ENEL CONTEMPORANEA 2012
Dal 11 Dicembre 2012 al 11 Gennaio 2013
Roma
Luogo: MACRO Testaccio - La Pelanda
Indirizzo: piazza Orazio Giustiniani 4
Orari: da martedì a domenica 16-22
Curatori: Francesco Bonami
Enti promotori:
- Enel
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 671070400
E-Mail info: enelcontemporanea@enelaward.com
Sito ufficiale: http://www.enelcontemporanea.com/
Saranno gli artisti americani, gemelli omozigoti, Doug e Mike Starn i protagonisti della sesta edizione di Enel Contemporanea, fra i più prestigiosi appuntamenti internazionali nel panorama dell’arte contemporanea, a cura di Francesco Bonami. Un’edizione speciale per i 50 anni di Enel che, a partire dal prossimo 11 dicembre, vedrà l’apertura al pubblico negli ampi spazi di MACRO Testaccio della gigantesca installazione “Big Bambú”, appositamente creata per la città di Roma.
Dopo la doppia giostra in movimento dell’artista tedesco Carsten Höller e la “casa di farfalle” degli olandesi Bik Van der Pol - che nel 2010 inaugurò con grande successo il nuovo MACRO a Roma e che a settembre è sbarcata a Mosca – quest’anno i visitatori potranno ammirare e sperimentare un’opera che promette di emozionare non solo gli addetti ai lavori. Realizzata da Enel nell’ambito della consolidata partnership con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Enel Contemporanea 2012 offrirà al pubblico la possibilità di vivere in modo nuovo l’area museale di MACRO Testaccio con la creazione di nuovi spazi e aree dedicate al pubblico.
Negli spazi del museo migliaia di aste in bambù saranno legate e incastrate fra loro con un metodo tradizionale, capace di creare un’inedita struttura-scultura nella quale i visitatori potranno addentrarsi lungo percorsi, camminamenti e sensazioni. Concepita dai fratelli Starn come un organismo vivente in continuo cambiamento nella sua complessità ed energia, l’opera della serie “Big Bambú” si svilupperà fino a circa 25 metri di altezza grazie all’utilizzo di un materiale solido e flessibile, oltre che altamente simbolico, come il bambù. Costruito manualmente dagli artisti stessi e dal loro gruppo di esperti arrampicatori, all’interno dell’architettura-scultura l’imprevedibile incrociarsi dei bambù diverrà al tempo stesso elemento giocoso ed espressione della molteplicità della vita, dell’immaginazione e della creatività umana. Rendendo la flessibilità e gli intrecci del bambù elementi fisici di costruzione ma anche elementi mentali di riflessione, il visitatore potrà abbandonarsi nello spazio di quest’opera d’arte in continua trasformazione, concepita come se la costruzione non fosse mai finita. Un grande organismo vivo che si trasforma, si muove, si adatta al tempo, che cresce non in dimensioni ma in sensazioni. In questo modo i fratelli Starn creano una delle poche opere d’arte contemporanea che, pur presentandosi nella sua versione ultimata come una scultura, rimane costantemente organica e viva, capace di accogliere lo spettatore e di inglobarlo come parte integrante del processo.
Nel 2010 l’installazione ”Big Bambú: You Can’t, You Don’t and You Won’t Stop” (non puoi, non vuoi e non ti fermerai) di Doug e Mike Starn, in mostra al Metropolitan Museum di New York, è stata la nona esposizione più visitata nella storia del museo e la quarta più visitata al mondo in quell’anno. Successivamente, è stata presentata alla 54.Biennale di Venezia nel 2011. Doug e Mike Starn lavorano insieme da oltre vent’anni focalizzandosi principalmente sull’arte concettuale e sulla fotografia. Le loro opere, concepite come inedite strutture organiche in evoluzione, sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, e sono state esposte in musei e gallerie di tutto il mondo, fra cui il MoMA, il Metropolitan Museum of Art e il Guggenheim Museum di New York, la National Gallery of Victoria di Melbourne, lo Yokohama Museum of Art in Giappone, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Rappresentati dal celebre gallerista Leo Castelli dal 1989 fino alla sua morte, nella loro carriera artistica gli Starn hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. In autunno, oltre alla sesta edizione di Enel Contemporanea, hanno in programma la mostra “Gravity of Light” ospitata dal Cincinnati Art Museum. Lavorano a Beacon, New York.
Con l’avvio della sesta edizione di Enel Contemporanea, rinnovando la partnership con il MACRO e creando un’opera d’arte per la città di Roma, Enel riconferma la propria volontà di sostenere l’arte e la cultura nelle sue diverse forme ed espressioni, lavorando a fianco di importanti istituzioni e a beneficio della collettività.
Enel Contemporanea è il progetto promosso da Enel che prevede ogni anno la realizzazione di opere sul tema dell’energia da parte di artisti di diverse nazionalità (www.enelcontemporanea.com). Un’iniziativa, oggi alla sua sesta edizione, che si propone di esplorare il concetto di energia attraverso il linguaggio universale dell’arte. Da alcuni anni infatti anni Enel ha sposato il linguaggio dell’arte contemporanea per la sua capacità di esprimere e trasmettere i valori di innovazione, attenzione all’ambiente e internazionalità, che oggi costituiscono le tre direttrici fondamentali su cui si gioca la sfida di un futuro sostenibile e che in questo momento ben rappresentano il percorso di sviluppo di un’azienda come Enel.
Le precedenti edizioni di Enel Contemporanea hanno presentato gli interventi di nove artisti internazionali: nel 2011 la doppia giostra in movimento Double Carousel with Zöllner Stripes realizzata dal tedesco Carsten Höller; nel 2010 la “casa di farfalle” Are you really sure that a floor can't also be a ceiling? del duo olandese Bik Van der Pol che ha inaugurato il nuovo MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma; nel 2009 l’installazione a cielo aperto dell’americano Doug Aitken sulla punta dell’Isola Tiberina a Roma. Nel 2008: una sala d’attesa eco-sostenibile dello statunitense Jeffrey Inaba al Policlinico Umberto I di Roma, un percorso di immagini, neon e video proiezioni degli assume vivid astro focus fra le rovine di Largo Argentina a Roma e un giardino nascosto del gruppo A12 nella laguna di Venezia in occasione della 11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Nel 2007 a Roma: una grande opera-cantiere dell’italiano Patrick Tuttofuoco in piazza del Popolo, una fontana d’acqua interattiva del danese Jeppe Hein nel quartiere della Garbatella e una suggestiva eclissi lunare dell’inglese Angela Bulloch sopra l’Ara Pacis.
Fondata nel 1962, dopo uno storico dibattito politico che portò alla nazionalizzazione di 1.300 aziende elettriche locali per creare un’infrastruttura energetica in grado di unire il Paese e promuoverne lo sviluppo, a distanza di 50 anni, Enel è oggi la più grande azienda elettrica d’Italia e una delle prime utilities del mondo. Enel è un operatore integrato, attivo nei settori dell’elettricità? e del gas. Oggi opera in 40 Paesi del mondo, con una capacità installata netta di circa 97.000 MW e vende elettricità e gas a più di 61 milioni di clienti.
Dopo la doppia giostra in movimento dell’artista tedesco Carsten Höller e la “casa di farfalle” degli olandesi Bik Van der Pol - che nel 2010 inaugurò con grande successo il nuovo MACRO a Roma e che a settembre è sbarcata a Mosca – quest’anno i visitatori potranno ammirare e sperimentare un’opera che promette di emozionare non solo gli addetti ai lavori. Realizzata da Enel nell’ambito della consolidata partnership con il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Enel Contemporanea 2012 offrirà al pubblico la possibilità di vivere in modo nuovo l’area museale di MACRO Testaccio con la creazione di nuovi spazi e aree dedicate al pubblico.
Negli spazi del museo migliaia di aste in bambù saranno legate e incastrate fra loro con un metodo tradizionale, capace di creare un’inedita struttura-scultura nella quale i visitatori potranno addentrarsi lungo percorsi, camminamenti e sensazioni. Concepita dai fratelli Starn come un organismo vivente in continuo cambiamento nella sua complessità ed energia, l’opera della serie “Big Bambú” si svilupperà fino a circa 25 metri di altezza grazie all’utilizzo di un materiale solido e flessibile, oltre che altamente simbolico, come il bambù. Costruito manualmente dagli artisti stessi e dal loro gruppo di esperti arrampicatori, all’interno dell’architettura-scultura l’imprevedibile incrociarsi dei bambù diverrà al tempo stesso elemento giocoso ed espressione della molteplicità della vita, dell’immaginazione e della creatività umana. Rendendo la flessibilità e gli intrecci del bambù elementi fisici di costruzione ma anche elementi mentali di riflessione, il visitatore potrà abbandonarsi nello spazio di quest’opera d’arte in continua trasformazione, concepita come se la costruzione non fosse mai finita. Un grande organismo vivo che si trasforma, si muove, si adatta al tempo, che cresce non in dimensioni ma in sensazioni. In questo modo i fratelli Starn creano una delle poche opere d’arte contemporanea che, pur presentandosi nella sua versione ultimata come una scultura, rimane costantemente organica e viva, capace di accogliere lo spettatore e di inglobarlo come parte integrante del processo.
Nel 2010 l’installazione ”Big Bambú: You Can’t, You Don’t and You Won’t Stop” (non puoi, non vuoi e non ti fermerai) di Doug e Mike Starn, in mostra al Metropolitan Museum di New York, è stata la nona esposizione più visitata nella storia del museo e la quarta più visitata al mondo in quell’anno. Successivamente, è stata presentata alla 54.Biennale di Venezia nel 2011. Doug e Mike Starn lavorano insieme da oltre vent’anni focalizzandosi principalmente sull’arte concettuale e sulla fotografia. Le loro opere, concepite come inedite strutture organiche in evoluzione, sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, e sono state esposte in musei e gallerie di tutto il mondo, fra cui il MoMA, il Metropolitan Museum of Art e il Guggenheim Museum di New York, la National Gallery of Victoria di Melbourne, lo Yokohama Museum of Art in Giappone, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi. Rappresentati dal celebre gallerista Leo Castelli dal 1989 fino alla sua morte, nella loro carriera artistica gli Starn hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. In autunno, oltre alla sesta edizione di Enel Contemporanea, hanno in programma la mostra “Gravity of Light” ospitata dal Cincinnati Art Museum. Lavorano a Beacon, New York.
Con l’avvio della sesta edizione di Enel Contemporanea, rinnovando la partnership con il MACRO e creando un’opera d’arte per la città di Roma, Enel riconferma la propria volontà di sostenere l’arte e la cultura nelle sue diverse forme ed espressioni, lavorando a fianco di importanti istituzioni e a beneficio della collettività.
Enel Contemporanea è il progetto promosso da Enel che prevede ogni anno la realizzazione di opere sul tema dell’energia da parte di artisti di diverse nazionalità (www.enelcontemporanea.com). Un’iniziativa, oggi alla sua sesta edizione, che si propone di esplorare il concetto di energia attraverso il linguaggio universale dell’arte. Da alcuni anni infatti anni Enel ha sposato il linguaggio dell’arte contemporanea per la sua capacità di esprimere e trasmettere i valori di innovazione, attenzione all’ambiente e internazionalità, che oggi costituiscono le tre direttrici fondamentali su cui si gioca la sfida di un futuro sostenibile e che in questo momento ben rappresentano il percorso di sviluppo di un’azienda come Enel.
Le precedenti edizioni di Enel Contemporanea hanno presentato gli interventi di nove artisti internazionali: nel 2011 la doppia giostra in movimento Double Carousel with Zöllner Stripes realizzata dal tedesco Carsten Höller; nel 2010 la “casa di farfalle” Are you really sure that a floor can't also be a ceiling? del duo olandese Bik Van der Pol che ha inaugurato il nuovo MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma; nel 2009 l’installazione a cielo aperto dell’americano Doug Aitken sulla punta dell’Isola Tiberina a Roma. Nel 2008: una sala d’attesa eco-sostenibile dello statunitense Jeffrey Inaba al Policlinico Umberto I di Roma, un percorso di immagini, neon e video proiezioni degli assume vivid astro focus fra le rovine di Largo Argentina a Roma e un giardino nascosto del gruppo A12 nella laguna di Venezia in occasione della 11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Nel 2007 a Roma: una grande opera-cantiere dell’italiano Patrick Tuttofuoco in piazza del Popolo, una fontana d’acqua interattiva del danese Jeppe Hein nel quartiere della Garbatella e una suggestiva eclissi lunare dell’inglese Angela Bulloch sopra l’Ara Pacis.
Fondata nel 1962, dopo uno storico dibattito politico che portò alla nazionalizzazione di 1.300 aziende elettriche locali per creare un’infrastruttura energetica in grado di unire il Paese e promuoverne lo sviluppo, a distanza di 50 anni, Enel è oggi la più grande azienda elettrica d’Italia e una delle prime utilities del mondo. Enel è un operatore integrato, attivo nei settori dell’elettricità? e del gas. Oggi opera in 40 Paesi del mondo, con una capacità installata netta di circa 97.000 MW e vende elettricità e gas a più di 61 milioni di clienti.
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