Fabrizio Loiacono. Dancalia: la terra dei sogni
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Fabrizio Loiacono. Dancalia: la terra dei sogni, Visiva - La città dell'immagine, Roma
Dal 15 Novembre 2013 al 02 Dicembre 2013
Roma
Luogo: Visiva - La città dell'immagine
Indirizzo: via Assisi 117
Orari: da lunedì a venerdì 11-19.30 e nel fine settimana solo su appuntamento
Curatori: Sarah Palermo
Telefono per informazioni: +39 06 96042680
E-Mail info: press@visiva.info
Sito ufficiale: http://www.visiva.info/jm/
Il giorno 14 novembre alle ore 17:30 presso le grandi sale espositive del nuovo polo culturale Visiva – La Città dell'Immagine in via Assisi, 117 Roma, sarà presentata la conferenza sulla Dancalia curata dal vulcanologo Dott. Luca Lupi ed a seguire vi sarà l'inaugurazione della mostra personale “Dancalia: la Terra dei Sogni” di Fabrizio Loiacono a cura di Sarah Palermo.
L'indagine fotografica di Fabrizio Loiacono presenta ed interpreta gli aspetti più intensi ed originali di questa terra estrema regalando una lettura che sfiora il tratto artistico ed attraversa l'esplorazione geografica più fedele e concreta.nnEgli predilige la testimonianza etnografica, intesa come documentazione degli stili di vita, delle tradizioni, delle usanze dei popoli indigeni. Si sforza di cogliere l’essenza della loro esistenza travagliata, la spontaneità dei loro gesti, la naturalezza delle loro tradizioni vecchie di millenni.nnIl sacrificio e l'adattamento alle elevate temperature conferiscono quel colore al colore, in un gioco che richiama non solo la vista, ma i sensi stessi, stimolando il desiderio di avvicinarsi a questo sguardo affascinante della natura tanto magnetico, quanto liberatorio.
La Dancalia, incontaminato lembo di terra remoto e misterioso, rappresentato dallo sguardo attento del fotografo come un microcosmo naturale, racconta un percorso proiettato oltre il paesaggio stesso, come strumento di un processo di approfondimento unico e personale.nnL'esposizione illustra le inquietudini geologiche del pianeta, in paesaggi costellati da coni vulcanici, alcuni dei quali ancora attivi, dall'aspetto estremo e dalle forme e dai toni di ocra e rosso unici al mondo.nnFonte di lavoro e di guadagno di quest'area è l'estrazione del sale, condotta con le stesse tecniche utilizzate centinaia di anni addietro, che è presente in abbondanza presso il lago salato, a testimonianza dell’antica presenza del Mar Rosso nell'area.nnIl popolo nomade degli Afar (o Dancali), ospite di questa immensa depressione naturale, abita un territorio dalla configurazione triangolare delimitato dall'altopiano etiopico, dal Mar Rosso e dalla valle del fiume Auasc.nnLe miserabili condizioni di vita presenti in quest'area geografica hanno contribuito a creare un clima di ostilità tra le stesse tribù confinanti che genera uno stato di guerra e violenza permanenti alla base dei già tesi rapporti di vicinanza, oltre ad uno stato di inquietudine e paura che contraddistingue l’approccio degli stranieri a questa terra tanto sconosciuta quanto misteriosa.
L'indagine fotografica di Fabrizio Loiacono presenta ed interpreta gli aspetti più intensi ed originali di questa terra estrema regalando una lettura che sfiora il tratto artistico ed attraversa l'esplorazione geografica più fedele e concreta.nnEgli predilige la testimonianza etnografica, intesa come documentazione degli stili di vita, delle tradizioni, delle usanze dei popoli indigeni. Si sforza di cogliere l’essenza della loro esistenza travagliata, la spontaneità dei loro gesti, la naturalezza delle loro tradizioni vecchie di millenni.nnIl sacrificio e l'adattamento alle elevate temperature conferiscono quel colore al colore, in un gioco che richiama non solo la vista, ma i sensi stessi, stimolando il desiderio di avvicinarsi a questo sguardo affascinante della natura tanto magnetico, quanto liberatorio.
La Dancalia, incontaminato lembo di terra remoto e misterioso, rappresentato dallo sguardo attento del fotografo come un microcosmo naturale, racconta un percorso proiettato oltre il paesaggio stesso, come strumento di un processo di approfondimento unico e personale.nnL'esposizione illustra le inquietudini geologiche del pianeta, in paesaggi costellati da coni vulcanici, alcuni dei quali ancora attivi, dall'aspetto estremo e dalle forme e dai toni di ocra e rosso unici al mondo.nnFonte di lavoro e di guadagno di quest'area è l'estrazione del sale, condotta con le stesse tecniche utilizzate centinaia di anni addietro, che è presente in abbondanza presso il lago salato, a testimonianza dell’antica presenza del Mar Rosso nell'area.nnIl popolo nomade degli Afar (o Dancali), ospite di questa immensa depressione naturale, abita un territorio dalla configurazione triangolare delimitato dall'altopiano etiopico, dal Mar Rosso e dalla valle del fiume Auasc.nnLe miserabili condizioni di vita presenti in quest'area geografica hanno contribuito a creare un clima di ostilità tra le stesse tribù confinanti che genera uno stato di guerra e violenza permanenti alla base dei già tesi rapporti di vicinanza, oltre ad uno stato di inquietudine e paura che contraddistingue l’approccio degli stranieri a questa terra tanto sconosciuta quanto misteriosa.
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