Riapertura Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga
Dal 03 Ottobre 2020 al 01 Gennaio 2021
Castelnuovo Berardenga | Siena
Luogo: Museo del Paesaggio
Indirizzo: via del Chianti 61
Orari: martedì, mercoledì, giovedì e domenica dalle ore 10 alle ore 13; venerdì e sabato dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 19. Per programmare una visita, si consiglia di contattare il museo, negli orari di apertura, al numero 0577-351337 oppure all’indirizzo di posta elettronica museo@comune.castelnuovo.si.it
Enti promotori:
- Comune di Castelnuovo Berardenga
Costo del biglietto: ingresso gratuito. Per la fruizione dell’opera sonora di Luca Pancrazzi installata alla Torre Civica è necessaria la prenotazione contattando il Museo del Paesaggio
Nuovi spazi e allestimenti accoglieranno da sabato 3 ottobre i visitatori del Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena e nel cuore del Chianti senese, ospitato dal 1999 in un edificio di fine Ottocento utilizzato fino a pochi decenni fa come mattatoio pubblico.
La riqualificazione della struttura è stata promossa per aggiornarne i contenuti e coinvolgere i visitatori in maniera più interattiva puntando su contributi audio e video fruibili e accessibili da tutti. L’intervento è frutto di un lavoro biennale portato avanti dall’amministrazione comunale di Castelnuovo Berardenga con il contributo di Gal Leader Siena, Regione Toscana e Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con la collaborazione della Fondazione Musei Senesi e dell’Università di Siena. L’inaugurazione è fissata per le ore 16.
Il nuovo allestimento del Museo del Paesaggio - progettato dall'architetto Lorenzo Greppi e associati di Firenze e dallo studio Architetti Nepi, Terrosi e Barbetti di Siena con la direzione scientifica di Valentina Lusini - è incentrato sulle trasformazioni delle concezioni del mondo, dei modi di vita e di lavoro che rimandano a tradizioni, estetiche, usi abitativi e interazioni tra fattori ambientali e pratiche sociali.
Un museo aperto a tutti e vicino al territorio. La veste comunicativa è totalmente rinnovata, accessibile a tutti e interattiva e propone una serie di applicativi multimediali derivati da oggetti d’uso quotidiano - quali una finestra, un tavolo, una madia, un binocolo - che illustrano e accompagnano il visitatore a scoprire da vicino gli aspetti economici e antropici del paesaggio, la storia dei paesaggi agrari e della Mezzadria, le lotte contadine, i mutamenti nelle modalità di coltivazione agricola, allevamento e alimentazione che hanno influito sulla conformazione del territorio e sugli stili di consumo.
Il Museo del Paesaggio, inoltre, è attrezzato con dispositivi mobili per approfondire il rapporto tra paesaggio, arte, architettura e letteratura e presenta anche una postazione olfattiva, una sezione didattica e uno spazio in cui sarà possibile degustare vini locali nell'ottica di conoscenza e promozione del territorio e delle sue eccellenze. La visita è arricchita e completata dall’area di consultazione dedicata all’Archivio della Memoria, che raccoglie testimonianze e documenti sulla storia e lo sviluppo del paesaggio chiantigiano.
Paesaggio, arte e cultura. Una sezione specifica è dedicata alle esposizioni temporanee, con una particolare attenzione al contemporaneo. In occasione dell’inaugurazione fissata per sabato 3 ottobre, questa sezione ospiterà Paesaggio Ciclico Variato, la mostra monografica di Luca Pancrazzi curata da Michela Eremita, che proporrà una serie di opere su carta, dipinti di piccola dimensione e sculture che presentano una visione puntuale e particolare del lavoro dell’artista in una narrazione che, inserita nei piccoli spazi del museo, acquisisce un taglio intimo e di grande intensità espressiva. Spazi urbani, ambienti naturali, luoghi reali e immaginari, talvolta concepiti metafisicamente, saranno, infatti, illustrati attraverso un susseguirsi di domande sull’esperienza soggettiva del situarsi, sul senso della visibilità, sull’artificio e sul rapporto fra uomo e natura.
La mostra sarà visitabile fino al 1° gennaio 2021 e proporrà una seconda tappa, inedita e site-specific, nella Torre Civica che si trova nel centro storico di Castelnuovo Berardenga. Qui sarà possibile ascoltare un’installazione sonora originale, intitolata Piove o no?, che è il risultato del montaggio di paesaggi acustici registrati per le vie del paese castelnovino ed elaborate dall’artista con il compositore Mirko Zambelli, del Conservatorio di Milano, con la collaborazione del Teatro Comunale Vittorio Alfieri e della Scuola di Musica di Castelnuovo Berardenga. L’esposizione conta sul contributo di Gal Leader Siena, Regione Toscana, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Comune di Castelnuovo Berardenga.
Il Museo dalla nascita a oggi. L’idea di realizzare un Museo del Paesaggio risale agli anni Ottanta, quando l’amministrazione provinciale di Siena avviò un progetto di sistema museale diffuso. Castelnuovo Berardenga, situato fra le colline del Chianti e le Crete senesi, due aree tra le più note e visitate delle Terre di Siena per la peculiarità paesaggistica, lo rese sede ideale per ospitare il Museo del paesaggio. Il primo progetto di allestimento, curato dai geografi Bruno Vecchio e Cristina Capineri, concepì la struttura come un percorso in cui prevaleva la vocazione didattica, con l’obiettivo di comunicare la nozione di paesaggio attraverso prospettive diverse: dalla filosofia alla storia dell’arte, dalla geografia all’antropologia, dall’economia alla letteratura fino al cinema e all’architettura. Nel corso degli anni, grazie alla collaborazione con gli antropologi dell’Università di Siena e all’iniziativa della direttrice Sandra Becucci, lei stessa antropologa di scuola senese, il Museo ha promosso modelli diversi di rappresentazione del paesaggio puntando sui suoi aspetti ambientali, estetici e sociali, prima di avviare la riqualificazione che ha preso forma negli ultimi mesi.
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