Serafino Valla. Pittore Scultore Scrittore
Dal 13 Novembre 2016 al 29 Gennaio 2017
Gualdo Tadino | Perugia
Luogo: Museo Civico Rocca Flea
Indirizzo: via della Rocca
Curatori: Catia Monacelli, Giuseppina Valla
Enti promotori:
- Polo Museale Città di Gualdo Tadino
- Con il patrocinio di Comune di Gualdo Tadino
- Fondazione Un Paese - Museo Nazionale delle Arti Naives Cesare Zavattini di Luzzara
- Fondo Internazionale di Documentazione Arte Naif
Telefono per informazioni: +39 075 9142445
E-Mail info: info@roccaflea.com
Domenica 13 novembre alle ore 16, presso il Museo Civico Rocca Flea, sarà inaugurata l’importante mostra antologica dedicata al pittore, scultore e scrittore Serafino Valla, scomparso nel 2014, nato a Luzzara nel 1919 e residente a Reggiolo, già protagonista dell’ultima edizione della Mostra Internazionale di Arte Naif Città di Gualdo Tadino. L’esposizione, a cura di Catia Monacelli e Giuseppina Valla, è promossa dal Polo Museale e patrocinata dal Comune di Gualdo Tadino, dalla Fondazione Un Paese - Museo Nazionale delle Arti Naives Cesare Zavattini di Luzzara e dal Fondo Internazionale di Documentazione Arte Naif. La manifestazione si aprirà con i saluti iniziali del Sindaco Massimiliano Presciutti e sarà animata dalle letture di poesie e aforismi interpretate da Claudio Cattuto.
Serafino Valla apparteneva alla prima generazione dei pittori naif e aveva iniziato a dipingere tardi, all’età circa di quarant’anni, senza più riuscire a smettere. “La tua solitudine è sempre più popolata”, gli aveva scritto in una lettera, negli anni Settanta, lo sceneggiatore e giornalista Cesare Zavattini. Come a dire che le sue opere avevano iniziato a essere apprezzate e doveva continuare su quella strada. “Scultorea e plastica è l’opera pittorica di Serafino Valla”, spiega Catia Monacelli, “straordinario cantore della fiaba naif, cresciuto lungo le rive del Po. Privilegiate, nel suo mondo dal sapore nostalgico e arcaico, sono le scene di vita contadina, in cui l’uomo è parte integrante del paesaggio, ne è debitamente riconoscente: i personaggi che lo popolano hanno lo sguardo chino verso la terra, rari i volti raccontati, campeggiano gli ampi cappelli che coprono il viso e disegnano un’umanità apparentemente forte e sicura, dai contorni geometrici”. Uomo e natura, nell’opera di Valla, costituiscono uno straordinario connubio che si armonizza con il contesto rurale: nelle sue opere si aprono sipari con deliziose scene di paese in cui, per esempio, il prete sorseggia un bicchier di vino insieme agli altri commensali, il gatto osserva il suo padrone mentre consuma la cena, il cane segue le fatiche quotidiane del falciatore, le lavandaie curano il loro bucato e ancora, il pescatore con la sua barca, è un tutt’uno con il fluire del fiume.
La mostra è aperta dal giovedì alla domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 fino al 29 gennaio 2017.
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