Padiglione della Repubblica Araba Siriana - Everybody admires Palmyra’s greatness
Dal 13 Maggio 2017 al 26 Novembre 2017
Venezia
Luogo: Ex-cinema Chiesa del Redentore
Indirizzo: Isola della Giudecca
Curatori: Emad Kashout
Sito ufficiale: http://www.labiennale.org
Dopo le partecipazioni del 2009 e del 2011, l’artista Franca Pisani sarà presente anche alla 57a Esposizione internazionale d’arte di Venezia, dal titolo “Viva Arte Viva”.
Dal 13 maggio fino al 26 novembre 2017 le opere dell’artista maremmana saranno visibili nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana allestito nell’ex-cinema Chiesa del Redentore, sull’isola della Giudecca.
Insieme a altri sette artisti, Franca Pisani sarà protagonista della mostra intitolata “Everybody admires Palmyra’s greatness”, curata del direttore del Museo di Damasco, Emad Kashout, già Commissario del Padiglione stesso.
La storia di Palmira costituisce un importante tassello in quella dell’umanità; preservarne la memoria e proteggerla per le generazioni presenti e future è un dovere per tutti e gli artisti operano da sempre con tenacia per difendere la civiltà e per far sì che, ancora una volta, tutti possano “ammirare la grandezza di Palmira”.
Con questo convincimento, la Pisani porta in Laguna quattro opere di recente realizzazione: la doppia versione de L’albero di pietra; un’opera dal titolo Tadmor in pergamena di grandi dimensioni; Archeosegno, scultura in marmo statuario - proveniente dalla cava del Monte Altissimo, sulle Alpi Apuane, scoperta da Michelangelo nel 1517 e che doveva servire per “cavare” i materiali per la facciata della Basilica di San Lorenzo a Firenze – realizzata con una tecnica innovativa grazie alla quale il materiale lapideo pare perdere la sua naturale rigidità per assumere forme di impensabile morbidezza.
IL TEMA
La scelta di dedicare un’esposizione al sito archeologico tra i più famosi del Medio Oriente, ma anche tra i più vandalizzati dagli scontri che da anni oppongono diverse fazioni in quell’area geografica, si innesta nella volontà di omaggiare la sua indiscussa gloria nel passato e perché non si dimentichi il suo profondo respiro artistico nella nostra quotidianità.
Il tema della mostra è l’evoluzione ed il confronto di artisti siriani ed internazionali come Franca Pisani. Il cambiamento del mondo artistico e contemporaneo, nel confronto delle diversità per scoprire che l’arte è oltre le barriere e le frontiere. Il simbolo di tutto ciò è il tributo alla città di Palmira uno dei più importanti siti archeologici del Medio Oriente. La storia di Palmira è un importante messaggio, è la storia dell'uomo, è un dovere preservarne la memoria archeologica per le generazioni future. L’arte di Franca Pisani si concretizza nella dimensione primordiale del segno che unisce tutte le culture del mondo che nascono proprio in Medio Oriente in Mesopotamia, un mito, l’aldilà dal mondo reale, la geografia degli dei e quella degli uomini. Palmira, chiamata la Sposa del Deserto, fu una delle più importanti città della Siria, fiorì come città carovaniera. La regina di Palmira, Zelmira, si sottrasse al controllo di Roma e fu dolorosamente sconfitta dall’imperatore romano Aureliano.
LE OPERE DI FRANCA PISANI IN MOSTRA
Dopo le partecipazioni del 2009 (nel Padiglione della Repubblica Araba di Siria) e del 2011 (nel Padiglione Italia), Franca Pisani torna in Laguna come invitata alla 57a Esposizione internazionale d’arte di Venezia; nell’ex-cinema Chiesa del Redentore, alla Giudecca, l’artista esporrà quattro opere.
Tadmor è un’opera in pergamena che traccia l’alfabeto archeologico della città di Palmira; è composto da otto tele che misurano ognuna 100x150 centimetri che creano una magica installazione di 3x4 metri.
Realizzata in marmo statuario del monte Altissimo, sulle Alpi Apuane, e nata nei laboratori dell’Henraux, la scultura Archeosegno misura 140x90x40 centimetri da terra. Il raccordo fra la scultura classica, quella di Palmira, con la sperimentazione di Archeosegno è il tema lapideo, l’arte marmorea classica,che trova un segno nuovo, inedito, contemporaneo in questa opera.
Franca Pisani esporrà alla Giudecca anche due dei quattro Alberi di pietra recentemente realizzati e che costituiscono un’installazione del linguaggio e la ricerca dei temi antropologici che collegano mito e inconscio. Il primo Albero di pietra è composto da quercia e marmo rosso di Francia, ed è alto 2,20 metri; il secondo, in quercia e Portoro (marmo pregiato di Liguria), è alto sempre 2,20 metri.
“Le opere che ho deciso di esporre nel Padiglione della Repubblica Araba di Siria afferma Franca Pisani – rappresentano un viaggio nelle memorie primordiali dell’uomo, dove radici e rinascita sono frontiere di una continua evoluzione, per riappropriarsi dell’arte che supera il vincolo generazionale e abbatte le distanze ideologiche”.
Franca Pisani nasce a Grosseto nel 1956 da una famiglia di artiste. A nove anni frequenta lo studio dello scultore e pittore Alessio Sozzi. Dopo la maturità artistica si trasferisce a Bologna per approfondire gli studi d’arte alla facoltà di lettere D.A.M.S., diretta da Umberto Eco. Conosce e frequenta Ketty La Rocca, artista inserita nel panorama delle avanguardie artistiche internazionali, che la mette in contatto con Eugenio Miccini, fondatore del Movimento “Poesia Visiva”. Questi porta nei musei e nelle università di tutto il mondo la creazione di Franca Pisani del 1976 Album Operozio.
Nel 1977 viene invitata all’inaugurazione del Centre Pompidou dal direttore Pontus Hulten, all’interno del programma su larga scala di scambio artistico culturale, come esporre negli spazi del museo il Salotto di Geltrude Stein, film, poster, performance e Poesia Visiva cioè Album Operozio.
Da quel momento prenderà il via un lungo percorso di esposizioni, tuttora in continua evoluzione, sulla spinta dell’urgenza di sperimentare il suo coerente indirizzo concettuale.
Franca Pisani così espone nel Museo Marino Marini (2008), due volte alla Biennale di Venezia (2009 e 2011), nel Museo Hamburger Bahnhof di Berlino (2013), nella mostra “Dietrofront” alle Reali Poste degli Uffizi (2014), nella mostra “Archeofuturo” nel Museo d'Arte Contemporanea di Palazzo Collicola a Spoleto (2014), partecipa a “Settantotto Ritratti” in pergamena per il libro donnArchitettura (2014), dona il proprio Autoritratto alla Galleria degli Uffizi che entra a far parte della relativa, unica collezione (2015), espone all’Expo Milano nel padiglione della Toscana e nel padiglione del Principato di Monaco (2015), espone alla mostra “Desdemona” nel Palazzo di Giustizia di Firenze (2015) e alla Mostra dell’Istituto Italiano di Cultura a Vienna (2017).
Da un anno vive e lavora a Pietrasanta.
UTILITIES
La mostra “Everybody admires Palmyra’s greatness” si terrà dal 13 maggio al 26 novembre 2017 nell’ex-cinema Cinema Chiesa del Redentore, sull’Isola della Giudecca, ed è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 11 alle ore 17; chiusa di lunedì (eccetto il 15 di maggio, il 14 di agosto, il 4 settembre, il 30 ottobre e il 20 novembre).
Le preview sono previste il 10, l’11 e il 12 maggio dalle ore 11 alle ore 17.
Il vernissage del Padiglione è in programma venerdì 12 maggio 2017 alle ore 18.30.
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