Istantanee dell’assurdo - Beckett & Beckett
Dal 12 Giugno 2019 al 23 Luglio 2019
Roma
Luogo: rhinoceros gallery
Indirizzo: via dei Cerchi 21
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 22
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 340 6430435
E-Mail info: info@fondazionealdafendi-esperimenti.it
Istantanee dell’assurdo
Nel tremolante livore di anime smunte, da Ionesco a Beckett, le assurde visioni di un’altra azione visionaria. Essere Beckett e trasferire in iconici giorni felici le feluche assordanti di docenze metafisiche traslate dalla parola, che rende imperfetta la tonalità imposta di vaganti misteri. Legate tra loro da una &. Attoniti sofismi! Maschere nordiche! E golf dublinesi a difesa della cultura. (Alda Fendi)
Bello come Beckett. Con i suoi capelli nivei. Un magnifico viso segnato dal tempo, temperato da quel senso opposto all’accondiscendere che ci regala i miasmi orrendi della vita ammorbiditi da un eterno ironico non sense. Assurdo come l’incomprensione. Duttile come un bambino. Bianco come i golf di Dublino
Mi sazierò di ravanelli
Run from fear Fun from rear Oddio, che dirà la gente del teatro dell’assurdo??? (Raffaele Curi)
Beckett & Beckett è la seconda tappa di Istantanee dell’assurdo, una ricognizione attraverso immagini, suoni, parole, dedicata al genio teatrale di Samuel Beckett, che prosegue il filo inaugurato da Eugène Ionesco – già protagonista di Ionesco, il Rinoceronte e Roma, action realizzata nel mese di maggio presso gli spazi di rhinoceros gallery, la galleria d’arte di rhinoceros, il palazzo progettato per Alda Fendi da Jean Nouvel, sede delle proposte e delle sperimentazioni artistiche e culturali della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti.
Dopo aver accolto l’antico e il contemporaneo, ecco un Esperimento che è insieme approfondimento e riflessione sullo sguardo di Samuel Beckett, un’immersione nell’assurdo e nel surreale come punto di vista sul mondo.
Beckett & Beckett si compone di due confluenze: una esposizione intitolata Tommaso Le Pera. Settanta foto di Giorni felici di Samuel Beckett e Lane da Dublino, una installazione di Raffaele Curi.
Tommaso Le Pera. Settanta foto di Giorni felici di Samuel Beckett documenta il viaggio del “fotografo del teatro italiano” nel capolavoro dello scrittore irlandese, pubblicato e rappresentato per la prima volta nel 1961 e da allora oggetto di numerose realizzazioni. Davanti agli occhi sfilano le mise en scène più interessanti e affascinanti della scena italiana e internazionale: da Antonio Calenda a Robert Wilson, da Mario Missiroli ad Anna Marchesini a Claudio Jankowski. E ancora: Giampiero Solari, Riccardo Caporossi, Andrea Renzi, Giancarlo Cauteruccio, Marco Isidori. Settanta foto e dieci allestimenti di Giorni felici – Happy Days nella versione originale, tradotto poi in francese dallo stesso Beckett in Oh les beaux jours.
Tra sagome di Beckett e bianchi golf “dublinesi”, l’installazione Lane da Dublino di Raffale Curi è una provocazione e un tributo al genio letterario irlandese. Un filo di lana bianca fa da trait d’unione crea un percorso, visibile e sotterraneo, tra le parti di questa action e tutti gli spazi espositivi di rhinoceros gallery.
Samuel Beckett, autore imprescindibile per capire la contemporaneità. Nato in una terra ricca di cultura e poesia, l’Irlanda, è anche artista di respiro internazionale. Scrittore geniale, è capace di comporre le sue opere indifferentemente in inglese e in francese e insieme, paradossalmente, è il sublime cantore dell’incomunicabilità. Celebre per i suoi testi, tra cui Aspettando Godot, Finale di partita, L’ultimo nastro di Krapp, le sue opere segnano una svolta decisiva nel teatro contemporaneo. Romanziere, ma soprattutto drammaturgo, premio Nobel per la letteratura nel 1969, amico di James Joyce, studioso di Dante ma anche ottimo giocatore di cricket, tanto che si dice sia l’unico Nobel ad essere anche inserito nel prestigioso Wisden Cricketers’ Almanack.
Giorni felici, Happy Days, sono quelli che la protagonista, Winnie, ricorda parlando con Willie, suo marito. Felici sono i giorni trascorsi, felice è il presente che trascorre in scena davanti ai nostri occhi, mentre lei è semisepolta nel terreno dal quale spunta solo il busto e infine la sola testa, in un impegno caparbio e costante per affrontare giornate che si ripetono sempre uguali e sempre vuote, ferme, in un monologo quasi assoluto. Winnie è il simbolo di un’umanità sfinita, che tuttavia si ostina a resistere, a riempire il silenzio. L’ottimismo della volontà che traspare dalle sue parole crea per contrasto un senso di drammaticità e desolazione che fa risaltare la minaccia del nulla che la invade, del nulla che è essa stessa.
Film / Not Film
Un cine saggio di Ross Lipman su Film di Samuel Beckett con Buster Keaton
Courtesy of Reading Bloom / Milestone Film
Distribuzione: Reading Bloom / Milestone Film
L’installazione Rhinoceros apud Saepta di Raffaele Curi (selezionata dall’ADI per il prestigioso premio Compasso d’Oro) ha avuto la sua prima sede presso l’Arco di Giano - dal latino ianus, passaggio - illuminata, come lo stesso Arco quadrifronte, dal premio Oscar Vittorio Storaro e da Francesca Storaro, lighting designer. Oggi l’installazione si trasferisce dall’Arco di Giano all’interno di rhinoceros gallery, passando dal rosso che caratterizzava l’action su Ionesco al bianco dedicato a Beckett. Courtesy of Reading Bloom / Milestone Film Distribuzione: Reading Bloom / Milestone Film
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