Alberto Burri. Il Grande Cretto di Gibellina di Massimo Recalcati - Presentazione

Alberto Burri. Il Grande Cretto di Gibellina di Massimo Recalcati

 

Dal 02 Novembre 2018 al 02 Novembre 2018

Perugia

Luogo: Galleria nazionale dell'Umbria

Indirizzo: corso Pietro Vannucci 19

Enti promotori:

  • MiBAC

Costo del biglietto: ingresso gratuito fino ad esaurimento posti su prenotazione; è necessario ritirare il tagliando presso la biglietteria del museo

Telefono per prevendita: +39 075 58668436

Telefono per informazioni: +39 075 5721009

E-Mail info: gallerianazionaleumbria@beniculturali.it



In memoria dei 50 anni dal terremoto che colpì la Valle del Belice in Sicilia, distruggendo la città di Gibellina, gli scatti inediti in bianco e nero di Aurelio Amendola – fotografo dell'arte e degli artisti – e le parole di Massimo Recalcati – intellettuale di spicco dei nostri giorni che reinterpreta l'immagine attraverso gli strumenti della psicoanalisi – rendono omaggio, nel volume edito da Magonza, ad Alberto Burri e al suo Grande Cretto.
Venerdì 2 Novembre alle ore 17:30 nella Sala conferenze della Galleria Nazionale dell’Umbria, Massimo Recalcati presenta il volume Alberto Burri. Il Grande Cretto di Gibellina, in una lectio sul grande artista del secondo Novecento che ripercorre la storia dell'opera di Land Art più grande al mondo, iniziata nel 1985 e completata postuma nel 2015.
“Il Cretto di Gibellina di Burri non è solo un gesto umanissimo di pietas. Non si limita a commemorare poeticamente una tragedia”, commenta Recalcati. “Esso mostra il valore profondo che accompagna l’azione dell’arte in quanto tale: la morte non è l’ultima parola sulla vita, la forma dell’opera salva il mondo dal puro orrore”. Un libro importante, impreziosito da una ricca selezione di inedite immagini in bianco e nero di Aurelio Amendola, custode dell’archivio fotografico più ricco di Alberto Burri, in una reinterpretazione nuova e per la prima volta esaustiva, dopo il completamento nel 2015, del Grande Cretto di Gibellina. “La mia amicizia con Burri è durata dal ’76 fino alla sua morte, nel ’95. Più volte mi aveva chiesto “quando vai a fotografare il Cretto?”. Mi sento ancora in colpa per non averlo fatto quando era in vita”, ricorda Amendola, in una toccante testimonianza del suo rapporto con Burri.
La ricostruzione del paese, completamente distrutto nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, portò alla creazione di una nuova realtà, chiamata Gibellina Nuova, dove l'allora sindaco Ludovico Corrao chiamò a sé, con un atto di responsabilità civile, i più importanti artisti del panorama contemporaneo.
Burri, unico tra questi, scosso dall'immagine delle rovine, volle la sua opera nella vecchia città lacerata. L'intervento dell'artista, che ricoprì l'intera Gibellina Vecchia con una distesa di cemento che tiene salde le materie e i ricordi, sancisce un legame tra il bisogno di elaborazione del trauma e lo scenario storico in cui esso si materializza, antico e mitico. 
Testo Massimo Recalcati, fotografie Aurelio Amendola edito da Magonza introduce Marco Pierini, Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria con Aurelio Amendola e Alessandro Sarteanesi, Direttore Casa editrice Magonza Sala Conferenze ore 17:30

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