Arca Collective
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Arca Collective, STRUTTURA OSSEA | Courtesy of Davide Dormino
Dal 24 Maggio 2019 al 24 Maggio 2019
Roma
Luogo: Fondazione Romaeuropa
Indirizzo: Via dei Magazzini Generali 20
Curatori: Progetto di: Silvana Prestipino Giarritta, Direzione artistica: Davide Dormino, Organizzazione generale: Vittorio Beltrami | Visual design: Millim Studio
E-Mail info: arcacollective.info@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.arcacollective.org
Nella sede della Fondazione Romaeuropa viene presentato in anteprima Arca Collective, il progetto nato da un’idea di Silvana Prestipino Giarritta e diretto da Davide Dormino, in cui le parole d’ordine sono condivisione e inclusione.
24 gli artisti coinvolti in quella che sarà un’istallazione collettiva itinerante in varie città italiane ed europee: Angelo Bellobono, Arianna Bonamore, Laure Boulay, Loris Cecchini, Elvio Chiricozzi, Laura Cionci, Angelo Cricchi, Iginio De Luca, Carlo De Meo, Davide Dormino, Rocco Dubbini, Silvia Giambrone, Paolo Grassino, Davide Monaldi, Mariagrazia Pontorno, Luigi Presicce, Daniele Puppi, Pietro Ruffo, Mustafa Sabbagh, Alice Schivardi, Donatella Spaziani, Giuseppe Stampone, Eugenio Tibaldi, Antonio Tropiano, Delphine Valli.
Con l’organizzazione generale di Vittorio Beltrami e il visual design di Millim Studio, realizzato grazie al supporto di Casa Musumeci Greco, il progetto nasce dall’esigenza di abbattere le frontiere dell’individualismo, richiamando i concetti di arca o archetipo, ovvero l’“equipaggio” a cui tutti apparteniamo e grazie al quale possiamo trovare salvezza.
L’opera sarà costituita da 12 coppie di costole di legno (di altezza variabile tra i 2.3 ed i 3.5 metri per una larghezza di 0.5 metri ciascuna e distanti 70 centimetri una dall'altra) per un totale di 24 elementi che si configurano come la chiglia di un’imbarcazione, “contenitore accogliente”, allegoria di un’enorme cassa toracica la cui “struttura ossea” verrà realizzata da Davide Dormino come supporto ed alloggiamento primario che accoglierà tutte le altre 24 opere.
L’arca così come la cassa toracica, protegge e custodisce, ed ogni artista è stato chiamato ad interpretare, attraverso il proprio lavoro, un organo del corpo umano. La concavità delle costole e l’ingombro della loro proiezione a terra costituiranno la volumetria ideale al cui interno ogni artista potrà sviluppare il proprio intervento, dando vita a un "Organismo Artistico Collettivo”, dove l’io (artista/organo/costola) vive e genera, insieme e grazie agli altri (co-artisti/organismi/arca), senza i quali sarebbe destinato a non sussistere, quindi a non esistere e non essere.
La lunghezza complessiva dell’opera sarà di circa 15 metri per una larghezza di 6.5 metri e verrà realizzata a partire da elementi lignei provenienti dai tronchi degli alberi abbattuti dalla catastrofica alluvione che ha colpito il Triveneto nell’autunno 2018, per sensibilizzare il pubblico sulle note istanze di sostenibilità e salvaguardia ambientale.
Arca Collective infine richiama inevitabilmente al mare, elemento in grado di “muovere e far muovere”, ma anche che unisce attraverso il suo fondale: i fondali oceanici, infatti, collegano tutti i paesi tra loro, seppure questi ultimi risultino separati dall’acqua.
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