Santo Alligo. Antologica 1960-2014

© Galleria L’Opera | Santo Alligo, Terracotta dipinta, 2014. Acrilico, Smalto | Painted terracotta, Acrylic, Enamel, 120x80 cm
Dal 10 Aprile 2014 al 10 Maggio 2014
Roma
Luogo: Galleria l’Opera
Indirizzo: via di Monserrato 40
Orari: da martedì a sabato 15-20; lunedì e mattina su appuntamento
Telefono per informazioni: +39 06 68802469
E-Mail info: info@gallerialopera.com
Sito ufficiale: http://www.gallerialopera.com
La Galleria l’Opera è lieta di proporre la mostra personale dedicata alle opere di Santo Alligo. Scultore, pittore, grafico, bibliofilo, esperto d'illustrazione, Alligo vive e lavora a Torino e presenta per la prima volta nella capitale una mostra a carattere antologico sulla sua produzione artistica.
Nell'arco di quarant'anni circa l'artista ha prodotto opere diverse per tecnica, carattere e risultato ma accumunate da una vivida fantasia e dall'innata capacità di osservazione delle cose. Caratteristiche che hanno prodotto un'opera variegata ma audace nel modo di porsi diretto, privo di complicazioni concettuali. La semplicità, mai banale, e all'origine di questa forza espressiva che ha, com'è stato scritto da Vittorio Sgarbi in occasione di una recentemente mostra torinese, "il sapore di buono... senza finzioni e mediazioni".
La mostra presenterà una serie di sorprendenti ritratti dedicati ad amici e parenti eseguiti tra gli anni Sessanta e Settanta, alcuni bronzi e legni di notevole impatto visivo, tele e disegni eseguiti con uno
spiccato senso dell'ironia e del paradosso, una cospicua serie di terrecotte di gusto pop ma in una declinazione nostrana mista di raffinatezze e rusticità.
Con disinvoltura Alligo cambia mezzi, materiali e registro espressivo restando tuttavia coerente alle proprie passioni, al proprio gusto, a un modo di essere impetuoso ma genuino che crediamo il pubblico possa apprezzare.
Santo Alligo nasce a Roccalumera, in provincia di Messina, nel 1948. Nel 1953 si trasferisce a Torino con la famiglia. Ben presto mostra spiccate capacità creative e inizia a frequentare la Civica Scuola d'Arte Ceramica. Questo inizio trova una continuità grazie a Gilberto Zorio che lo indirizza all'atelier della ceramista Anna Maria Carusi, dove trascorrerà alcuni anni completando un apprendistato sulla tecnica della creta applicata anche a sculture di grandi dimensioni. Dopo una serie di occupazioni modeste, ma che gli consentono di essere indipendente, trova impiego presso la più prestigiosa agenzia pubblicitaria d'Italia: lo studio Armando Testa. Qui, nel 1967, scolpì nel poliuretano espanso il celebre Pippo, l'ippopotamo della pubblicità. Seguirono altri lavori importanti, ideati per Testa e poi per una seconda agenzia, ai quali si accompagnarono con sempre maggiore frequenza bronzi, terrecotte, dipinti, illustrazioni nati dalla personale e libera ispirazione creativa. In una parte di questa produzione privata il linguaggio della pubblicità, permutato in quello artistico, appare stravolto in ordine di finalità e risulta rigenerato in una combinazione estetica attraente.
Semplicità e immediatezza diventano le parole d'ordine dell'Alligo artista che intanto si afferma come bibliofilo accanito e soprattutto come esperto, a livello nazionale, sulla storia dell'illustrazione internazionale, argomento sul quale scrive numerosi saggi alcuni dei quali meritori di aver fatto conoscere, per primi, grandi illustratori stranieri misconosciuti nel nostro paese. A queste attività si è venuta a sommare quella di giornalista specializzato nel mondo dell'editoria e dell'illustrazione e, in questa veste, pubblica su "La Stampa" e su "Il sole 24 Ore".
Nell'arco di quarant'anni circa l'artista ha prodotto opere diverse per tecnica, carattere e risultato ma accumunate da una vivida fantasia e dall'innata capacità di osservazione delle cose. Caratteristiche che hanno prodotto un'opera variegata ma audace nel modo di porsi diretto, privo di complicazioni concettuali. La semplicità, mai banale, e all'origine di questa forza espressiva che ha, com'è stato scritto da Vittorio Sgarbi in occasione di una recentemente mostra torinese, "il sapore di buono... senza finzioni e mediazioni".
La mostra presenterà una serie di sorprendenti ritratti dedicati ad amici e parenti eseguiti tra gli anni Sessanta e Settanta, alcuni bronzi e legni di notevole impatto visivo, tele e disegni eseguiti con uno
spiccato senso dell'ironia e del paradosso, una cospicua serie di terrecotte di gusto pop ma in una declinazione nostrana mista di raffinatezze e rusticità.
Con disinvoltura Alligo cambia mezzi, materiali e registro espressivo restando tuttavia coerente alle proprie passioni, al proprio gusto, a un modo di essere impetuoso ma genuino che crediamo il pubblico possa apprezzare.
Santo Alligo nasce a Roccalumera, in provincia di Messina, nel 1948. Nel 1953 si trasferisce a Torino con la famiglia. Ben presto mostra spiccate capacità creative e inizia a frequentare la Civica Scuola d'Arte Ceramica. Questo inizio trova una continuità grazie a Gilberto Zorio che lo indirizza all'atelier della ceramista Anna Maria Carusi, dove trascorrerà alcuni anni completando un apprendistato sulla tecnica della creta applicata anche a sculture di grandi dimensioni. Dopo una serie di occupazioni modeste, ma che gli consentono di essere indipendente, trova impiego presso la più prestigiosa agenzia pubblicitaria d'Italia: lo studio Armando Testa. Qui, nel 1967, scolpì nel poliuretano espanso il celebre Pippo, l'ippopotamo della pubblicità. Seguirono altri lavori importanti, ideati per Testa e poi per una seconda agenzia, ai quali si accompagnarono con sempre maggiore frequenza bronzi, terrecotte, dipinti, illustrazioni nati dalla personale e libera ispirazione creativa. In una parte di questa produzione privata il linguaggio della pubblicità, permutato in quello artistico, appare stravolto in ordine di finalità e risulta rigenerato in una combinazione estetica attraente.
Semplicità e immediatezza diventano le parole d'ordine dell'Alligo artista che intanto si afferma come bibliofilo accanito e soprattutto come esperto, a livello nazionale, sulla storia dell'illustrazione internazionale, argomento sul quale scrive numerosi saggi alcuni dei quali meritori di aver fatto conoscere, per primi, grandi illustratori stranieri misconosciuti nel nostro paese. A queste attività si è venuta a sommare quella di giornalista specializzato nel mondo dell'editoria e dell'illustrazione e, in questa veste, pubblica su "La Stampa" e su "Il sole 24 Ore".
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