Da Orvieto a Bolsena. Un percorso tra Etruschi e Romani
Dal 24 Aprile 2013 al 03 Novembre 2013
Roma
Luogo: Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e altre sedi
Indirizzo: piazzale di Villa Giulia
Orari: da martedì a domenica 8.30-19.30
Curatori: Giuseppe M. Della Fina, Enrico Pellegrini
Enti promotori:
- Fondazione per il Museo “Claudio Faina”
- Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale
- Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria
- Ècole Française de Rome
Telefono per informazioni: +39 06 3226571/ 06 3201951
E-Mail info: sba-em@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.etruriameridionale.beniculturali.it/
Inaugurata martedì 23 aprile alle 17 al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, dove proseguirà fino al 1 settembre 2013, l’esposizione dal titolo “Da Orvieto a Bolsena. Un percorso tra Etruschi e Romani” che ripercorre, attraverso oltre un millennio di storia, le vicende della città-stato etrusca di Velzna – l’ultima a cadere in mano romana dopo un lungo assedio – e della sua erede Volsinii che ne accolse – sulle alture del lago di Bolsena – gli abitanti superstiti.
La mostra, che si concluderà il 3 novembre 2013 nelle altre sedi espositive, fornisce per la prima volta, grazie alla quantità e qualità dei reperti archeologici recuperati e ai recentissimi risultati delle indagini scientifiche, un quadro organico degli avvenimenti storici che hanno contrassegnato drammaticamente questo territorio dell'Etruria interna con l'annientamento di una città e lo spostamento forzato dei cittadini in una nuova località.
La mostra, curata da Giuseppe M. Della Fina ed Enrico Pellegrini, è organizzata dalla Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e l’Ècole Française de Rome.
Al fine di porre le basi per un’ampia consapevolezza degli straordinari “valori” di questo territorio, che ha restituito un “paesaggio archeologico” ancora in gran parte conservato, si è progettata una mostra “diffusa”, in grado di ricreare le emozioni di una storia affascinante. Il progetto si snoda infatti lungo un’ampia e suggestiva area paesaggistica tra la verde Umbria e uno dei laghi più belli d’Italia con tre sedi principali (Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia; Orvieto, Museo “Claudio Faina” e Museo Archeologico Nazionale; Bolsena, Museo Territoriale del Lago), alcuni altri punti espositivi (Grotte di Castro, Museo Civita; San Lorenzo Nuovo, Palazzo Comunale; Castiglione in Teverina, MUVIS - Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari ), oltre a una serie di aree archeologiche pienamente inserite nel progetto tra le quali la Necropoli di Crocifisso del Tufo e la necropoli di Cannicella, Orvieto; Tombe Golini I e II ed Hescanas, Porano; Necropoli del Lauscello, Castel Giorgio; Insediamento etrusco-romano di Coriglia, Castel Viscardo; Area archeologica del Foro Romano di Poggio Moscini, Poggio Casetta, Civita del fosso di Arlena, Bolsena; Necropoli di Pianezze e di Vigna La Piazza, Grotte di Castro.
Numerosissimi i reperti eccezionalmente esposti grazie, in particolare, alla sensibilità dei Musei Vaticani e del Museo Archeologico Nazionale di Firenze oltre a reperti di particolare valore storico ed artistico recuperati nelle campagne di scavo che hanno interessato il territorio volsiniese negli ultimi anni.
Sedi espositive:
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Principali reperti esposti: Terrecotte Saulini; lastre architettoniche con Charun e Vanth; oreficerie e vasellame in bronzo dalla Collezione Castellani.
Orvieto, Museo “Claudio Faina”
Principali reperti esposti: Cippo a testa di guerriero dalla necropoli di Crocifisso del Tufo; disegni ottocenteschi delle tombe Golini I, II ed Hescanas; bronzetto di orante iscritto dalla collezione Kircheriana.
Orvieto, Museo Archeologico Nazionale
Principali reperti esposti: materiali ricuperati negli scavi degli ultimi anni condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria.
Bolsena, Museo Territoriale del Lago di Bolsena
Principali reperti esposti: materiali recuperati negli scavi francesi dell’area Foro romano a Poggio Moscini.
Grotte di Castro, Museo Civita
Principali reperti esposti: corredi delle sepolture a circolo di età orientalizzante di Vigna La Piazza; corredo vasellame bronzeo da tomba ellenistica di Centocamere
San Lorenzo Nuovo, Palazzo Comunale
Principali reperti esposti: materiali recuperati nello scavo del santuario di Monte Landro e corredo della Tomba della Colonna.
Castiglione in Teverina, MUVIS - Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari
Principali reperti esposti: materiali della Prima età del Ferro dall'abitato e necropoli di Sermugnano; corredi di età arcaica.
La mostra, che si concluderà il 3 novembre 2013 nelle altre sedi espositive, fornisce per la prima volta, grazie alla quantità e qualità dei reperti archeologici recuperati e ai recentissimi risultati delle indagini scientifiche, un quadro organico degli avvenimenti storici che hanno contrassegnato drammaticamente questo territorio dell'Etruria interna con l'annientamento di una città e lo spostamento forzato dei cittadini in una nuova località.
La mostra, curata da Giuseppe M. Della Fina ed Enrico Pellegrini, è organizzata dalla Fondazione per il Museo “Claudio Faina” e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e l’Ècole Française de Rome.
Al fine di porre le basi per un’ampia consapevolezza degli straordinari “valori” di questo territorio, che ha restituito un “paesaggio archeologico” ancora in gran parte conservato, si è progettata una mostra “diffusa”, in grado di ricreare le emozioni di una storia affascinante. Il progetto si snoda infatti lungo un’ampia e suggestiva area paesaggistica tra la verde Umbria e uno dei laghi più belli d’Italia con tre sedi principali (Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia; Orvieto, Museo “Claudio Faina” e Museo Archeologico Nazionale; Bolsena, Museo Territoriale del Lago), alcuni altri punti espositivi (Grotte di Castro, Museo Civita; San Lorenzo Nuovo, Palazzo Comunale; Castiglione in Teverina, MUVIS - Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari ), oltre a una serie di aree archeologiche pienamente inserite nel progetto tra le quali la Necropoli di Crocifisso del Tufo e la necropoli di Cannicella, Orvieto; Tombe Golini I e II ed Hescanas, Porano; Necropoli del Lauscello, Castel Giorgio; Insediamento etrusco-romano di Coriglia, Castel Viscardo; Area archeologica del Foro Romano di Poggio Moscini, Poggio Casetta, Civita del fosso di Arlena, Bolsena; Necropoli di Pianezze e di Vigna La Piazza, Grotte di Castro.
Numerosissimi i reperti eccezionalmente esposti grazie, in particolare, alla sensibilità dei Musei Vaticani e del Museo Archeologico Nazionale di Firenze oltre a reperti di particolare valore storico ed artistico recuperati nelle campagne di scavo che hanno interessato il territorio volsiniese negli ultimi anni.
Sedi espositive:
Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Principali reperti esposti: Terrecotte Saulini; lastre architettoniche con Charun e Vanth; oreficerie e vasellame in bronzo dalla Collezione Castellani.
Orvieto, Museo “Claudio Faina”
Principali reperti esposti: Cippo a testa di guerriero dalla necropoli di Crocifisso del Tufo; disegni ottocenteschi delle tombe Golini I, II ed Hescanas; bronzetto di orante iscritto dalla collezione Kircheriana.
Orvieto, Museo Archeologico Nazionale
Principali reperti esposti: materiali ricuperati negli scavi degli ultimi anni condotti dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria.
Bolsena, Museo Territoriale del Lago di Bolsena
Principali reperti esposti: materiali recuperati negli scavi francesi dell’area Foro romano a Poggio Moscini.
Grotte di Castro, Museo Civita
Principali reperti esposti: corredi delle sepolture a circolo di età orientalizzante di Vigna La Piazza; corredo vasellame bronzeo da tomba ellenistica di Centocamere
San Lorenzo Nuovo, Palazzo Comunale
Principali reperti esposti: materiali recuperati nello scavo del santuario di Monte Landro e corredo della Tomba della Colonna.
Castiglione in Teverina, MUVIS - Museo del Vino e delle Scienze Agroalimentari
Principali reperti esposti: materiali della Prima età del Ferro dall'abitato e necropoli di Sermugnano; corredi di età arcaica.
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