitazioni di artisti e fotografi contemporanei, da Luigi Spina ad Aurelio Amendola, non solo vantava come committenti Napoleone, i Papi, gli Asburgo, i Borbone e la nobiltà russa, ma riuscì a riportare in terra eroi e divinità. E lo fece con il metodo dei chiodini fissati al gesso che sembra anticipare la riproducibilità tecnica del moderno design.
A distanza di duecento anni da quella morte i musei ricordano il grande genio neoclassico che trasfigurò nel marmo la sua epoca, con alcuni appuntamenti da non perdere.
Tempio di Canova, Possagno (Tv)
Un francobollo e un concerto per Canova. Le celebrazioni a Possagno
Canova non dimenticò mai la sua città natale, Possagno, che ne custodisce l’eredità storica e artistica nel Museo Gypsotheca Antonio Canova e nel Tempio che lo scultore donò alla sua comunità d’origine e dove oggi riposa.
Oggi, giovedì 13 ottobre, lo scultore sarà ricordato con una messa al Tempio canoviano, con l’apertura straordinaria del Museo Gypsotheca, con la presentazione del francobollo emesso raffigurante il capolavoro La Pace e della moneta coniata per il bicentenario della sua morte, e con un concerto al tempio canoviano, a ingresso libero.
Domenica 16 ottobre alle 12.30 la restituzione della Casa natale di Canova, dopo i lavori di restauro e di riqualificazione, precederà la Lectio Magistralis di Vittorio Sgarbi presso il Tempio canoviano e la proiezione del video Canova, la sua musica e la sua danza, realizzato in collaborazione con Contemplazioni e Luca Giardini.
Fino all’8 gennaio la Gypsotheca continua ad accogliere la mostra Canova e il dolore. La stele Mellerio. Ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso, con la direzione artistica di Contemplazioni, la mostra trova il suo apice nella ricomposizione, per la prima volta dal loro smembramento, dei due monumenti Mellerio, voluti dal conte Giacomo Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta Castelbarco, dopo aver visitato lo studio romano dell’artista. Il percorso abbraccia anche alcuni disegni di Canova inediti, il taccuino canoviano di Possagno, esposto al pubblico per la prima volta dopo il restauro da parte del Museo Canova, e i disegni di Felice Giani e della sua cerchia, in prestito dal Museo del Prado ed esposti per la prima volta in questa sede.
Antonio Canova, Cenotafio della Contessa Elisabetta Mellerio, marmo, Palermo | Foto: © Filippo Guerra / Otium (otium.it)
Canova, genio europeo, si svela a Bassano
L’uomo Canova, il collezionista, il diplomatico, il “viaggiatore” instancabile che dall’Italia raggiunse le grandi corti d’Europa, è al centro della grande mostra Io, Canova. Genio europeo, pronta ad aprire ai visitatori dal 15 ottobre al 26 febbraio ai Musei civici di Bassano del Grappa. Protagonista di un periodo di grandi stravolgimenti storici e politici, tra guerre e rivoluzioni che cambiarono il volto dell’Europa, il maestro, ribattezzato dai contemporanei “il nuovo Fidia”, regalò al mondo la speranza nel futuro attraverso la creazione di un’arte in perfetto equilibrio tra reale e ideale, avvicinando l’uomo al mito e ispirando azioni e sentimenti di armonia e di pace.
Curata da Giuseppe Pavanello e Mario Guderzo con la direzione scientifica di Barbara Guidi, organizzata dai Musei Civici di Bassano del Grappa, la mostra intesse un racconto per immagini che, al ricco patrimonio artistico di Canova presente a Bassano, custode di uno dei fondi più ampi e importanti al mondo per lo studio e la conoscenza del grande scultore, affianca prestiti nazionali e internazionali. Il marmo della Principessa Leopoldina Esterhazy Liechtenstein dialogherà con il grande gesso della Religione dei Musei Vaticani, l’imponente Marte e Venere dalla Gypsotheca di Possagno, realizzato per Giorgio IV d’Inghilterra, con l’Endimione dormiente dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Antonio Canova, Principessa Leopoldina Esterhazy, 1805-1818, marmo, Esterhazy privatstiftung Schloss Esterhazy Historische Sammlungen
Non mancheranno i preziosi dipinti di Tiepolo e Moretto da Brescia appartenuti a Canova, o la Deposizione di Paolo Veronese, e la Fortuna di Guido Reni che lo stesso artista ricondusse in Italia nel 1815 grazie a una coraggiosa missione diplomatica. Al maestro, capace di attirare la benevolenza di tanti potenti, Ercole Consalvi, segretario di Stato dalla Santa Sede, aveva infatti affidato il complesso compito di riportare in Italia le opere trafugate dai francesi in seguito al Trattato di Tolentino del 1797. Impresa che Canova seppe condurre giocando d’astuzia e diplomazia. Così mentre Dominique Vivant Denon, direttore del Louvre dal 1802, difendeva i capolavori con le unghie e con i denti, Canova cercava il sostegno di Hamilton sottosegretario del ministro degli Esteri britannico, di Wellington e del cancelliere austriaco Principe di Metternich. Con l’aiuto di soldati austriaci e prussiani fece incursione al Louvre staccando dai muri e recuperando dalle sale buona parte delle opere reclamate dagli Stati pontifici. Il 25 ottobre 1815 un convoglio di 41 carri trainati da 200 cavalli con 249 opere lasciava Parigi alla volta dell’Italia, accolto dalle popolazioni locali in festa.
Ospite d’onore della mostra a Bassano è senza dubbio la Maddalena giacente. Il grande marmo riscoperto solo di recente - dopo quasi due secoli, e mai esposto prima in una mostra - sarà mostrato in tutta la sua struggente bellezza.
Antonio Canova, Maddalena giacente, Marmo, 1819-1822, United Kingdom, c/o Francis Outred Ltd Collezione privata
Canova a Perugia: un itinerario umbro
“Formano catena e collezione”. Con queste parole nel 1810 Antonio Canova cercava di dissuadere Napoleone dal sottrarre altri capolavori all’Italia, sottolineando l’importanza del legame che si stabilisce tra le opere e i loro luoghi di origine. Questo pensiero è il filo conduttore della mostra Al tempo di Canova. Un itinerario umbro, in corso a Perugia, tra il MUSA – Museo dell’Accademia di Belle Arti, e Palazzo Baldeschi al Corso.
Questa riflessione intorno ai “Canova umbri”, concepita come un viaggio nel tempo, sfoglia fino al 1° novembre oltre cento opere che raccontano “le arti sorelle” fiorite in un’epoca di grandi sconvolgimenti della storia.
Ma che rapporti ebbe Canova con l’Umbria? A San Gemini lo scultore fu proprietario di un palazzo con vasti possedimenti, dove intrecciava importanti relazioni con intellettuali e mecenati, in una comune visione dell’arte come educazione ai più alti valori estetici e civili. Inoltre fu proprio lo scultore a donare un significativo numero di gessi all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, con la quale intrattenne legami molto stretti. Oltre ai gessi perugini, con le iconiche Tre Grazie e il bassorilievo La danza dei figli di Alcinoo, si possono ammirare in mostra le opere lasciate all’Accademia da Giovanni Battista Sartori, fratellastro di Canova, con la monumentale Testa di cavallo. Nata come modello per il monumento equestre a Ferdinando I di Borbone - tra le ultime opere dell’artista - la scultura tesse un inedito confronto con il calco della testa del cavallo del Marco Aurelio, fatto eseguire da Canova proprio in quella occasione.
Antonio Canova, La danza dei figli di Alcinoo. Fondazione MUSA - Museo dell'Accademia di Belle Arti "Pietro Vannucci", Perugia
Fidia e Canova. Un confronto a Villa Carlotta
Considerato dai contemporanei il “novello Fidia”, Canova si confronta con il suo alter ego ateniese in una mostra in corso fino all’11 dicembre a Villa Carlotta, a Tremezzina. Nella scenografica cornice del lago di Como il percorso Canova, novello Fidia, a cura di Gianfranco Adornato, Maria Angela Previtera ed Elena Lissoni, fa dialogare le opere originali di Canova presenti nel museo con repliche di età romana di sculture greche attribuite a Fidia. La bellezza maschile divinizzata è protagonista nella sala dove si confrontano il canone neoclassico del Palamede di Canova e la Testa di Apollo tipo “Kassel” dalla collezione Farnese, che lo scultore ebbe modo di conoscere fin dal suo arrivo a Roma, quando studiò la famosa figura dell’Ercole Farnese.
Antonio Canova, la Musa Tersicore, Villa Carlotta. Courtesy Villa Carlotta
I prossimi appuntamenti del Museo Correr
Dopo la lectio magistralis di Giuseppe Pavanello, il Museo Correr, che conserva opere sublimi come Orfeo ed Euridice, il giovanile Dedalo e Icaro, oltre a un importante nucleo di disegni autografi, celebra Canova con due attesi appuntamenti.
Dal 29 ottobre la mostra Canova e Venezia 1822 – 2022. Fotografie di Fabio Zonta sfodera gli scatti del fotografo bassanese che presentano Canova attraverso la lente contemporanea delle sue straordinarie fotografie. Le immagini mostrano le sculture di Canova cogliendone l’essenza e traghettando il suo genio artistico in un contesto contemporaneo attraverso una fotografia che diventa strumento di interpretazione, diventando essa stessa opera d’arte. Al pari della “carne viva” delle sublimi sculture di Canova, la forza del chiaro- scuro sentenzia il potere dell’immagine di Zonta, che sembra rubare la linfa vitale da quella “carne viva”.
Sempre dal 29 ottobre al Museo Correr saranno esposte le medaglie canoviane tratte dal medagliere del museo.
Leggi anche:
• Canova in Umbria: una storia da riscoprire
Notizie
- Mondo - Dal 25 ottobre nei musei del Papa
I Musei Vaticani celebrano Canova. Una sala inedita e un percorso diffuso per "il principe degli scultori"
Napoli - Il 16 giugno la presentazione al Museo e Real Bosco di Capodimonte di NapoliAntonio Canova, l'uomo e l'artista nell'Epistolario a cura di Giuseppe Pavanello
Mondo - Alla National Gallery of Art dall’11 giugno al 9 ottobreIn principio era l'argilla. Antonio Canova protagonista di una grande mostra a Washington
Vicenza - Dal 15 ottobre al 26 febbraio al Museo Civico di Bassano del GrappaLa Maddalena giacente, l'ultimo capolavoro di Canova, ospite d'eccezione della grande mostra a Bassano dedicata al maestro
Como - Dal 24 settembre all’11 dicembre a TremezzoCanova e Fidia: a Villa Carlotta un incontro nel segno dell'antico
Mondo - Si decide stasera il destino di uno degli ultimi capolavori del maestroAll'asta da Christie's la Maddalena giacente di Canova
Vicenza - Dal 15 ottobre al 26 febbraio 2023 al Museo Civico di Bassano del GrappaL'altro volto di Canova, il genio europeo che insegnò al mondo la speranza
Perugia - Dal 6 luglio a PerugiaCanova in Umbria, una storia da riscoprire
Treviso - In mostra dal 23 giugno al Museo Gypsotheca di PossagnoRitrovata la Maddalena penitente, dipinto perduto di Canova
Firenze - A Firenze dall’11 maggio al 18 settembreSe l'arte trionfa sulla guerra. "La Pace di Kiev" di Antonio Canova ospite illustre a Palazzo Vecchio
Treviso - Fino al 5 novembre al Museo Gypsotheca Antonio CanovaCanova e il dolore. Le due stele Mellerio si incontrano a Possagno
Treviso - Dal 14 maggio al 25 settembre il Museo Bailo celebra la gloria del maestroUn Canova segreto si svela a Treviso
Il 7 luglio sarà battuto all'asta un capolavoro dell’ultimo CanovaQuella statua da giardino è di Canova! La Maddalena ritrovata va all'asta da Christie's
Treviso - Dal 12 marzo al 12 giugno al Museo Gypsotheca Antonio CanovaA Possagno Canova a tu per tu con la scultura contemporanea
Treviso - Dal 25 marzo al 26 giugno al Museo BailoNella primavera di Treviso brilla Antonio Canova
Trento - A Rovereto dal 17 dicembre al 18 aprileCanova tra innocenza e peccato. Al Mart un dialogo con i grandi fotografi del XX secolo
Vicenza - Dal 4 dicembre, per il bicentenario dell’artistaLa rinascita di Ebe: Canova in mostra ai Musei Civici di Bassano
Bologna - Dal 4 dicembre al 20 febbraioCanova e Bologna: le origini della Pinacoteca nazionale raccontate in una mostra
Vicenza - Gli appuntamenti per il bicentenario della morte dello scultoreIl 2022 dei Musei Civici di Bassano è nel segno di Canova
Treviso - Dal 1° maggio al Museo Gypsotheca Antonio Canova di PossagnoCaravaggio e Canova: un dialogo inedito nel segno della Maddalena
Le quattro versioni dell’opera dedicata alla dea della gioventùOde all'armonia: le Ebe di Antonio Canova, icone di grazia
Treviso - Protagonista di una mostra la statua sfregiata nell’estate 2020La rinascita di Paolina. Al via a Possagno le celebrazioni per i 200 anni di Canova
Treviso - Dal 19 marzo al 30 maggio al Museo Gypsotheca Antonio CanovaPaolina superstar alla Gypsotheca di Possagno. Una mostra ripercorre la storia del capolavoro di Canova
Treviso - Riapre il Museo Gypsotheca di PossagnoUn laboratorio di restauro nelle cucine di Canova
Treviso - Una scoperta al Museo Canova di Possagno, aspettando le celebrazioni del 2022Il Canova ''rivelato''. Un'opera misteriosa sotto l'Autoritratto come scultore
In attesa delle celebrazioni per i 200 anni dalla morte dello scultoreVerso il 2022, nel segno di Canova
Treviso - Giordano Passarella interverrà sulla scultura sfregiata di Antonio CanovaLa Paolina Borghese ferita potrà guarire. Ne parla il restauratore della Gypsotheca Canova
Treviso - Arte virtuale: appuntamento con l’esperto Francesco LeoneCanova e la danza in diretta dal Museo e Gypsotheca di Possagno
Alla scoperta del capolavoro del LouvreAmore e Psiche: la favola dell’anima secondo Canova
Roma - Zoom sul capolavoro della Galleria BorgheseLa bellezza secondo Canova: Paolina Borghese come Venere vincitrice
Mondo - Su un campione di oltre 500,000 ricerche negli ultimi 12 mesiCanova, Leonardo, Van Gogh e Frida superstar su ARTE.it
Milano - 150 opere, 17 sezioni: fino al 15 marzo a Gallerie d'ItaliaCanova e Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna
Roma - A Roma fino al 15 marzoL'eterna bellezza di Canova in mostra a Palazzo Braschi
Milano - Alla Galleria d'Arte Moderna dal 25 ottobre al 15 marzoI volti ideali di Antonio Canova presto alla GAM di Milano
Massa-Carrara - Canova e Carrara in mostra al CARMICanova e Carrara in mostra al CARMI
Napoli - Al Museo Archeologico Nazionale numeri da record per "Canova e l'antico"A Napoli il trionfo è di Canova. Chiude con 300mila presenze la mostra al MANN
Napoli - A Napoli dal 6 maggio al 30 settembreCanova si racconta: al Museo e Real Bosco di Capodimonte un restauro in mostra
Mondo - La scultura del 1821 ritrae la terzogenita del duca di Ferrara Ercole II d’EsteIl busto di Lucrezia d'Este di Canova venduto all'asta per 2,5 milioni di euro
Napoli - Dietro le quinte della mostra evento di primaveraCanova e l'Antico: parla il direttore del MANN Paolo Giulierini
Napoli - A Napoli dal 28 marzo al 30 giugnoCanova protagonista assoluto della primavera al MANN
Treviso - Il 14 luglio l’anniversario della posa della prima pietraA Possagno per i 200 anni del Tempio canoviano
Terni - Fino al 6 gennaio a San Gemini, nell’ex Convento di Santa MaddalenaCanova vs Napoleone: Il tesoro ritrovato
Mondo - In primavera due grandi mostre targate MANN-ErmitageCanova e Pompei protagonisti a San Pietroburgo
Treviso - Torna a casa il gesso del George Washington"Rivoluzione Canova": da Possagno al grande schermo. Presto un film sull'artista, firmato ARTE.it
Treviso - Va al capo curatore della Frick Collection il Premio Allegrini 2018L’Arte di mostrare l’Arte: Xavier Salomon premiato per “Il George Washington di Canova”
Treviso - Alla Gypsotheca e Museo Antonio Canova dall’11 novembre al 28 aprileRitorna a Possagno il George Washington di Canova
Mondo - Venduto a Londra il Canova patriotticoIl Busto della Pace di Canova aggiudicato per 5.3 milioni di sterline
Venezia - Dal 16 giugno al 22 novembre alla Scuola Grande della MisericordiaDebutta a Venezia Magister Canova
Mondo - Il 4 luglio l’opera torna in pubblico a Londra dopo 200 anniPresto all’asta il Busto della Pace, capolavoro ritrovato di Canova
Roma - Intervista all'autore del romanzo dedicato allo scultoreL'ultima notte di Antonio Canova nel racconto di Gabriele Dadati
Tre le sedi espositive: The Frick Collection, il Consolato italiano e l’Istituto Italiano di CulturaNew York celebra il genio di Antonio Canova
Treviso - A 100 anni dai bombardamenti, al via il restauro del museo di PossagnoNuova vita alla Gypsotheca di Canova
Dal 23 maggio alla Frick Collection di New YorkXavier Salomon: quando Canova scolpì Washington
Treviso - Dal 22 maggio la statua di Washington sarà alla Frick CollectionCome ti porto Canova a New York, parola di Franca Coin
Treviso - Intervista a Mario Guderzo, direttore del Museo Canova di PossagnoIl Washington di Canova è pronto al decollo
Vicenza - Intervista al direttore Chiara CasarinAl Museo Civico di Bassano i duemila disegni di Canova "da sfogliare"
Treviso - Intervista al CEO del gruppo di AsoloNella Gipsoteca di Possagno, il Canova prende vita. La rivoluzione digitale firmata Asolana
Treviso - L'omaggio all'artista di Possagno"Infinito" Canova. Il trionfo di Paolina Borghese: novità al Museo di Possagno
FOTO
MOSTRE
- DAL 25/03/2022 AL 26/06/2022 Treviso | Museo Bailo
L’Ottocento svelato: da Canova al romanticismo storico
- DAL 14/05/2022 AL 25/09/2022 Treviso | Museo Bailo
Canova gloria trevigiana: dalla bellezza classica all’annuncio romantico
- DAL 12/03/2022 AL 12/06/2022 Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
Antonio Canova e la scultura contemporanea
- DAL 05/05/2022 AL 05/11/2022 Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
Canova e il dolore. Le stele Mellerio e il rinnovamento della rappresentazione sepolcrale
- DAL 11/05/2022 AL 18/09/2022 Firenze | Palazzo Vecchio
ANTONIO CANOVA. La pace di Kiev. L’arte vince sulla guerra
- DAL 17/12/2021 AL 18/04/2022 Rovereto | Mart Rovereto
Canova tra innocenza e peccato
- DAL 04/12/2021 AL 20/02/2022 Bologna | Pinacoteca Nazionale di Bologna
Antonio Canova e Bologna. Alle origini della Pinacoteca
- DAL 30/11/2019 AL 13/09/2020 Vicenza | Palladio Museum
Un architetto al tempo di Canova: Alessandro Papafava e la sua raccolta
- DAL 01/08/2019 AL 10/06/2020 Carrara | Villa Fabbricotti - Parco Padula
CANOVA - Il viaggio a Carrara
- DAL 25/10/2019 AL 28/06/2020 Milano | Gallerie d'Italia - Piazza Scala
Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna
- DAL 23/11/2019 AL 05/12/2019 Mantova | Galleria Arianna Sartori
Gianfranco Paulli (1948 - 2018): Lo spirito di Canova rinasce
- DAL 25/10/2019 AL 15/03/2020 Milano | GAM - Galleria d’Arte Moderna
Canova. I volti ideali
- DAL 09/10/2019 AL 21/06/2020 Roma | Museo di Roma
Canova. Eterna bellezza
- DAL 06/05/2019 AL 12/01/2020 Napoli | Museo e Real Bosco di Capodimonte
Canova, un restauro in mostra
- DAL 01/07/2019 AL 30/09/2019 Bibione - San Michele al Tagliamento | Delegazione Comunale
Canova Experience
- DAL 28/03/2019 AL 30/06/2019 Napoli | MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Canova e l'Antico
- DAL 28/03/2019 AL 30/06/2019 Napoli | Museo Archeologico Nazionale di Napoli
C+ by Magister: suggestioni immersive
- DAL 11/11/2018 AL 28/04/2019 Possagno | Gypsotheca e Museo Antonio Canova
Canova George Washington
- DAL 16/06/2018 AL 22/11/2018 Venezia | Scuola Grande della Misericordia
Magister Canova
- DAL 17/03/2018 AL 07/10/2018 Bologna | Collezioni Comunali d'Arte
Creti Canova Hayez. La nascita del gusto moderno tra '700 e '800 nelle Collezioni Comunali d'Arte
- DAL 23/05/2018 AL 23/09/2018 New York | Frick Collection
Canova’s George Washington
- DAL 29/09/2017 AL 08/07/2018 Venezia | Gallerie dell’Accademia
CANOVA, HAYEZ, CICOGNARA. L'Ultima gloria di Venezia
- DAL 05/11/2024 AL 05/11/2024 |