Il Salottino Don Chisciotte torna al suo antico splendore

© ph. Mario Quattrone | Il Salottino Don Chisciotte torna al suo antico splendore, Palazzo del Quirinale, Roma

 

Dal 23 Febbraio 2014 al 23 Febbraio 2014

Roma

Luogo: Palazzo del Quirinale

Indirizzo: piazza del Quirinale

Telefono per informazioni: +39 035 241227 / 348 5100463

E-Mail info: Ufficiostampa@rotaryitalia.it

Sito ufficiale: http://www.rotary.org


Torna a rivivere il “Salottino Don Chisciotte”, splendido gioiello di origine seicentesca, oggi restaurato grazie all’impegno e alla passione del Rotary nella sua dimensione italiana.
Sostenere la ristrutturazione di una sala del Palazzo del Quirinale, definito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “la casa di tutti gli italiani”, significa per i 13 Distretti italiani del Rotary contribuire alla riscoperta dell’identità nazionale scegliendo come via preferenziale la cultura e il suo patrimonio artistico.
 L'intervento ha permesso di ridare vita all’ambiente nato come camera da letto del primo appartamento di Paolo V. Il Salottino Don Chisciotte mostra le decorazioni di Annibale Corradini che, nel 1611, impreziosì il soffitto ligneo con novanta teste di cherubini di cartapesta. Sulle pareti il pittore dipinse un grazioso fregio ad affresco con stemmi papali, angioletti e animali araldici tra girali dorati. Solo nel periodo sabaudo, dopo essere stato utilizzato anche come guardaroba, l’ambiente fu adibito a “Gabinetto arazzi”, ospitando sulle pareti gli arazzi con le Storie di Don Chisciotte, da cui ha assunto il nome odierno.
 Nella piena consapevolezza dell’importanza di questa storia comune, il Rotary ha deciso di fornire il proprio contributo all’azione di restauro in stretta sinergia con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica.
 Un’attenzione, quella rivolta al patrimonio storico-artistico, che ha spinto più volte il Rotary ad impegnarsi ad attuare il dettato dell'art. 9 della Costituzione della Repubblica Italiana: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione."
 Il restauro è stato presentato in anteprima oggi agli studenti della prima media dell'istituto San Giuseppe de Merode di Roma che hanno avuto modo di visitare il Palazzo del Quirinale e i suoi splendidi giardini e di incontrare il prof. Louis Godart, Consigliere del Presidente della Repubblica per la conservazione del patrimonio artistico e la dott. Daniela Porro, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma che hanno dichiarato: “Si è trattato di «un'esemplare collaborazione», di un modello da seguire per recuperare le bellezze del nostro Paese”.
 “La valorizzazione della cultura e del patrimonio artistico - ha aggiunto Pier Giorgio Poddighe, Governatore del Distretto 2080, che territorialmente rappresenta il Lazio con la Città di Roma e la Sardegna, in rappresentanza di Rotary Italia, - rappresenta, insieme ai progetti per le nuove generazioni, alla lotta contro l'eradicazione della polio del mondo, le attività volte a sradicare la povertà, la fame e la sete del mondo e le iniziative volte ad assicurare la sostenibilità ambientale, uno dei fili conduttori del nostro agire. Il restauro ha anche un elevato valore simbolico, perché ha consentito di valorizzare un ambiente significativo del Palazzo del Quirinale”.
Il 23 febbraio, in occasione del Rotary Day, un’importante rappresentanza di rotariani provenienti da tutta Italia visiterà il Palazzo del Quirinale per esprimere la propria sensibilità nei confronti di interventi di restauro attuati, testimoniando così il valore riconosciuto alla tutela delpatrimonio culturale italiano. Il progetto è stato coordinato da Claudia Minicuci, Delegato Distrettuale per i Beni Artistici e Culturali del Distretto 2080, che concludeCon questo restauro il Rotary intende far riscoprire ciò che di più grande abbiamo: l’identità culturale, consentendo al linguaggio artistico di arrivare alle generazioni future nella sua forma migliore. Il linguaggio artistico da sempre è espressione di comunicazione diretta, anche tra popoli di diverse culture, rappresentando uno strumento di pace."
 

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