Il fascino discreto dell’oggetto. La natura morta delle collezioni della galleria nazionale d'arte moderna 1910-1950
Dal 19 Febbraio 2013 al 02 Giugno 2013
Roma
Luogo: Gnam - Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea
Indirizzo: viale delle Belle Arti 131
Orari: da martedì a domenica 8.30-19.30
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 4
Telefono per informazioni: +39 06 322981
E-Mail info: s-gnam@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.gnam.beniculturali.it
Dal 19 febbraio sarà aperta al pubblico la mostra Il fascino discreto dell'oggetto. La natura morta delle collezioni della galleria nazionale d'arte moderna 1910-1950. Delle oltre 300 opere che il museo possiede su questo soggetto, ne sono state scelte circa 150 fra dipinti,disegni, stampe databili fra il 1910 e il 1950.
Quasi tutti gli artisti italiani del Novecento si sono cimentati con la natura morta, ma è soprattutto nella prima metà del secolo che questo soggetto si può considerare come una cartina di tornasole delle innovazione dei linguaggi e delle poetiche. Anche le più significative sperimentazioni delle avanguardie non rinunciano a misurarsi con la natura morta ma destrutturano e stravolgono l'oggetto, rifiutando la rappresentazione realistica e ricercando nuove relazioni spazio temporali.
La mostra, che abbraccia la prima metà del Novecento, focalizza l'attenzione proprio sugli esemplari meno noti anche se di qualità comunque alta. Per questo motivo sono escluse dalla mostra le opere che il pubblico incontra nell'attuale percorso museale. Non mancano comunque i protagonisti, da De Chirico a Manzù, e un posto speciale è riservato a coloro che della natura morta hanno fatto un cavallo di battaglia come Morandi, De Pisis e Pirandello.
Viene fornita al pubblico una postazione interattiva che, attraverso diverse piste di ricerca, consente di visualizzare tutte le opere, anche non esposte, dedicate al tema della natura morta nelle collezioni della GNAM.
Quasi tutti gli artisti italiani del Novecento si sono cimentati con la natura morta, ma è soprattutto nella prima metà del secolo che questo soggetto si può considerare come una cartina di tornasole delle innovazione dei linguaggi e delle poetiche. Anche le più significative sperimentazioni delle avanguardie non rinunciano a misurarsi con la natura morta ma destrutturano e stravolgono l'oggetto, rifiutando la rappresentazione realistica e ricercando nuove relazioni spazio temporali.
La mostra, che abbraccia la prima metà del Novecento, focalizza l'attenzione proprio sugli esemplari meno noti anche se di qualità comunque alta. Per questo motivo sono escluse dalla mostra le opere che il pubblico incontra nell'attuale percorso museale. Non mancano comunque i protagonisti, da De Chirico a Manzù, e un posto speciale è riservato a coloro che della natura morta hanno fatto un cavallo di battaglia come Morandi, De Pisis e Pirandello.
Viene fornita al pubblico una postazione interattiva che, attraverso diverse piste di ricerca, consente di visualizzare tutte le opere, anche non esposte, dedicate al tema della natura morta nelle collezioni della GNAM.
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