UNO:UNO A tu per tu con l'opera - La Monaca di Monza: esempio di libertà negata. Tra storia e finzione
Dal 28 Agosto 2016 al 28 Agosto 2016
Pavia
Luogo: Musei Civici del Castello Visconteo
Indirizzo: viale XI Febbraio 35
Enti promotori:
- Comune di Pavia - Settore Cultura
Telefono per informazioni: +39 0382 399770
E-Mail info: museicivici@comune.pv.it
Un’opera d’arte al mese, per un anno ricco di cultura.
Domenica 28 agosto 2016, alle ore 11, si terrà il nuovo appuntamento con Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, l’iniziativa organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell’Associazione Amici dei Musei Pavesi, che ogni mese conduce alla scoperta delle collezioni dei Musei pavesi, un capolavoro alla volta.
L'idea è quella di favorire il rapporto diretto tra il visitatore e l’opera d’arte, privilegiando la fruizione “slow” di un singolo oggetto, differente rispetto alla visita di un’intera collezione.
Uno:Uno si concentra di volta in volta su una singola opera, presentata da un esperto, offrendo differenti chiavi di lettura per evidenziare le molteplici e talvolta inattese connessioni che scaturiscono dalla conoscenza approfondita dell'arte.
I nostri Musei sono ricchi di arte, di storia e di opere di straordinario valore, a volte non sufficientemente conosciute anche nella nostra stessa città. Questa bella iniziativa apre le porte dei musei e lo fa in un modo nuovo e originale, tentando di invogliare il visitatore a tornare periodicamente a visitarli proprio perché luogo di esperienze artistiche sempre nuove e stimolanti, dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
Sarà l’occasione per accendere i riflettori sul dipinto la Monaca di Monza di Giuseppe Molteni (1800-1887), conservata nella Quadreria dell’Ottocento dei Musei Civici di Pavia.
L’appuntamento sarà caratterizzato dall’intervento della dottoressa Marta Brambati, che svolgerà un approfondimento sulla rappresentazione in pittura della figura di Marianna de Leyva, in arte Gertrude, ovvero la Monaca di Monza, protagonista di un clamoroso scandalo all`inizio del XVII secolo e resa famosa dal romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1785-1873).
La Monaca di Monza diventa il simbolo della condizione femminile nei secoli passati: una donna privata della libertà di scegliere il proprio destino, obbligata a farsi monaca per volere del padre. Il dipinto di Molteni rappresenta dunque l’occasione per sviluppare tematiche differenti in quanto ricco di spunti di approfondimento: dalla letteratura all’iconografia artistica, dalla storia della pittura ottocentesca alla storia del collezionismo pavese, che ha consentito di arricchire e far giungere fino ai nostri giorni, nelle raccolte della nostra città, opere degne di nota a livello internazionale. Si ricorda a tal proposito che il dipinto partì alla volta di San Pietroburgo in occasione della prestigiosa mostra La pittura italiana del XIX secolo. Dal neoclassicismo al Simbolismo, allestita presso il rinomato Museo statale Ermitage nel 2011-2012, favorendo uno scambio culturale, divenuto proficuo se si pensa alla recente notizia del rinnovato accordo di collaborazionetra ilComune di Pavia, l’Università degli Studi di Pavia e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo per i mesi futuri.
Giuseppe Molteni, restauratore e pittore noto nella cerchia culturale milanese dell’Ottocento, grazie ai suoi ritratti degli esponenti della brillante società lombarda, ricevette la commissione di realizzare la Monaca di Monza dal cultore d’arte pavese Giuseppe Marozzi, amante sensibile delle figure femminili sensuali e dalla storia travagliata, come la protagonista del dipinto di Hayez l’Accusa segreta e infine Marianna di Leyva, la Monaca di Monza. Il ritratto rappresenta la figura femminile in una stanza circondata da oggetti preziosi, come il delicato crocifisso in avorio realmente esistente e conservato al museo del Poldi Pezzoli di Milano, ed è eseguita con una resa abile nei dettagli come il velo del vestito monacale ma soprattutto nell’attenzione del volto della donna con gli occhi rivolti verso il basso in segno di accettazione alla forzata sottomissione del suo destino.
"Il suo aspetto, che poteva dimostrar venticinque anni,
faceva a prima vista un'impressione di bellezza,
ma d'una bellezza sbattuta, sfiorita e, direi quasi,
scomposta. Un velo nero, sospeso e stirato orizzontalmente
sulla testa, cadeva dalle due parti, discosto alquanto
dal viso; sotto il velo, una bianchissima benda di lino
cingeva una fronte di diversa, ma non d'inferiore bianchezza. Ma quella fronte si raggrinzava spesso,
come per una contrazione dolorosa;
e allora due sopraccigli neri si ravvicinavano,
con un rapido movimento..."
L’ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM CARD, la carta che (al prezzo di 18 euro) apre le porte dei Musei Civici del Castello Visconteo per 365 giorni: una vera e propria tessera fedeltà – annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti al bookshop. Per chi non fosse in possesso della MY MUSEUM CARD, l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.
Ritrovo presso la biglietteria dei Musei Civici alle ore 11 senza bisogno di prenotazione.
Domenica 28 agosto 2016, alle ore 11, si terrà il nuovo appuntamento con Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, l’iniziativa organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell’Associazione Amici dei Musei Pavesi, che ogni mese conduce alla scoperta delle collezioni dei Musei pavesi, un capolavoro alla volta.
L'idea è quella di favorire il rapporto diretto tra il visitatore e l’opera d’arte, privilegiando la fruizione “slow” di un singolo oggetto, differente rispetto alla visita di un’intera collezione.
Uno:Uno si concentra di volta in volta su una singola opera, presentata da un esperto, offrendo differenti chiavi di lettura per evidenziare le molteplici e talvolta inattese connessioni che scaturiscono dalla conoscenza approfondita dell'arte.
I nostri Musei sono ricchi di arte, di storia e di opere di straordinario valore, a volte non sufficientemente conosciute anche nella nostra stessa città. Questa bella iniziativa apre le porte dei musei e lo fa in un modo nuovo e originale, tentando di invogliare il visitatore a tornare periodicamente a visitarli proprio perché luogo di esperienze artistiche sempre nuove e stimolanti, dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.
Sarà l’occasione per accendere i riflettori sul dipinto la Monaca di Monza di Giuseppe Molteni (1800-1887), conservata nella Quadreria dell’Ottocento dei Musei Civici di Pavia.
L’appuntamento sarà caratterizzato dall’intervento della dottoressa Marta Brambati, che svolgerà un approfondimento sulla rappresentazione in pittura della figura di Marianna de Leyva, in arte Gertrude, ovvero la Monaca di Monza, protagonista di un clamoroso scandalo all`inizio del XVII secolo e resa famosa dal romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1785-1873).
La Monaca di Monza diventa il simbolo della condizione femminile nei secoli passati: una donna privata della libertà di scegliere il proprio destino, obbligata a farsi monaca per volere del padre. Il dipinto di Molteni rappresenta dunque l’occasione per sviluppare tematiche differenti in quanto ricco di spunti di approfondimento: dalla letteratura all’iconografia artistica, dalla storia della pittura ottocentesca alla storia del collezionismo pavese, che ha consentito di arricchire e far giungere fino ai nostri giorni, nelle raccolte della nostra città, opere degne di nota a livello internazionale. Si ricorda a tal proposito che il dipinto partì alla volta di San Pietroburgo in occasione della prestigiosa mostra La pittura italiana del XIX secolo. Dal neoclassicismo al Simbolismo, allestita presso il rinomato Museo statale Ermitage nel 2011-2012, favorendo uno scambio culturale, divenuto proficuo se si pensa alla recente notizia del rinnovato accordo di collaborazionetra ilComune di Pavia, l’Università degli Studi di Pavia e il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo per i mesi futuri.
Giuseppe Molteni, restauratore e pittore noto nella cerchia culturale milanese dell’Ottocento, grazie ai suoi ritratti degli esponenti della brillante società lombarda, ricevette la commissione di realizzare la Monaca di Monza dal cultore d’arte pavese Giuseppe Marozzi, amante sensibile delle figure femminili sensuali e dalla storia travagliata, come la protagonista del dipinto di Hayez l’Accusa segreta e infine Marianna di Leyva, la Monaca di Monza. Il ritratto rappresenta la figura femminile in una stanza circondata da oggetti preziosi, come il delicato crocifisso in avorio realmente esistente e conservato al museo del Poldi Pezzoli di Milano, ed è eseguita con una resa abile nei dettagli come il velo del vestito monacale ma soprattutto nell’attenzione del volto della donna con gli occhi rivolti verso il basso in segno di accettazione alla forzata sottomissione del suo destino.
"Il suo aspetto, che poteva dimostrar venticinque anni,
faceva a prima vista un'impressione di bellezza,
ma d'una bellezza sbattuta, sfiorita e, direi quasi,
scomposta. Un velo nero, sospeso e stirato orizzontalmente
sulla testa, cadeva dalle due parti, discosto alquanto
dal viso; sotto il velo, una bianchissima benda di lino
cingeva una fronte di diversa, ma non d'inferiore bianchezza. Ma quella fronte si raggrinzava spesso,
come per una contrazione dolorosa;
e allora due sopraccigli neri si ravvicinavano,
con un rapido movimento..."
L’ingresso a Uno:Uno è gratuito per tutti i possessori della MY MUSEUM CARD, la carta che (al prezzo di 18 euro) apre le porte dei Musei Civici del Castello Visconteo per 365 giorni: una vera e propria tessera fedeltà – annuale e nominale – che consente l'accesso illimitato alle collezioni museali e alle mostre organizzate dai Musei Civici, la partecipazione gratuita a tutti gli eventi collaterali e riduzioni speciali per le mostre delle Scuderie e gli acquisti al bookshop. Per chi non fosse in possesso della MY MUSEUM CARD, l'iniziativa è aperta al costo simbolico di 1 euro: un piccolo contributo alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale della città.
Ritrovo presso la biglietteria dei Musei Civici alle ore 11 senza bisogno di prenotazione.
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