Patrizia Dottori. Firebergs
Dal 19 Febbraio 2015 al 06 Marzo 2015
Roma
Luogo: Studio Arte Fuori Centro
Indirizzo: via Ercole Bombelli 22
Curatori: Laura Turco Liveri
Telefono per informazioni: +39 06.5578101
E-Mail info: info@artefuoricentro.it
Sito ufficiale: http://www.artefuoricentro.it/
Giovedì 19 febbraio 2015, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro si inaugura la mostra personale di Patrizia Dottori Firebergs a cura di Laura Turco Liveri.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 6 marzo, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
Nell’ambito del progetto pluriennale Il colore dell’acqua, che Laura Turco Liveri porta avanti come tema preminente della propria attività di critica e curatrice (si ricorda l’evento Acqua femmina, Roma, Centro Sociale Brancaleone, 2006), si inaugura la prima tappa della rassegna Acque, quattro personali di artisti contemporanei - Patrizia Dottori, Isabella Nurigiani, Silvia Stucky e Cloti Ricciardi. La rassegna, inserita nel ciclo Proposte dello Studio Arte Fuori Centro, offre una visione concentrata dell’opera di ogni artista, lasciandola libera di esprimere il tema, volutamente onnicomprensivo, sia nel rispetto dell’indole personale sia nel rispecchiamento dell’estrema diversità di un elemento primario, e forse terminale, come l’acqua. Lo spazio della galleria diventa così uno luogo dedicato ad ognuna per tre settimane, mentre il catalogo, presentato nell’ultima tappa espositiva, a maggio 2015, riunisce di nuovo le quattro artiste.
Ad inaugurare la rassegna, l’esposizione della fotografa Patrizia Dottori, da anni impegnata anche sul tema dell’acqua, che presenta diverse opere del multipremiato progetto Firebergs (Montagne di fuoco), nato dalle forti emozioni avute sul ghiacciaio del Perito Moreno in Argentina.
Con la serie The Begininnig e Hot as Ice (“Bollente come il ghiaccio”), la Dottori traduce in termini cromatici la sensazione di calore, anche visivo, avuta in Argentina: il ghiaccio brucia, come il sole che a sua volta lo scioglie. Invertendo nei colori complementari gli azzurri dei ghiacci e il blu dell’acqua, l’artista rispetta il soggetto fotografato, ma ne capovolge il significato, non ostentando il processo tecnico (“ho preso particolari dell'iceberg e li ho trattati come un internegativo durante la fase di stampa”), anzi occultandolo con accurata semplicità, per restituire un’altra foto e un altro significato, completamente congruente con il mezzo espressivo usato, dalla forte comunicatività, sia d’impatto che di stimolo alla riflessione su temi estetici e ambientali.
E se la composizione di Hot as ice si concentra volutamente su un punto focale che attira l’attenzione facendola esplodere poi per tutta la superficie dell’opera e verso lo spettatore, nella serie successiva, Shinebergs (Montagne splendenti), la composizione, strutturata a grandi blocchi, si placa e si organizza, lasciando ritmi pulsanti alle sole epidermidi dei soggetti.
In Shinebergs, infatti, l’autrice, giocando ancora sulla molteplicità semantica dell’inversione, crea l’immagine e il colore dell’acqua da soggetti totalmente opposti, fotografati in Spagna: “La pietra diventa ghiaccio, il colore ocra della terra, nell'acqua del lago e nella roccia, da cui spuntano le rocce come iceberg, diventano blu, diventano acqua di mare e ghiaccio.”
Così, come scrive nella poesia di introduzione al progetto, “La luce scava nel mio buio ancestrale / E porta con sé l’odore della mia esistenza”, il proprio percorso esistenziale si apre ancora una volta alla partecipazione al mondo e all’impegno sociale, per ribadire “il concetto del cambiamento attraverso la sua trasformazione”.
Il catalogo, che riunisce le quattro mostre con l’introduzione, i testi critici e le interviste alle artiste a cura di Laura Turco Liveri, sarà presentato all’inaugurazione dell’ultima tappa
L’esposizione rimarrà aperta fino al 6 marzo, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
Nell’ambito del progetto pluriennale Il colore dell’acqua, che Laura Turco Liveri porta avanti come tema preminente della propria attività di critica e curatrice (si ricorda l’evento Acqua femmina, Roma, Centro Sociale Brancaleone, 2006), si inaugura la prima tappa della rassegna Acque, quattro personali di artisti contemporanei - Patrizia Dottori, Isabella Nurigiani, Silvia Stucky e Cloti Ricciardi. La rassegna, inserita nel ciclo Proposte dello Studio Arte Fuori Centro, offre una visione concentrata dell’opera di ogni artista, lasciandola libera di esprimere il tema, volutamente onnicomprensivo, sia nel rispetto dell’indole personale sia nel rispecchiamento dell’estrema diversità di un elemento primario, e forse terminale, come l’acqua. Lo spazio della galleria diventa così uno luogo dedicato ad ognuna per tre settimane, mentre il catalogo, presentato nell’ultima tappa espositiva, a maggio 2015, riunisce di nuovo le quattro artiste.
Ad inaugurare la rassegna, l’esposizione della fotografa Patrizia Dottori, da anni impegnata anche sul tema dell’acqua, che presenta diverse opere del multipremiato progetto Firebergs (Montagne di fuoco), nato dalle forti emozioni avute sul ghiacciaio del Perito Moreno in Argentina.
Con la serie The Begininnig e Hot as Ice (“Bollente come il ghiaccio”), la Dottori traduce in termini cromatici la sensazione di calore, anche visivo, avuta in Argentina: il ghiaccio brucia, come il sole che a sua volta lo scioglie. Invertendo nei colori complementari gli azzurri dei ghiacci e il blu dell’acqua, l’artista rispetta il soggetto fotografato, ma ne capovolge il significato, non ostentando il processo tecnico (“ho preso particolari dell'iceberg e li ho trattati come un internegativo durante la fase di stampa”), anzi occultandolo con accurata semplicità, per restituire un’altra foto e un altro significato, completamente congruente con il mezzo espressivo usato, dalla forte comunicatività, sia d’impatto che di stimolo alla riflessione su temi estetici e ambientali.
E se la composizione di Hot as ice si concentra volutamente su un punto focale che attira l’attenzione facendola esplodere poi per tutta la superficie dell’opera e verso lo spettatore, nella serie successiva, Shinebergs (Montagne splendenti), la composizione, strutturata a grandi blocchi, si placa e si organizza, lasciando ritmi pulsanti alle sole epidermidi dei soggetti.
In Shinebergs, infatti, l’autrice, giocando ancora sulla molteplicità semantica dell’inversione, crea l’immagine e il colore dell’acqua da soggetti totalmente opposti, fotografati in Spagna: “La pietra diventa ghiaccio, il colore ocra della terra, nell'acqua del lago e nella roccia, da cui spuntano le rocce come iceberg, diventano blu, diventano acqua di mare e ghiaccio.”
Così, come scrive nella poesia di introduzione al progetto, “La luce scava nel mio buio ancestrale / E porta con sé l’odore della mia esistenza”, il proprio percorso esistenziale si apre ancora una volta alla partecipazione al mondo e all’impegno sociale, per ribadire “il concetto del cambiamento attraverso la sua trasformazione”.
Il catalogo, che riunisce le quattro mostre con l’introduzione, i testi critici e le interviste alle artiste a cura di Laura Turco Liveri, sarà presentato all’inaugurazione dell’ultima tappa
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family
-
Dal 31 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Arezzo | Galleria d’Arte Contemporanea / Sala Sant’Ignazio
Vasari. Il Teatro delle Virtù
-
Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
Roma | Scuderie del Quirinale
Guercino. L’era Ludovisi a Roma
-
Dal 01 novembre 2024 al 15 febbraio 2025
Torino | PAV - Parco Arte Vivente
Adrián Balseca. Cambio de fuerza
-
Dal 29 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi
-
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Roberto Matta 1911 - 2002