Gisella Meo. Tra-me e Tancredi
Dal 21 Giugno 2016 al 03 Luglio 2016
Roma
Luogo: Galleria della Biblioteca Angelica
Indirizzo: via di Sant'Agostino 11
Orari: lunedì 10-16; dal martedì al venerdì 10-19; sabato 10-14/17-20; domenica 17-20
Curatori: Luigina Bortolatto
Enti promotori:
- Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 349 6121213
Sito ufficiale: http://https://www.facebook.com/events/1609613569353795/
La mostra ripercorrerà il cammino artistico dell'artista Gisella Meo dagli anni cinquanta a oggi, alla luce del profondo rapporto tra il proprio lavoro e quello del pittore Tancredi Parmeggiani, legato all'ambiente di Peggy Guggenheim, che ella conobbe nel 1957 quando frequentava l'Accademia veneziana, e che compiva in quel periodo una ricerca pittorica personalissima attraverso l'action painting, l'informale e lo spazialismo. La sua lezione costituì per Gisella Meo un fertile stimolo per la sua futura attività artistica.
Gisella Meo opera dagli anni settanta nel campo dell'arte tessile (fiber art) e dell'arte territoriale (land art). Costruisce telai umani e produce attraverso di essi manufatti tessili nel corso di performance pubbliche. Persegue il costante sforzo di utilizzare la maglia, attributo femminile per antonomasia, come strumento di integrazione, di unione e di riparazione. L'11 settembre 2002 ha imbragato una torre medievale (la torre di Bagnaia, a Viterbo) con chilometri di nastro elastico nero, in commemorazione del dramma delle Torri gemelle del precedente anno. La sua è stata un'azione poetica e simbolica per dimostrare col segno connotante della donna, il tessile, la volontà di salvare i segni di una civiltà costruita dall'uomo.
In questa nuova occasione, e in un momento particolarmente delicato per la comunità internazionale, l'artista vuole lanciare un messaggio di pace attraverso la tessitura, intesa come frutto di un lavoro diplomatico internazionale che coinvolga quanti più attori possibili nello sforzo condiviso di creare un mondo "ricucito", riparato dalle lesioni e dai conflitti secolari.
Lo farà attraverso una performance che si svolgerà sabato 25 giugno 2016 alle ore 18 (nella piazza Sant'Agostino, antistante la galleria della Biblioteca Angelica), dal titolo "La maglia umana", già attuata nel 2013 in Piazza dei Signori a Treviso. Questa azione coinvolgerà i ragazzi del Liceo artistico Pablo Picasso di Pomezia e vedrà i loro corpi vestiti di bianco assumere un aspetto unitario plasmati dal filo elastico nero, a simboleggiare un mondo unito e fatto di collegamenti e corrispondenze. Sarà un invito alla riflessione, lo spunto per soffermarsi e meditare su come arrestare la radicalizzazione dei conflitti. La maglia umana è un gesto di speranza: se i grandi "tessitori di accordi" riusciranno a lavorare anch'essi la loro trama, solo allora si potrà considerare riparata l'enorme "smagliatura" tra Oriente e Occidente.
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