Massimo Sestini. L’aria del tempo

© Massimo Sestini | Massimo Sestini, Rosignano Solvay, Livorno, 2013. Le spiagge bianche note per i divieti di balneazione

 

Dal 07 Dicembre 2018 al 10 Marzo 2019

Roma

Luogo: WEGIL

Indirizzo: Largo Ascianghi 5

Orari: da lunedì a domenica 10-19; 24 e 31 dicembre 10-18; 25 dicembre e 1° gennaio chiuso

Curatori: Alessandra Mauro

Enti promotori:

  • Regione Lazio

Costo del biglietto: intero € 6, ridotto € 3, gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Telefono per informazioni: +39 334 6841506

E-Mail info: info@wegil.it

Sito ufficiale: http://www.wegil.it



Inaugura venerdì 7 dicembre alle 19 la mostra Massimo Sestini. L’aria del tempo presso il WEGIL a Roma. L'esposizione, promossa dalla Regione Lazio e organizzata da Contrasto in collaborazione con LAZIOcrea, è a cura di Alessandra Mauro e resterà aperta fino al 10 marzo 2019.

Come fotogiornalista tra i più importanti e apprezzati del nostro paese, in grado di realizzare sensazionali scoop da prima pagina, Massimo Sestini ha fotografato l'Italia in modo inusuale e accattivante. Dall’alto.

In mostra circa 40 fotografie di grande e medio formato.
In tanti anni di lavoro Sestini ha puntato molte volte l'obiettivo sulla nostra penisola e, col tempo, ha realizzato un preciso e appassionato itinerario alla scoperta del nostro paese.
Fatti di cronaca, bellezze naturali, drammi, avvenimenti politici, tragedie e momenti di svago: è riuscito a raccontare tutto con la sua macchina fotografica e tutto con un punto di vista nuovo e diverso.

Le immagini in mostra, alcune di grande formato, permettono di vivere e di sentire le visioni aeree ed eteree dei luoghi che l'autore ci propone. Sempre alla ricerca della “foto diversa”, nel corso degli anni Sestini ha perfezionato il suo metodo fino alla ripresa perpendicolare che gli permette di ottenere un impatto dimensionale amplificato. Con la visione zenitale il fotografo gioca nel capovolgere le nostre percezioni visive, fa navigare la Concordia spiaggiata, ribalta cielo e terra inseguendo un Eurofighter, osa nelle proiezioni delle ombre animate. 
 
Dall’alto di un elicottero o di un aereo, attraverso la visione completa di un fatto di cronaca (il barcone dei migranti fotografato dal cielo: un’immagine che ha fatto storia e ha vinto numerosi premi come il prestigioso World Press Photo, o ancora l’affondamento della Costa Concordia all’isola del Giglio), di una consuetudine (il ferragosto sulla spiaggia di Ostia), di un dramma naturale (il terremoto del Centro-Italia), di avvenimenti storici e culturali (dalla strage di Capaci al funerale del Papa), nelle immagini di Sestini l’Italia svela in un modo unico le sue bellezze, le sue fragilità, la sua grandiosa complessità.

Nell'ambito dell’esposizione ci sarà anche un omaggio alla Regione Lazio con una piccola composizione di immagini dal titolo L’area del Lazio.

Nato a Prato nel 1963, Massimo Sestini è considerato tra i migliori fotoreporter italiani. I primi scoop arrivano a metà degli anni Ottanta, da Licio Gelli ripreso a Genova mentre è portato in carcere, all'attentato al Rapido 904 nella galleria di San Benedetto Val di Sambro. Sarà il solo a riprendere il primo, clamoroso bikini di Lady D; ma sarà anche testimone della tragedia della Moby Prince, e autore della foto dall'alto dell'attentato a Falcone e Borsellino. Nel 2014 è testimone delle operazioni di salvataggio "Mare Nostrum", al largo delle coste libiche. Dopo dodici giorni di tempesta, riesce a riprendere dall'elicottero un barcone di migranti tratti in salvo. La foto vince il WPP nel 2015, nella sezione General News.

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