Conversazioni pavesi - Letizia Battaglia dialoga con Anna Rita Calabrò
Dal 04 Maggio 2017 al 04 Maggio 2017
Pavia
Luogo: Salone Teresiano – Biblioteca Universitaria
Indirizzo: corso Strada Nuova 65
Orari: h 17
Enti promotori:
- Settore Cultura - Comune di Pavia
Costo del biglietto: ingresso libero fino ad esaurimento posti
Sito ufficiale: http://www.vivipavia.it
Appuntamento speciale dedicato all’impegno civile e agli anni di piombo palermitani per le Conversazioni pavesi, organizzate dal Settore Cultura del Comune di Pavia: una serie di incontri durante i quali uno o più personaggi del mondo della cultura, della scienza e dell’arte (declinata nelle sue molteplici forme) intrattengono il pubblico con una “conversazione” appassionante e partecipata.
Ben lontane dalle lezioni frontali e dalle interviste, le Conversazioni pavesi si propongono piuttosto come dei confronti informali intorno a un tema prestabilito e di volta in volta differente. Sollecitato da un primo interlocutore e dal pubblico, ciascun ospite seleziona alcuni tra i molteplici spunti di argomentazione che la propria arte offre, stimolando così pensieri e riflessioni.
Le Conversazioni pavesi si sono trasformate in una bella abitudine per la nostra città – dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia –: un appuntamento periodico che ci aiuta a rendere Pavia un luogo in cui portare avanti la discussione sui temi del nostro tempo, con ospiti di alto profilo. Un modo per continuare a qualificare la città come un centro nel quale sempre più spesso si parla del mondo che ci sta intorno. Un percorso, questo, che abbiamo intenzione di proseguire per tutto il nostro mandato.
Giovedì 4 maggio 2017 (ore 17) negli spazi del Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia sarà protagonista Letizia Battaglia, una delle più famose fotografe a livello internazionale.
Nell’ambito delle attività della Biblioteca universitaria di Pavia e del Centro Studi MeRGED (Migrazioni, Riconoscimento Genere, Diversità) dell’Ateneo, Letizia Battaglia dialogherà con Anna Rita Calabrò docente di Sociologia delle migrazioni e delle politiche migratorie presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Pavia; Presidente del Centro di Ricerca Interdipartimentale MeRGED; Referente per il Tema Strategico di Ateneo "MIGRAT.IN.G. - Verso una governance del fenomeno migratorio", e Coordinatrice del Master "Immigrazione, Genere, Modelli Familiari e Strategie di Integrazione".
La Conversazione, dal titolo Vissi d’arte, vissi d’amore, si concentrerà sul lavoro di Letizia Battaglia, e sul suo impegno civile durante gli anni di piombo palermitani.
Letizia Battaglia ha ricevuto numerosi riconoscimenti vincendo prestigiosi premi quali l’Eugene Smith (1985), il Dr.Erich Salomon (2007) e il Cornell Capa Infinity Award (2009). Dagli anni settanta, e per vent’anni, nel corso della sua collaborazione con “L’Ora” di Palermo, è testimone della terribile stagione in cui la mafia ha insanguinato la Sicilia.
Fotografa i morti ammazzati, il degrado, la povertà e la miseria, fotografa boss, politici e potenti. Lo fa con grande professionalità ma anche con la rabbia, la tristezza, la pietas necessari a far sì che quelle foto, che hanno fatto il giro del mondo, diventassero prova non solo dell’orrore ma anche della responsabilità e dell’impegno civile a cui ciascuno di noi dovrebbe essere chiamato a dare testimonianza.
Il lavoro di Letizia Battaglia dimostra che per essere un’artista non basta il rigore formale e un’impeccabile sensibilità estetica ma occorre anche la passione per ciò che si fa e l’amore per gli altri. L’impegno politico - assessore comunale durante la primavera di Palermo, deputata all’assemblea Regionale Siciliana – quello civile – cofondatrice del Centro di Documentazione Peppino Impastato – e le sue iniziative culturali – fonda una casa editrice Le edizioni della Battaglia e una rivista bimestrale Mezzocielo – testimoniano quel sogno di libertà e giustizia che contraddistingue tutte le vicende che hanno accompagnato la sua vita. Un sogno che oggi, ottantenne, rappresenta ancora il suo impegno, la sua forza, la sua utopia.
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