Avish Khebrehzadeh. Where Do We Go From Here?
Dal 06 Novembre 2013 al 07 Dicembre 2013
Torino
Luogo: Videoteca GAM
Indirizzo: via Magenta 31
Orari: da martedì a sabato 10 - 18
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 4429597
E-Mail info: videotecagam@comune.torino.it
Sito ufficiale: http://www.gamtorino.it
La Videoteca GAM presenta martedì 5 novembre alle 18.30 l’installazione video di Avish Khebrehzadeh, Where Do We Go From Here?
L’opera, realizzata nel 2011, si compone di un’animazione proiettata su una superficie di sale disposto a cerchio sul pavimento della Videoteca. Nel centro del cerchio di sale illuminato dal fascio della proiezione è posta una ciotola di porcellana in cui nuota un pesce rosso che appare come il nucleo vitale e liquido del cosmo. La superficie salina è accarezzata dall’ombra proiettata da un aeroplanino che sorvola terre e mari in un continuo viaggio ciclico attorno all’orbe.
Insieme all’installazione video la Videoteca presenterà la serie di disegni He ridiculed, he mocked, he transformed del 2012, acquisiti per le collezioni GAM grazie alla Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea.
Nel video come nel disegno l’artista ci spinge a considerare la natura effimera delle sue epifanie, il loro emergere da un liquido amniotico – la ciotola d’acqua al centro del cosmo o il bianco trasparente della carta velina su cui disegna – e il loro tornare a dileguarsi in profondità. Il significato e la intelligibilità delle immagini create dall’artista iraniana devono essere afferrati nel loro affiorare, nel subitaneo salire, solo per un breve istante, in superficie.
All’incontro, che si svolge presso la Videoteca della GAM sarà presente l’artista. L’opera resterà in visione negli spazi della videoteca fino al 7 dicembre. L’incontro è reso possibile grazie al supporto della Galleria Sprovieri di Londra.
Avish Khebrehzadeh
Nata a Teheran in Iran nel 1969, Avish Khebrehzadeh ha vissuto in Madagascar, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti. L’esperienza dell’emigrazione è intessuta nei suoi lavori, dai quale emerge un sensibile senso di dislocazione e uno straniamento di natura fiabesca. Le sue opere sono conservate in importanti collezioni tra cui la GAM di Torino, il MONA in Tasmania (Australia), il MACRO di Roma, il MAXXI di Roma e la Corcoran Gallery of Art di Washington DC. Khebrehzadeh ha partecipato a Biennali come la Santa Fe Biennial (2010), la Liverpool Biennial (2008), la 50a Biennale di Venezia (2003) in occasione della quale ha vinto il Young Italian Artist Award.
L’opera, realizzata nel 2011, si compone di un’animazione proiettata su una superficie di sale disposto a cerchio sul pavimento della Videoteca. Nel centro del cerchio di sale illuminato dal fascio della proiezione è posta una ciotola di porcellana in cui nuota un pesce rosso che appare come il nucleo vitale e liquido del cosmo. La superficie salina è accarezzata dall’ombra proiettata da un aeroplanino che sorvola terre e mari in un continuo viaggio ciclico attorno all’orbe.
Insieme all’installazione video la Videoteca presenterà la serie di disegni He ridiculed, he mocked, he transformed del 2012, acquisiti per le collezioni GAM grazie alla Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea.
Nel video come nel disegno l’artista ci spinge a considerare la natura effimera delle sue epifanie, il loro emergere da un liquido amniotico – la ciotola d’acqua al centro del cosmo o il bianco trasparente della carta velina su cui disegna – e il loro tornare a dileguarsi in profondità. Il significato e la intelligibilità delle immagini create dall’artista iraniana devono essere afferrati nel loro affiorare, nel subitaneo salire, solo per un breve istante, in superficie.
All’incontro, che si svolge presso la Videoteca della GAM sarà presente l’artista. L’opera resterà in visione negli spazi della videoteca fino al 7 dicembre. L’incontro è reso possibile grazie al supporto della Galleria Sprovieri di Londra.
Avish Khebrehzadeh
Nata a Teheran in Iran nel 1969, Avish Khebrehzadeh ha vissuto in Madagascar, Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti. L’esperienza dell’emigrazione è intessuta nei suoi lavori, dai quale emerge un sensibile senso di dislocazione e uno straniamento di natura fiabesca. Le sue opere sono conservate in importanti collezioni tra cui la GAM di Torino, il MONA in Tasmania (Australia), il MACRO di Roma, il MAXXI di Roma e la Corcoran Gallery of Art di Washington DC. Khebrehzadeh ha partecipato a Biennali come la Santa Fe Biennial (2010), la Liverpool Biennial (2008), la 50a Biennale di Venezia (2003) in occasione della quale ha vinto il Young Italian Artist Award.
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