Julius Evola. Lo spirituale nell’arte
![Julius Evola, Five o'clock tea, 1917-1918, olio su tela, 96x91 cm. Fondazione Brescia Musei Julius Evola, Five o'clock tea, 1917-1918, olio su tela, 96x91 cm. Fondazione Brescia Musei](http://www.arte.it/foto/600x450/b8/129399-julius-evola-five-o-clock-tea-1917-1918-olio-su-tela-96-x-91-cm-fondazione-brescia-musei.jpg)
Julius Evola, Five o'clock tea, 1917-1918, olio su tela, 96x91 cm. Fondazione Brescia Musei
Dal 15 Maggio 2022 al 18 Settembre 2022
Rovereto | Trento
Luogo: Mart Rovereto
Indirizzo: Corso Bettini 43
Orari: Mart-Dom 10-18. Venerdì 10-21. Lunedì chiuso
Curatori: Beatrice Avanzi e Giorgio Calcara. Da un’idea di Vittorio Sgarbi
Costo del biglietto: Intero 11 €, ridotto 7 € (biglietto unico per tutte le mostre in corso)
Telefono per informazioni: 800 397760
Sito ufficiale: http://www.mart.tn.it
Il Mart dedica una mostra a Julius Evola (1898 - 1974), pittore e filosofo romano che partecipò attivamente all’Avanguardia italiana.
Figura poliedrica, Evola visse una breva stagione artistica tra il 1915 e il 1922. Dopo un primo periodo futurista, l’artista prese le distanze dal movimento che definì “una sorta di slancio vitale del tutto sprovvisto di una dimensione interiore” e si avvicinò a Tristan Tzara e alle poetiche del Dadaismo, reinterpretato come “astrattismo mistico”. Presto abbandonò la pittura, intesa come esperienza iniziatica, per dedicarsi alla filosofia, all’esoterismo, a dottrine orientali, ermetiche, alchemiche. La sua produzione pittorica, limitata ma significativa, è testimonianza di una profonda tensione spirituale. Al Mart un nucleo di dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private offre per la prima volta una visione di inedita complessità e ricchezza sull’artista.
Figura poliedrica, Evola visse una breva stagione artistica tra il 1915 e il 1922. Dopo un primo periodo futurista, l’artista prese le distanze dal movimento che definì “una sorta di slancio vitale del tutto sprovvisto di una dimensione interiore” e si avvicinò a Tristan Tzara e alle poetiche del Dadaismo, reinterpretato come “astrattismo mistico”. Presto abbandonò la pittura, intesa come esperienza iniziatica, per dedicarsi alla filosofia, all’esoterismo, a dottrine orientali, ermetiche, alchemiche. La sua produzione pittorica, limitata ma significativa, è testimonianza di una profonda tensione spirituale. Al Mart un nucleo di dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private offre per la prima volta una visione di inedita complessità e ricchezza sull’artista.
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