Diario senza date. Mostra antologica di Filippo de Pisis (1896-1956)
Diario senza date. Mostra antologica di Filippo de Pisis (1896-1956), Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi, Riccione
Dal 28 Giugno 2012 al 02 Settembre 2012
Riccione | Rimini
Luogo: Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Villa Franceschi
Indirizzo: via Gorizia 2
Orari: 20-24; martedì e giovedì anche10-13; chiuso lunedì
Curatori: Claudio Spadoni, Daniela Grossi
Costo del biglietto: intero € 5, ridotto € 4
Telefono per informazioni: +39 0541 693534
E-Mail info: museo@comune.riccione.rn.it
Sito ufficiale: http://www.comune.riccione.rn.it
L’esposizione è curata dal critico d’arte e neo-direttore di Arte Fiera Bologna Claudio Spadoni e da Daniela Grossi – responsabile comunale di Villa Franceschi –, con la collaborazione di Guido Candela -esperto d’arte-, Alessandro Giovanardi – docente di Storia dell’arte e autore di un saggio del catalogo sulla mostra – e Orlando Piraccini dell’Istituto regionale per i beni culturali.
Non una scelta casuale, quella di omaggiare Filippo de Pisis in occasione del 90esimo anniversario dell’istituzione del comune riccionese. La Galleria ha deciso, infatti, di indagare i personaggi e gli aspetti dell’arte italiana ed europea che hanno segnato profondamente la storia della Perla Verde, per riconsiderare alcune caratteristiche dell’identità storica e culturale del territorio. «De Pisis – ha dichiarato Orlando Pieraccini – fa parte della storia di Riccione, della sua costituzione come Perla Verde dell’Adriatico. Le numerose memorie che testimoniano la sua presenza nel territorio hanno fatto sì che si decidesse di parlare di lui in occasione dell’anniversario della città».
«Le 82 opere in mostra raccontano la vita del pittore dagli anni 20 agli anni 50 – ha spiegato Daniela Grossi –. Il percorso è stato suddiviso in sezioni che sappiano raccontare per temi quelli che sono gli elementi distintivi di de Pisis: le nature morte, i fiori, i ritratti, le vedute cittadine, tra queste le città adottive – Parigi, Milano, Venezia - e le località del cuore, la Riviera romagnola - che ha ispirato le sublimi nature morte marine - e Cortina d’Ampezzo». Insieme alla Perla Verde, la Regina delle Dolomiti fu, infatti, meta delle vacanze estive del maestro nel suo periodo parigino. Per questo una delle maggiori collezioni dedicate a Filippo de Pisis si trova proprio a Cortina, all’interno del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi. Motivo che ha spinto le due località simbolo del turismo italiano a un sodalizio speciale, sotto il segno della cultura. Ha inaugurato all’unisono con il museo riccionese, il 28 giugno, anche l’esposizione appositamente creata nelle sale del museo ampezzano (il biglietto cumulativo prevede una riduzione per chi visiterà entrambe le esposizioni).
E se in mostra a Riccione saranno ospitati alcuni quadri raffiguranti le Dolomiti e il territorio limitrofo alla Valle d’Ampezzo, dal canto suo Cortina esporrà opere che raccontano la Riviera. «Una partnership, quella con Cortina , che dimostra come due località, con un blasone importante, facciano della cultura un elemento di promozione e un vero e proprio prodotto turistico», ha dichiarato entusiasta il sindaco Massimo Pironi.
Tra i maggiori esponenti dell’arte italiana del Novecento, de Pisis ha rielaborato i generi classici della natura morta, del paesaggio e del ritratto, dando vita a un’espressione pittorica in bilico tra cultura figurativa francese e metafisica italiana. Uno stile estremamente influenzato dall'assidua frequentazione della riviera romagnola da parte del pittore ferrarese non solo come luogo di villeggiatura estiva, ma anche come componente letteraria della sua iniziazione pascoliana. Insomma «una pittura immersa in un tessuto storico e artistico importante»: ha spiegato il curatore Claudio Spadoni, neo direttore di Arte Fiera Bologna.
«In ragione dei propri 90 anni – ha dichiarato il sindaco Massimo Pironi –, Riccione riflette sulla sua storia e identità. Scegliere una mostra come quella di de Pisis è testimonianza di questo percorso che vede cultura e turismo legate. Una mission, questa, che l’amministrazione porta avanti con grande impegno e soddisfazione».
Il percorso espositivo, oltre che avere una sede “distaccata” in alta quota tra le Dolomiti, si snoderà tra le sale di Villa Franceschi e quelle di Villa Mussolini, in un ambiente suggestivo, capace di rievocare le atmosfere della riviera tra le due guerre: quelle realmente vissute da Filippo de Pisis e descritte attentamente nei suoi diari e nelle sue lettere.
L’iniziativa, inserita all’interno del cartellone di Riccione90, è promossa dal Comune di Riccione in collaborazione con l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Rimini e
Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale.
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