Cura. Racconti fotografici sulla Città della Salute
Dal 22 Gennaio 2018 al 28 Gennaio 2018
Torino
Luogo: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Indirizzo: via delle Rosine 18
Enti promotori:
- Patrocinio di regione Piemonte
- Torino Metropoli - Città metropolitana di Torino
- Città di Torino
Protagonista della mostra fotografica realizzata dall’Istituto Europeo di Design in collaborazione con Roche, che verrà inaugurata lunedì 19 febbraio 2018 presso il Palazzo della Regione Piemonte, è la Città della Salute e della Scienza di Torino.
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (via delle Rosine 18, Torino) ospiterà nella Project Room un abstract della Mostra. All’interno del luogo che meglio rappresenta e può sancire il passaggio dei fotografi da studenti a professionisti, saranno esposte, dal 23 al 28 gennaio 2018, 14 installazioni fotografiche di grande formato che raccontano i reparti della Città della Salute. Inaugurazione lunedì 22 gennaio ore 18.
Il lavoro esposto è frutto del progetto di tesi dei nove studenti del Corso di Fotografia dello IED, diplomati nel luglio 2017. Gli studenti, insieme alla Coordinatrice del Corso Bruna Biamino, che li ha guidati durante tutto l’iter progettuale, e insieme ai docenti Antonio La Grotta, Francesca Cirilli e Andrea Guermani, hanno lavorato per documentare e raccontare la buona sanità pubblica torinese.
Focus dell’indagine: Città della Salute, il più grande polo sanitario nazionale, esempio di Sanità eccellente. I ragazzi hanno vissuto per sei mesi tra i corridoi e nei reparti delle strutture oggetto dell’indagine (Breast Unit, Centro Nascite Sant’Anna, Centro Oncologico e Ematologico Subalpino, Centro Trapianti, Dental School, Endocrinologia, Farmacia, Isola Margherita del Regina Margherita, Neonatologia Sant’Anna, Ospedalizzazione Domiciliare, Pronto Soccorso, Radioterapia, Rianimazione, Unità Spinale CTO), vivendo con i pazienti e con il personale sanitario, per entrare nel cuore della narrazione e restituire al pubblico immagini emblematiche in grado non solo di raccontare una storia ma anche di emozionare e di testimoniare un’informazione oggettiva sulla buona sanità pubblica.
“Il progetto Cura va oltre la conferma del modo in cui IED interpreta la relazione diretta tra design e arti visive - dichiara Riccardo Balbo, Direttore accademico IED Italia - sottolinea infatti quanto un Istituto come il nostro abbia il dovere di comunicare e sensibilizzare la collettività su valori e problemi. Per la prima volta un istituto privato di alta formazione si offre al servizio della comunità, per raccontare con le immagini una realtà delicata e complessa, mettendo a disposizione la sua intera struttura organizzativa. Il lavoro sul campo di diplomandi e docenti è stato un progetto sinergico che ha restituito loro un’esperienza unica e irripetibile”.
“Siamo orgogliosi di accogliere l’anteprima della mostra degli studenti dello IED, un’eccellenza internazionale di alta specializzazione, con la quale collaboriamo fin dalla nascita della nostra Fondazione - dichiara Walter Guadagni, Direttore di CAMERA. La formazione qualificata e l’educazione all’immagine sono tra le priorità assolute di CAMERA, sviluppate nel corso dell’anno con workshop, incontri a tema, laboratori per le scuole e per bambini e famiglie. Siamo dunque lieti di collaborare a questa presentazione nella nostra Project Room, per mostrare alla cittadinanza i risultati del lavoro degli studenti del Corso di Fotografia dello IED su un tema importante e sensibile come la buona sanità torinese. Ci auguriamo che questo sia solo il primo di tanti passi che faremo insieme allo IED e ai suoi studenti”.
I reportage realizzati non pretendono di essere un documento esaustivo su Città della Salute, ma individuano una serie di case history, dando allo stesso tempo spazio a quelle realtà non misurabili che sono il vero motore di queste strutture ospedaliere e che hanno a che fare con la dimensione umana e il rapporto tra medico e paziente. In questa ottica, la scelta dei reparti di cura, se pur basata sull’eccellenza professionale, risponde alla sensibilità personale e artistica del fotografo: le immagini proposte cercano, infatti, di dare volto e forma visibile all’aspetto immateriale che permea e dirige ogni azione ed esperienza fra quelle mura.
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